Vienna è davvero cara come dicono? I prezzi dei cibi più iconici della capitale austriaca

Quando si pianifica un viaggio in una capitale europea, Vienna entra quasi sempre nella lista delle mete ideali. La città è ricca di storia, conserva palazzi imperiali spettacolari ed è collegata in modo eccellente al resto del continente. Eppure, chi l’ha visitata negli ultimi anni ha spesso avuto la stessa impressione: Vienna è costosa. Ma quanto costa davvero assaggiare i piatti più famosi della capitale austriaca? Per rispondere a questa domanda conviene partire da esempi concreti, riportati da viaggiatori e creator che hanno condiviso le loro esperienze.

Schnitzel: il simbolo della cucina viennese

Lo Schnitzel, probabilmente il piatto più conosciuto d’Austria, è una grande cotoletta di vitello o maiale impanata e fritta, solitamente accompagnata da patate o insalata di patate. Non è raro che diventi la prima scelta di chi mette piede in un ristorante tipico viennese. Secondo un resoconto della coppia spagnola Gabi e Vevo, noti su Instagram e TikTok come caminitoamor, una porzione in un locale tradizionale costa 19,60 €. Una cifra che potrebbe sorprendere chi è abituato ai prezzi delle trattorie italiane, ma che a Vienna viene considerata quasi standard per una pietanza iconica e abbondante.

Torta Sacher: il dolce più discusso di Vienna

Chiunque arrivi in città prima o poi si ritrova a ordinare una fetta della Sachertorte, la celebre torta al cioccolato con confettura di albicocche e glassa scura lucida. La versione originale, servita nello storico Hotel Sacher, costa 10,50 € a fetta. Una cifra non trascurabile, soprattutto se si considera che una torta intera supera abbondantemente i 50 €.

Chi cerca un’alternativa più economica può spostarsi al Cafè Aida, una catena molto frequentata anche dai viennesi. Qui una porzione quasi identica nell’aspetto, ma di qualità leggermente diversa secondo i recensori, viene proposta a 5,90 €. Una scelta che divide: c’è chi non rinuncerebbe mai all’originale e chi invece trova soddisfazione anche nella versione più accessibile.

La Torta Sacher 'alternativa' all'originale, che costa la metà.
La Torta Sacher 'alternativa' all'originale, che costa la metà.

Apfelstrudel e street food davanti all’Opera

Un altro dolce immancabile è l’Apfelstrudel, preparato con mele, cannella e pasta sottile arrotolata. Nel celebre Café Landtmann, considerato da molti un’istituzione, una porzione costa 10,70 € se accompagnata dalla salsa alla vaniglia. Prezzo alto, ma in linea con la fama del locale, che negli anni ha accolto intellettuali e politici di livello internazionale.

Se invece si vuole restare sullo street food, basta fare pochi passi fino all’Opera di Vienna. Qui, davanti all’ingresso, si trova il chiosco Bitzinger, che propone hot dog di qualità a 5,50 €. Una spesa decisamente più contenuta rispetto ai dolci iconici, perfetta per una pausa veloce prima di una visita culturale.

Wafer e piccoli sfizi austriaci

Non mancano le tentazioni economiche. I wafer locali, spesso venduti nei supermercati o nei piccoli negozi specializzati, sono stati definiti dai creator “i più buoni della città”. Una confezione costa circa 1,50 €, dimostrando che a Vienna esistono anche dolci accessibili a tutti. Chi viaggia con budget ridotto trova quindi la possibilità di assaggiare prodotti tipici senza svuotare il portafoglio.

Il mercato centrale: un’alternativa più economica

Accanto a ristoranti e caffè storici, Vienna offre un’opportunità interessante ai turisti che vogliono risparmiare senza rinunciare alla qualità e provare sapori differenti. Parliamo del Naschmarkt, il mercato centrale all’aperto più grande d’Europa. Qui l’offerta è vastissima: bancarelle con piatti nordafricani e mediorientali, kebab, falafel, baklava, frutta fresca e specialità austriache come le salsicce. Un creator che ha raccontato la sua esperienza ha sottolineato come i prezzi fossero sensibilmente più bassi rispetto alla media cittadina, pur mantenendo una qualità sorprendentemente alta.

In questo spazio vibrante e multiculturale, i visitatori scoprono non solo cibi tipici viennesi, ma anche un assaggio di cucina internazionale che arricchisce l’esperienza del viaggio. Mangiare al mercato permette quindi di bilanciare i costi: un giorno ci si concede un dessert storico al Café Landtmann, il giorno dopo si può pranzare tra le bancarelle senza superare i dieci euro.

Vienna, insomma, non è economica quando si tratta di icone gastronomiche, ma offre soluzioni flessibili per tutte le tasche. Sapere in anticipo dove fermarsi e quali prezzi aspettarsi aiuta a godersi meglio l’esperienza. E, come spesso accade nei viaggi, la vera ricchezza non si misura solo in euro, ma nei ricordi che restano dopo aver assaggiato un pezzo di cultura locale.

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