"Questa è la spesa al supermercato più cara della mia vita", l'esperienza di una turista

“Questa è la spesa al supermercato più cara della mia vita”: con queste parole la content creator spagnola @gabicampbellg ha raccontato la sua esperienza in un supermercato di Kauai, una delle isole delle Hawaii. L’arcipelago, considerato un paradiso terrestre, nasconde però un lato meno idilliaco: il costo della vita, che è letteralmente tra i più alti al mondo ed è il più alto degli Stati Uniti interi. I dati del 2025 confermano che vivere e fare la spesa alle Hawaii richiede un portafoglio ben più solido rispetto alla media italiana.

Hawaii, il fascino e l’isolamento che fanno lievitare i prezzi

Le Hawaii sono tra le terre emerse più isolate del pianeta. Distano quasi 4.000 km sia dalla costa americana, con la California come punto più vicino, sia da Tahiti. Anche le isole Kiribati, che rientrano nello stesso oceano, si trovano a oltre 1.000 km di distanza. Questo isolamento geografico rende complesso il trasporto di beni e servizi. Non è un caso che un volo diretto da Los Angeles a Honolulu impieghi quasi sei ore. Ogni prodotto importato subisce rincari dovuti a logistica e distribuzione, e il risultato è che un semplice carrello della spesa diventa un lusso.

La spesa record: quanto costa il carrello di una turista

Il video di @gabicampbellg ha fatto il giro dei social: in un supermercato di Kauai, dunque non l'ancor più caa capitale Honolulu, ha mostrato quanto possano costare alimenti di uso quotidiano. Il pane in cassetta Pan Bimbo raggiunge i 9 dollari (poco meno di 8 €), un litro di latte d’avena supera i 7 dollari, mentre 12 uova arrivano a costare quasi 9 dollari. Persino un semplice barattolo di salsa di pomodoro tocca i 13,99 dollari. Prodotti considerati comuni in Europa, come 500 grammi di spaghetti marchio Rummo, costano 7 dollari, mentre mezzo litro di olio extravergine d’oliva raggiunge i 22 dollari, equivalenti a circa 20 €. E ancora: mezzo chilo di pollo: 9.49 dollari, circa 8€; 500 grammi di yogurt greco 5% grassi: 11.29$, poco meno di 10€. Infine, Pizza pepperoni surgelata: 17$, circa 16€.

Anche le uova, nelle Hawaii, hanno prezzi molto elevati, malgrado sia possibile 'produrle' in loco.
Anche le uova, nelle Hawaii, hanno prezzi molto elevati, malgrado sia possibile 'produrle' in loco.

Il totale della spesa documentata è stato di 160,17 dollari, ossia 136 €. Una cifra che in Italia corrisponderebbe a tre o quattro carrelli, mentre alle Hawaii rappresenta una singola spesa settimanale di base.

Stipendi medi alle Hawaii e in Italia nel 2025

Guardando agli stipendi, il confronto appare ingannevole. Nel 2025, lo stipendio medio netto a Honolulu è di circa 3.740 € al mese. Nei settori specialistici come IT, educazione e sanità si può arrivare anche a 6.000 €. Tuttavia, lo stesso vantaggio viene eroso dai costi quotidiani. Gli affitti sono tra i più alti degli Stati Uniti: un bilocale in centro costa almeno 2.160 dollari al mese. A questi si aggiungono le spese per generi alimentari, energia e servizi, che fanno crescere il costo medio mensile oltre i 2.300 €.

In Italia, lo stipendio medio netto è molto più basso, attorno a 1.540 € mensili. A Milano o in altre grandi città i salari crescono leggermente, ma difficilmente superano i 2.000 €. Il costo della vita medio si aggira intorno ai 1.300 € al mese, con affitti più accessibili rispetto a Honolulu e un prezzo del caffè che resta simbolico: 1,70 € contro i 6 € hawaiani.

Potere d’acquisto: perché vivere alle Hawaii non significa vivere meglio

Anche se i salari alle Hawaii sono più del doppio rispetto a quelli italiani, l’aumento dei costi rende la vita quotidiana molto più impegnativa. Mangiare fuori costa mediamente il 79% in più rispetto all’Italia: una cena che in Italia si paga 15 €, a Honolulu arriva facilmente a 20 €. Persino una tazza di caffè diventa un lusso, con un prezzo oltre il 260% superiore. Il potere d’acquisto, dunque, risulta compromesso.

Chi vive alle Hawaii deve affrontare una spesa maggiore non solo per il cibo, ma anche per l’affitto e i servizi. Questo significa che, nonostante lo stipendio medio sia più alto, la capacità di risparmio è ridotta. Molti residenti finiscono per lavorare di più per mantenere lo stesso tenore di vita che in Italia, in una città di medie dimensioni, si potrebbe ottenere con salari molto più bassi.

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