Indice dei contenuti
Ogni anno, con l’arrivo di settembre, riemerge la stessa domanda: cosa fanno gli insegnanti nei giorni che precedono la riapertura delle scuole? Non ci sono studenti in aula, eppure i professori tornano subito operativi. A chiarire questo dubbio ci ha pensato Claudia Fumagalli, docente italiana di scuola media, che ha raccontato nel dettaglio come trascorrono queste prime giornate i suoi colleghi.
Settembre 2025: i primi collegi docenti
Quest’anno il mese di settembre è iniziato di lunedì e moltissimi insegnanti hanno partecipato al collegio docenti già lo scorso lunedì. È il momento in cui si fa il punto della situazione, si salutano i nuovi colleghi e si definiscono le attività principali. La professoressa Fumagalli ha spiegato: “Si vede chi c’è e chi non c’è, si stabiliscono i responsabili di plesso, si fissano gli incontri e si delineano le attività dell’anno”.

Non si tratta quindi di giornate “vuote”, ma di ore molto dense di riunioni e organizzazione. I docenti devono infatti rispettare il contratto che prevede 40 + 40 ore di attività funzionali all’insegnamento, oltre alle lezioni frontali. Queste ore comprendono collegi, consigli di classe, programmazione, colloqui con le famiglie e incontri dipartimentali.
Le 80 ore oltre l’orario delle lezioni
Chi pensa che un insegnante lavori soltanto le famose 18 ore settimanali di lezione si sbaglia. Come chiarisce Fumagalli, “quelle sono solo le ore di cattedra. Ci sono poi le riunioni, i ricevimenti con i genitori e gli impegni collegiali che fanno parte delle 80 ore complessive. In media equivalgono a circa due ore aggiuntive ogni settimana, distribuite sulle 30-33 settimane di scuola”.
L’articolo 29 del CCNL Scuola 2006/2009 precisa infatti che l’attività funzionale all’insegnamento include ogni impegno connesso al ruolo docente: programmazione, valutazione, aggiornamento, preparazione dei lavori degli organi collegiali e attuazione delle delibere. Ne fanno parte i collegi docenti, i consigli di classe, le riunioni dipartimentali e gli incontri scuola-famiglia.
Le riunioni di inizio settembre
I primi giorni del mese sono quindi scanditi da appuntamenti interni. La docente racconta: “Ho fatto riunioni lunghissime, presentando le tabelle preparate in estate, le relazioni, le regole da rispettare e i progetti inclusivi per studenti con bisogni educativi speciali (BES) e neoarrivati in Italia (NAI). Il giorno successivo erano in programma i dipartimenti: lettere, matematica e scienze, tecnologia, e così via”.
Non mancano poi i consigli di classe, che nelle prime classi si dilungano di più perché occorre discutere dei nuovi alunni e di eventuali casi 'complessi'. Anche la programmazione delle gite scolastiche rientra tra i temi delle riunioni di settembre, così come l’organizzazione degli incontri con le famiglie.
Servizio su più scuole e gestione delle ore
Un aspetto spesso poco noto riguarda i docenti che prestano servizio in più istituti. In questo caso le 40 + 40 ore vanno proporzionate al numero di ore svolte in ciascuna scuola. Spetta ai dirigenti scolastici coordinare un piano condiviso, ma quando questo non avviene il docente deve proporre una ripartizione equa. Se le riunioni coincidono, ha priorità la scuola in cui si hanno più ore di servizio o, in parità, si considerano le attività già svolte nell’altro istituto.
Importante sapere anche che le attività di scrutinio ed esami di Stato non rientrano nelle 40 + 40 ore: sono atti dovuti, indipendenti dal monte ore funzionale.
Obblighi, assenze e convocazioni
Gli insegnanti sono tenuti a giustificare eventuali assenze alle attività collegiali. Anche se una riunione cade nel giorno libero, l’obbligo di partecipazione resta. In genere la convocazione avviene con almeno cinque giorni di preavviso, salvo modifiche al Piano delle Attività approvato a inizio anno. Per i corsi obbligatori sulla sicurezza, invece, valgono regole precise: se non si svolgono in orario di servizio, devono rientrare nelle ore funzionali all’insegnamento.
In sintesi, i primi giorni di settembre per gli insegnanti italiani non sono affatto vacanti. Sono settimane cruciali per la programmazione dell’anno, tra riunioni, collegi e attività organizzative che danno il via al percorso scolastico di studenti e famiglie.
