Stasera in tv c'è un vero capolavoro del cinema italiano, una commedia che fa riflettere e anche divertire: tra candidature e incassi al botteghino.
Il cinema italiano ha spesso raccontato la famiglia con ironia e profondità. Tra i film che meglio uniscono risate e riflessione c’è Tutta colpa di Freud, in onda questa sera in tv. Diretto da Paolo Genovese nel 2014, il film ha conquistato il pubblico grazie a una storia divertente ma allo stesso tempo capace di toccare corde delicate.
Il protagonista è Francesco, interpretato da Marco Giallini. È uno psicoanalista cinquantenne che vive un momento complesso: da uomo separato ha cresciuto da solo tre figlie, ognuna con una vita sentimentale complicata. L’equilibrio familiare è messo alla prova ogni giorno e il film racconta con ironia come un padre possa trovarsi travolto dalle emozioni e dalle scelte delle proprie figlie.
Stasera in tv, capolavoro di un grande regista italiano: incassi record al botteghino
Il film va in onda stasera, 2 settembre 2025 su La5 (canale 30 del digitale terrestre), intorno alle 21.10. Sara, la maggiore, è tornata dagli Stati Uniti dopo una grande delusione d’amore. Decide di cambiare vita e, soprattutto, orientamento, convinta di voler diventare eterosessuale dopo anni di relazioni finite male. Marta, invece, lavora come libraia ed è la più romantica e fragile delle sorelle. Si innamora di un ragazzo sordomuto e cleptomane, un legame tenero e allo stesso tempo complesso. Emma, la più giovane, intraprende una relazione con un uomo molto più grande di lei, coetaneo del padre e per di più già sposato.
Francesco, che nella vita ascolta e analizza i problemi degli altri, si ritrova catapultato in un vortice di situazioni paradossali. Cerca di aiutare le figlie, ma allo stesso tempo deve fare i conti con i propri sentimenti e con le fragilità che fino a quel momento aveva nascosto. Alla sua uscita nel 2014, il film ottenne ottimi incassi, arrivando a guadagnare circa 7,9 milioni di euro al botteghino. Non solo: ricevette due candidature ai Nastri d’Argento e due ai David di Donatello. Un segnale chiaro del fatto che non si tratta di una semplice commedia, ma di un lavoro curato e riconosciuto anche dalla critica.

Il successo del film ha spinto Genovese a tornare sulla storia anche anni dopo, con una serie televisiva del 2021. In quel caso il protagonista era interpretato da Claudio Bisio. Segno che il tema, i personaggi e il tono della storia avevano ancora molto da dire. Il film funziona anche grazie a un cast corale molto ben orchestrato. Accanto a Marco Giallini troviamo Anna Foglietta nei panni di Sara, Vittoria Puccini in quelli di Marta e Laura Adriani come Emma. Vinicio Marchioni interpreta Fabio, un personaggio che porta ulteriore complessità al racconto. Tutti gli attori contribuiscono a rendere la storia credibile e vivace, regalando momenti di grande intensità ma anche di puro divertimento.
Perché vederlo stasera
Guardare Tutta colpa di Freud è un’occasione per passare una serata piacevole davanti a una commedia intelligente. Non è la classica storia leggera che si dimentica dopo pochi minuti. È un film che diverte ma lascia anche qualcosa su cui riflettere, proprio come accade nelle migliori commedie italiane. In più, la presenza di un cast così affiatato è un valore aggiunto. Giallini offre una delle sue interpretazioni più riuscite, mescolando ironia e malinconia.
Le tre attrici che interpretano le figlie danno al film un respiro moderno e autentico. Quello che rende speciale Tutta colpa di Freud è la capacità di raccontare la famiglia in modo realistico e affettuoso. Non ci sono eroi perfetti, ma persone vere, con i loro difetti e le loro fragilità. Si ride delle situazioni assurde, ma ci si commuove anche davanti alle difficoltà e all’amore che unisce padre e figlie.
Per chi cerca un film che intrattenga ma che sappia anche emozionare, questa è la scelta perfetta. Una commedia che si lascia guardare con leggerezza, ma che lascia un segno profondo, proprio perché parla di vita quotidiana, di rapporti familiari e di sentimenti universali.
