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Parigi non è solo la città delle luci e dell’amore, ma anche quella delle storie più eccentriche. Una delle più curiose riguarda la tomba di Oscar Wilde al cimitero Père Lachaise. Per anni, il monumento dedicato al poeta irlandese (che ha vissuto a lungo anche in Inghiltera) è stato letteralmente coperto di rossetti. Un rito che ha fatto sorridere turisti, appassionati di letteratura e parigini. Oggi però, quel gesto romantico e ribelle è vietato per legge. E chi prova a farlo rischia una multa da capogiro: fino a 9.000 euro.
La travel blogger Katie.caf ha riportato alla ribalta questa tradizione raccontando la sua visita alla tomba. Ha mostrato le immagini della barriera in plexiglass alta oltre due metri che oggi protegge il monumento. Eppure, nonostante i divieti, qualche impronta di rossetto riesce ancora a comparire qua e là, segno che il mito di Wilde non conosce sbarre.
Oscar Wilde e la sua tomba “baciata” al Père Lachaise
Oscar Wilde, genio della letteratura inglese e icona di anticonformismo, morì a Parigi nel 1900. Da allora riposa al Père Lachaise, il cimitero monumentale che ospita anche Chopin, Jim Morrison ed Edith Piaf. La sua tomba non è una semplice lapide: è una scultura raffigurante una sfinge alata, realizzata dallo scultore Jacob Epstein, che già all’inizio del Novecento fece discutere per la sua modernità e le sue forme audaci.
Alla fine degli anni ’90 nacque una tradizione tanto romantica quanto distruttiva: i fan di Wilde, soprattutto donne ma anche uomini, iniziarono a lasciare baci di rossetto sul monumento. Un gesto simbolico, un tributo a chi aveva difeso l’amore libero e le vite degli emarginati. Nel giro di pochi anni la tomba era diventata un caleidoscopio di labbra colorate, immortalata in migliaia di foto turistiche.
Dal rito popolare al rischio di distruzione
Il problema è che il rossetto non è così innocuo come sembra. Le tracce chimiche, unite alle continue operazioni di pulizia, hanno reso la pietra sempre più fragile e porosa. Lo stesso Merlin Holland, nipote di Wilde, lanciò più volte appelli per fermare la pratica, denunciando i rischi di un vero collasso della scultura.
Le autorità francesi intervennero il 30 novembre del 2011, proprio nel giorno dell’anniversario della morte del poeta, installando una lastra trasparente che impedisce di avvicinarsi abbastanza per baciare il monumento. Un gesto simbolico: Wilde, che aveva amato la libertà sopra ogni cosa, da allora riposa dietro un vetro.
La multa che fa arrossire più del rossetto
Oggi chi prova a oltrepassare la barriera e lasciare un bacio rischia grosso. La legge parla chiaro: fino a 9.000 euro di multa e, nei casi più gravi o recidivi, persino il carcere. Un deterrente pesante, ma necessario per proteggere uno dei luoghi più iconici della letteratura mondiale.

Katie.caf, durante la sua visita, ha notato come la lastra di plexiglass porti comunque i segni di questa devozione ostinata. Decine di impronte di rossetto restano ben visibili, alcune fresche, altre sbiadite dal tempo e dalla pioggia. C’è anche chi, non potendo baciare il monumento, lancia bigliettini d’amore e dediche oltre il plexiglass, nella speranza che arrivino fino al poeta.
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