Stasera in tv c'è un film fatto di amore e mistero, il finale vi lascerà senza parole: ecco perché vale la pena vederlo.
Questa sera in televisione va in onda Sommersby, un film del 1993 diretto da Jon Amiel, che vede come protagonisti Richard Gere e Jodie Foster. È un dramma sentimentale ambientato negli Stati Uniti subito dopo la Guerra Civile americana. Una storia intensa, che parla di identità, amore, perdono e sacrificio. Un film che merita di essere rivisto o scoperto per la prima volta, perché riesce ancora oggi a catturare lo spettatore grazie alla sua atmosfera unica.
Stasera in tv, un amore diverso: il finale è la parte migliore
Il film va in onda stasera, 3 settembre 2025 su Rai Movie (canale 24 del digitale terrestre), intorno alle 21.10. La storia ruota intorno a Jack Sommersby, un uomo che tutti credevano morto in guerra. Dopo sei anni, torna nella sua fattoria nel Tennessee e sorprende la moglie Laurel e l'intera comunità. La sua presenza porta gioia, ma anche stupore: l'uomo sembra profondamente cambiato. Prima della guerra Jack era noto come burbero, violento e poco attento ai bisogni della famiglia. Il nuovo Jack, invece, appare amorevole, paziente e determinato a migliorare la vita di chi lo circonda.
Questo cambiamento solleva dubbi. È davvero lui oppure qualcuno che ha preso il suo posto? Da qui nasce il cuore del mistero che accompagna tutto il film. Una delle parti più interessanti di Sommersby è l'evoluzione del protagonista. Jack non pensa solo a ricostruire la sua vita privata, ma anche quella della comunità. Introdurre nuove coltivazioni di tabacco e coinvolgere gli ex schiavi, trattandoli con dignità e offrendo loro un futuro. In un Sud ancora diviso e segnato dall'odio, questo gesto appare rivoluzionario. Il suo impegno non passa inosservato. La comunità rifiorisce, ma allo stesso tempo cresce il sospetto che quel cambiamento d'animo nasconda un segreto.

Il film non è solo una storia d'amore. È anche una riflessione sull'identità e sulla possibilità di cambiare. Può un uomo trasformarsi davvero? Oppure dietro questa metamorfosi si nasconde una verità diversa? Il rapporto tra Jack e Laurel diventa il centro emotivo del racconto. Laurel inizialmente è diffidente, ma poco alla volta si lascia convincere da quel nuovo marito gentile e premuroso. Tuttavia il dubbio resta: se non fosse davvero Jack, potrebbe comunque amarlo? Nel corso del film emergono anche i temi del perdono e della redenzione. Il protagonista sembra voler riscattare non solo se stesso, ma anche il nome della famiglia e il futuro della comunità.
Perché vale la pena vederlo
La storia raggiunge il suo culmine durante il processo giudiziario che deciderà la sorte del protagonista. Qui la verità sembra a un passo dall'essere rivelata, ma il film sceglie di mantenere un solo di mistero. Jack affronta il giudizio non solo dei giudici, ma anche di moglie, amici e concittadini. La tensione cresce scena dopo scena, fino a un finale che commuove e fa riflettere. Non sveleremo qui cosa accadrà, ma sappiate che tutto il film vale la pena anche solo per il grandioso finale.
Un grande punto di forza di Sommersby è il cast. Richard Gere offre un'interpretazione intensa, capace di far emergere sia il lato umano che quello enigmatico del protagonista. Il suo Jack è un personaggio affascinante proprio perché sospeso tra verità e menzogna. Accanto a lui c'è Jodie Foster, perfetta nel ruolo di Laurel. Con il suo sguardo e la sua sensibilità riesce a trasmettere emozioni autentiche: amore, sospetto, coraggio e dolore.
Tra i due attori si percepisce una forte intesa, che rende credibile ogni scena. A completare il cast ci sono anche James Earl Jones e Bill Pullman, che danno solidità ai personaggi secondari. Sommersby, inoltre, è il remake americano del film francese Il ritorno di Martin Guerre (1982), ma rispetto all'originale introduce più romanticismo e una maggiore attenzione agli aspetti emotivi. Questo lo rende accessibile a un pubblico vasto e particolarmente vicino al gusto americano degli anni '90, senza però perdere la forza della storia originale.
