"Sono islandese, ai turisti consiglio di comprare questi prodotti al supermercato per mangiare come noi"

Sonia Carrión, conosciuta su Instagram come food.nd.so, ha radici profondamente legate all’Islanda: sua madre è nata e cresciuta lì, mentre suo padre è spagnolo. Questo mix culturale e la doppia cittadinanza le hanno permesso di conoscere da vicino sia la cucina nordica che quella mediterranea. Proprio per questo, in un video diventato virale, ha raccontato quali prodotti comprare in un supermercato islandese per vivere l’esperienza autentica del cibo locale. Il messaggio è chiaro: scegliere i prodotti islandesi non solo fa risparmiare, ma permette di assaggiare sapori diversi e più vicini alla tradizione. Non va dimenticato che, a causa della distanza geografica dal resto d'Europa e in generale del costo della vita elevato, i beni importati in Islanda risultano spesso molto cari.

Cheerios alla fragola e il latte islandese Surmjólk

Il primo consiglio sorprende: una colazione con Cheerios alla fragola. In Islanda, infatti, questo cereale internazionale è amatissimo e rappresenta una delle scelte più comuni per iniziare la giornata. Ma a rendere speciale la colazione islandese è il latte che li accompagna. Non si tratta di un latte qualsiasi, bensì del Surmjólk, un latte fermentato che Sonia definisce “un po’ acido e un po’ piccante”. Il sapore ricorda vagamente quello dello yogurt, ma resta unico, e per molti turisti può sembrare insolito al primo assaggio. Eppure, fa parte della quotidianità islandese da generazioni.

Il latte un po' acido e un po' piccante che in Islanda è consumatissimo
Il latte un po' acido e un po' piccante che in Islanda è consumatissimo

Flatkaka, burro e Hangikjöt: un classico dal gusto intenso

Un altro alimento che non manca mai sulle tavole islandesi è il Flatkökur, una sorta di piadina integrale sottile. Viene spesso gustata con una spalmata di burro, una fetta di formaggio e soprattutto con l’Hangikjöt, ovvero carne d’agnello affumicata. Sonia avverte: la carne va usata con moderazione ("una fetta sottile basta sulla piadina"), perché il suo gusto affumicato e deciso può risultare troppo forte a chi non è abituato. Questo piatto racconta molto della tradizione islandese, dove l’agnello è stato per secoli una delle fonti proteiche principali.

Hardfiskur: lo snack di pesce essiccato che sorprende

Tra i consigli non poteva mancare l’Hardfiskur. Si tratta di merluzzo o eglefino essiccato e servito in filetti croccanti. Gli islandesi lo mangiano spesso come snack, a volte accompagnato da un velo di burro. Sonia lo descrive come “non male”, lasciando intendere che il sapore non è per tutti, ma che vale la pena provarlo almeno una volta. In passato rappresentava un alimento fondamentale per la sopravvivenza durante i lunghi inverni e oggi continua a essere un simbolo della cucina nordica.

Kókómjólk, Kleinur e la passione per il dolce

Non è solo il salato a raccontare la cultura gastronomica islandese. Sonia sottolinea quanto gli islandesi siano appassionati del Kókómjólk, una bevanda al cioccolato simile al latte al cacao, consumata da bambini e adulti con la stessa gioia. L’amore per il dolce emerge anche nei Kleinur, ciambelle fritte dalla forma intrecciata vagamente simili ai 'Churros' spagnoli, spesso profumate con cardamomo. Sonia racconta che ogni volta che un parente islandese va a trovarla in Spagna, le porta una scorta di Kleinur su sua insistente richiesta. Poi ci sono i biscotti Hraun, con cioccolato e cocco, che per lei sono irrinunciabili.

Infine, Sonia menziona le famosissime caramelle Opal, dal gusto intenso di liquirizia. In Islanda sono pubblicizzate ovunque e vanno a ruba nei supermercati. Tuttavia, nonostante la popolarità, lei ammette che non le piacciono affatto. Questo dettaglio mette in luce quanto la cucina e i gusti siano profondamente personali, e come ciò che per una popolazione rappresenta un’icona, per altri possa essere difficile da apprezzare.

 

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