Americano spiega perché negli Stati Uniti quasi nessuno usa WhatsApp

WhatsApp è una delle app di messaggistica più usate al mondo, ma negli Stati Uniti resta una sorta di “mistero”. Mentre in Europa, in America Latina, in Africa e in buona parte dell’Asia l’app di Meta è il principale strumento per comunicare, negli USA rimane una nicchia. Un tiktoker, @adivunsolicited, ha provato a spiegare le ragioni di questa differenza culturale e tecnologica che incuriosisce milioni di persone.

La testimonianza del tiktoker: WhatsApp come “app di famiglia”

L’influencer americano ha dichiarato di usare WhatsApp soltanto perché ha amici in Europa, nei Caraibi e in Africa. Tuttavia, ha ammesso di controllarlo poco e male: “A volte rispondo dopo due giorni. Perché? Non lo uso, non ci penso, lo associo ai messaggi dei miei parenti che mi mandano catene di preghiere”. Questa percezione non è rara negli Stati Uniti, dove molti vedono WhatsApp come un’app marginale, lontana dal quotidiano e spesso legata a comunicazioni familiari considerate “superflue”. Nei commenti, in molti sostengono che è l'app preferita dai truffatori. In Italia i tentativi di truffa avvengono tramite WhatsApp, ma anche (e soprattutto) tramite Telegram.

Qualcuno ipotizza addirittura che il rifiuto sia una forma di ribellione al capitalismo digitale, ma lui smentisce: “WhatsApp è americano, appartiene a Meta, quindi non c’entra nulla con una protesta anti capitalista. Le ragioni sono storiche e culturali”.

Dall’epoca di BlackBerry a iMessage

Per capire il fenomeno bisogna tornare indietro di qualche anno. Negli Stati Uniti, prima del dominio degli smartphone, l’app più popolare era BBM (BlackBerry Messenger), che ha vissuto almeno cinque anni di dominio totale sul mercato. Poi sono arrivate alternative come Kik, Telegram e WhatsApp, che puntavano tutte sulla crittografia e sulla messaggistica veloce. Nel frattempo, però, i BlackBerry hanno perso terreno a favore di Apple e, in misura minore, di Android.

L’ascesa dell’iPhone ha cambiato tutto. Gli utenti americani, abituati già a pacchetti di SMS gratuiti o molto economici, hanno trovato in iMessage la soluzione perfetta: un’app integrata, semplice, rapida e soprattutto già presente in tutti i dispositivi Apple. In un Paese in cui la penetrazione dell’iPhone è stata ed è altissima, la necessità di un’app alternativa come WhatsApp non è mai nata davvero.

Android e la personalizzazione, ma WhatsApp resta indietro

Negli anni successivi anche Android si è diffuso negli Stati Uniti, grazie a un prezzo più accessibile e alla possibilità di personalizzazione del sistema operativo, molto amata dagli utenti più “smanettoni”. Tuttavia, l’app di Google per la messaggistica e gli SMS ha continuato a funzionare bene, e la cultura dell’SMS non è mai scomparsa. A differenza di Europa e America Latina, dove gli SMS costavano cari e WhatsApp ha rappresentato una rivoluzione, negli Stati Uniti non c’è mai stato quel bisogno di sostituire i messaggi tradizionali.

Un tiktoker americano ha spiegato perché tra i suoi connazionali ce ne sono pochi che usano WhatsApp come gli europei, ovvero l'app per comunicare per eccellenza.
Un tiktoker americano ha spiegato perché tra i suoi connazionali ce ne sono pochi che usano WhatsApp come gli europei, ovvero l'app per comunicare per eccellenza.

Il risultato è che WhatsApp non è riuscito a penetrare davvero nel mercato americano, rimanendo una scelta di chi viaggia, di chi ha amici all’estero o di chi lavora in contesti internazionali. Secondo il tiktoker, tuttavia, nel periodo post-Covid, l'iPhone "ha perso popolarità" negli USA, dove la concorrenza di Google Pixel si è fatta scatenata, aumentando quindi gli utenti Android.

Questione culturale: SMS gratuiti e abitudine a iMessage

L’abitudine conta quanto la tecnologia. Negli Stati Uniti la cultura del messaggino ha resistito grazie ai piani tariffari inclusivi e all’arrivo tempestivo di iMessage. Questo ha consolidato l’idea che WhatsApp fosse inutile, persino ridondante. Lo stesso tiktoker lo ribadisce: “Culturalmente, non usiamo WhatsApp perché non ci serve. È stato creato per sostituire BBM, ma iPhone ci ha dato iMessage e gli SMS erano già economici o gratuiti”.

Per questo, nonostante appartenga a Meta, la stessa azienda di Facebook e Instagram (amatissimi negli USA), WhatsApp non ha mai conosciuto un vero boom. Una differenza che mostra come la tecnologia, da sola, non basta: a fare la differenza è anche la cultura, il contesto e l’abitudine con cui milioni di persone imparano a comunicare.

WhatsApp negli USA oggi

Oggi, nel 2025, WhatsApp resta poco diffuso negli Stati Uniti, pur essendo conosciuto. Lo usano soprattutto immigrati, viaggiatori frequenti e chi deve comunicare con parenti o amici all’estero. Per il resto, la chat verde rimane in secondo piano, oscurata da iMessage, dagli SMS e da piattaforme alternative nate e cresciute all’interno del mercato americano.

La storia di WhatsApp negli USA dimostra che non sempre l’app più diffusa a livello globale riesce a imporsi ovunque. In questo caso, un mix di abitudini radicate, soluzioni alternative già integrate e un mercato molto particolare hanno reso gli Stati Uniti l’eccezione nel panorama mondiale della messaggistica.

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