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Le vere stelle cadenti: meteore naturali che illuminano il cielo
La stragrande maggioranza delle stelle cadenti non ha nulla a che vedere con l’uomo. Si tratta di meteore, ovvero piccoli frammenti di roccia o polvere interplanetaria che, entrando nell’atmosfera terrestre, si riscaldano per l’attrito e si disintegrano producendo la tipica scia luminosa. Questo fenomeno accompagna l’umanità da millenni: già gli antichi Greci osservavano con meraviglia le piogge meteoriche, attribuendole a presagi divini.
Gli scienziati hanno calcolato che ogni giorno la Terra viene colpita da circa 100 tonnellate di polvere spaziale. La quasi totalità di ciò che vediamo come “stelle cadenti” appartiene dunque a un ciclo naturale, indipendente dall’attività spaziale dell’uomo.
Il contributo umano: quando gli astronauti “lasciano tracce” nello spazio
Accanto al fenomeno naturale esiste però una curiosità meno conosciuta. Gli astronauti che vivono e lavorano sulla Stazione Spaziale Internazionale (ISS) producono, com’è ovvio, rifiuti biologici. Un singolo astronauta può espellere nel corso di una missione fino a 81 chilogrammi di feci. Non tutto viene riciclato a bordo: parte di questi materiali viene talvolta rilasciata nello spazio, sigillata in contenitori che, con il tempo, finiscono per bruciare nell’atmosfera terrestre.
La NASA ha spiegato che, quando questo accade, i rifiuti si comportano in modo simile alle meteore. Il calore generato dall’attrito li disintegra quasi completamente, ma durante la combustione sprigionano bagliori che, dalla Terra, appaiono come piccole “stelle cadenti”. Non si tratta di un evento frequente, tuttavia la possibilità esiste ed è stata documentata più volte.
Rifiuti spaziali e detriti artificiali: non solo deiezioni
Gli escrementi degli astronauti rappresentano soltanto una parte minima del materiale che può bruciare in atmosfera. La presenza dell’uomo nello spazio ha generato, nel corso degli anni, una quantità crescente di detriti spaziali: vecchi satelliti, parti di razzi, frammenti metallici. Quando questi oggetti rientrano sulla Terra, anch’essi producono scie luminose. In rari casi il fenomeno può essere visibile come una spettacolare “pioggia di fuoco”.

Le agenzie spaziali monitorano costantemente questi rientri per ridurre i rischi. La maggior parte dei frammenti brucia completamente prima di raggiungere il suolo, ma una percentuale minuscola può arrivare intatta e cadere in aree disabitate.
Tra mito e realtà: cosa guardiamo quando esprimiamo un desiderio
Guardare una stella cadente resta uno degli spettacoli più suggestivi che la natura regali. Dietro a quel bagliore fugace, però, si nasconde una realtà complessa: nella quasi totalità dei casi si tratta di meteore, ma in circostanze eccezionali la luce che vediamo può provenire da rifiuti spaziali, inclusi quelli biologici degli astronauti. Sapere che il desiderio espresso potrebbe aver seguito il passaggio di “scorie stellari” non toglie fascino al fenomeno, anzi lo arricchisce di una sfumatura inaspettata.
La prossima volta che alzerai lo sguardo verso il cielo durante una notte d’agosto, potresti assistere a un evento antico quanto la Terra oppure, più raramente, a una testimonianza luminosa dell’avventura umana nello spazio.
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