Patmos, l’isola greca che ha conquistato Alessandra Mastronardi: a settembre rivela la sua bellezza più autentica.
C’è un angolo del Dodecaneso che custodisce da secoli un fascino unico, sospeso tra storia, spiritualità e natura incontaminata. Si tratta di Patmos, l’isola che recentemente ha incantato anche Alessandra Mastronardi e che in questo periodo dell’anno diventa ancora più speciale. Settembre, infatti, è il mese ideale per scoprirla, quando il turismo rallenta, il clima resta perfetto e l’atmosfera si fa intima e autentica.
Patmos è conosciuta come la “Gerusalemme dell’Egeo”, un nome che racconta subito il suo legame profondo con la fede e con la storia. È qui che San Giovanni scrisse l’Apocalisse, nella celebre grotta oggi meta di pellegrinaggi e visite cariche di suggestione. L'isola, però, non è solo religione: il suo fascino risiede anche nei borghi imbiancati a calce, nei monasteri bizantini che svettano come sentinelle, nelle spiagge dorate lambite da acque trasparenti. Chi arriva a Patmos lo fa con lentezza, perché l’isola non ha un aeroporto ed è raggiungibile soltanto via mare. Proprio questo dettaglio la rende ancora più preziosa e protetta dal turismo di massa.
L'isola greca che ha fatto innamorare Alessandra Mastronardi: un paradiso
Il cuore pulsante è Chora, un borgo che sembra un labirinto di vicoli, case bianche decorate da bouganville e terrazze da cui lo sguardo si perde sull’Egeo. Qui si respira un’atmosfera sospesa nel tempo, che diventa quasi mistica al tramonto, quando le campane dei monasteri scandiscono il ritmo lento della giornata. Più vivace, invece, è il porto di Skala, dove si alternano piccole taverne, botteghe e il via vai discreto dei viaggiatori. Alessandra Mastronardi, da sempre molto attenta alla sua vita privata, ha pubblicato un video sui social, in particolare su Instagram. Attraverso esso ha infatti mostrato alcune immagini che la ritraggono sul posto, insieme ad amici. Un luogo veramente spettacolare, da sogno.
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Se Patmos è già affascinante di per sé, è a settembre che mostra il suo volto più incantevole. Le temperature si aggirano intorno ai 29 gradi, con giornate calde ma mai afose. Il mare è ancora splendido per nuotare, ma le spiagge, come Psili Ammos o Agriolivadi, non sono più affollate. Ci si ritrova così a vivere un’esperienza intima, fatta di bagni rilassanti e silenzi interrotti soltanto dal suono del vento tra le tamerici. L’aria più fresca delle sere invita a passeggiare per le stradine vuote dei borghi, a fermarsi in una taverna a gustare piatti di pesce freschissimo o a sorseggiare un bicchiere di ouzo mentre il cielo si accende di rosa e arancio. Se amate le isole isole greche più tranquille e meno conosciute, non potete perderne alcune tra le più belle.

Perché a settembre è ancora più bella
I tramonti a Patmos, in particolare a settembre, hanno qualcosa di magico. Dalla chiesa di Profitis Ilias o dai mulini di Chora la vista si apre sull’infinito, e lo spettacolo della luce che si riflette sull’Egeo regala immagini difficili da dimenticare. È il momento in cui l’isola sembra parlare direttamente all’anima, richiamando quella spiritualità che da sempre la caratterizza. Settembre a Patmos non è solo relax: è anche il periodo in cui ci si può immergere meglio nella vita locale. I ritmi tornano a essere quelli della comunità di circa 3.000 abitanti, che vive tra mare, tradizioni e spiritualità.

Passeggiando tra i vicoli si scoprono piccole chiese, botteghe artigianali, mercati dove si vendono miele, erbe aromatiche e prodotti tipici. Le celebrazioni religiose, ancora sentite e partecipate, offrono un’occasione unica per entrare in contatto con la vera anima dell’isola. Il monastero di San Giovanni, Patrimonio UNESCO, domina Chora con le sue mura possenti e custodisce icone, manoscritti e opere d’arte che raccontano secoli di storia. Anche in questo luogo, a settembre, la visita è più intima e silenziosa, senza le lunghe file dell’alta stagione. È l’occasione per lasciarsi ispirare dal fascino bizantino e dalla potenza del paesaggio circostante.
Alessandra Mastronardi, con la sua visita, ha contribuito a riportare l’attenzione su un’isola che rimane volutamente defilata rispetto alle mete più celebri della Grecia. Patmos non è Mykonos né Santorini, non offre la movida sfrenata né i locali glamour. Il suo segreto è proprio questo: unire spiritualità e bellezza naturale, regalando ai viaggiatori la possibilità di rallentare e di vivere l’Egeo in modo più intimo e contemplativo.
