Islanda, va a mangiare in un ristorante "normalissimo", poi mostra lo scontrino

L’Islanda è una terra che affascina da decenni milioni di viaggiatori: paesaggi mozzafiato, natura incontaminata, geyser, ghiacciai e, soprattutto, la possibilità unica di ammirare l’aurora boreale in alcuni periodi dell'anno. Non a caso, molti turisti raccontano di essersi innamorati di questa nazione, anche per un dettaglio curioso: è l’unica al mondo senza zanzare. Tuttavia, chiunque pensi di programmare un viaggio in Islanda deve fare i conti con un fattore che non passa inosservato: il costo della vita. L’isola, isolata non solo geograficamente ma anche economicamente, importa gran parte dei prodotti alimentari dall’Europa continentale. Il clima rigido, infatti, non consente coltivazioni abbondanti, e i prezzi al consumo risultano decisamente più alti rispetto alla media europea.

I prezzi nei ristoranti in Islanda

Chi parte per Reykjavík o per le altre città islandesi sa già che essere parsimoniosi qui è un'impresa ardua. Ma quanto può costare un pasto in un ristorante considerato “normale”? La risposta è arrivata di recente dalla content creator spagnola @lagartijaporelmundo, che ha condiviso la sua esperienza culinaria durante un viaggio sull’isola. La giovane, in compagnia del padre, ha voluto provare un locale senza pretese, senza menù stellati né piatti ricercati. Eppure lo scontrino finale ha fatto alzare più di un sopracciglio.

Il racconto della content creator

Nel video pubblicato sui social, @lagartijaporelmundo ha mostrato i piatti scelti. Si trattava di portate semplici, che molti definirebbero “basilari”: un hamburger accompagnato da una porzione abbondante di patatine fritte, un petto di pollo servito con insalata e crostini di pane, una porzione di alette di pollo (solo tre pezzi), e una zuppa di carne macinata con salsa. Nulla di esotico o elaborato, ma piatti che si potrebbero ordinare in qualunque tavola calda europea.

Un normalissimo hamburger con patate fritte in Islanda costa 25€
Un normalissimo hamburger con patate fritte in Islanda costa 25€

Il problema? I prezzi. L’hamburger, per esempio, è costato 25 euro (circa 3.500 corone islandesi). Stesso prezzo per il petto di pollo con insalata. La ragazza ha scherzato sul costo della pietanza, ironizzando: «Ogni morso di questa insalata mi costa un euro». Anche la zuppa, servita in una ciotola non particolarmente grande, è stata battuta allo stesso prezzo. E, curiosamente, il padre ne ha lasciato un po', con la figlia che ha commentato: "Ci sono almeno 5€ in quella ciotola". Più “conveniente” la porzione di alette di pollo: circa 600 corone, ovvero poco più di 4 euro, ma con appena tre pezzi serviti sul piatto.

Lo scontrino finale e le sorprese

Alla fine del pasto, il conto è arrivato a 79 euro totali. Un dettaglio interessante, però, ha stupito in positivo: l’acqua di rubinetto è stata servita gratuitamente, come accade in gran parte dei Paesi nordici e anglosassoni, ma non in Italia. Stesso discorso per il pane e per il cosiddetto “coperto”, voci che spesso fanno lievitare i prezzi nelle nostre trattorie ma che in Islanda non compaiono. In sostanza, ciò che si paga è strettamente legato al cibo ordinato e null’altro.

L’Islanda tra fascino e realtà

L’esperienza di @lagartijaporelmundo ha riportato al centro un tema che molti turisti conoscono bene: l’Islanda è una destinazione da sogno, ma non alla portata di tutti i portafogli. Le bellezze naturali, la tranquillità e l’assenza di grandi metropoli rendono questo Paese unico al mondo, ma chi decide di viverlo deve mettere in conto spese consistenti, anche per un pasto semplice in un ristorante qualunque. D’altra parte, è proprio questo mix di meraviglia e “difficoltà economiche” a rendere indimenticabile un viaggio in Islanda: la natura sorprende, i prezzi fanno discutere, ma l’esperienza resta impressa nella memoria.

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