Su RaiPlay una straordinaria Barbara Ronchi: una storia davvero commovente

“Fai bei sogni” su RaiPlay: il film con Barbara Ronchi che emoziona e fa riflettere.

“Fai bei sogni” è un film del 2016 diretto da Marco Bellocchio, tratto dall’omonimo romanzo autobiografico di Massimo Gramellini. Oggi è disponibile su RaiPlay, un’occasione preziosa per recuperare una delle opere più intense del cinema italiano recente. Un film che unisce dramma personale e riflessione universale sul dolore, il ricordo e il rapporto con la figura materna. Barbara Ronchi è attualmente al cinema con un altro capolavoro presentato anche alla Mostra del Cinema di Venezia, Elisa.

La pellicola racconta la storia di Massimo, un bambino che perde la madre in modo improvviso e traumatico. L’evento segna per sempre la sua crescita affettiva e psicologica, diventando una ferita che resterà aperta anche nella sua vita adulta. Il regista Marco Bellocchio affronta il tema con grande sensibilità, senza cadere nel melodramma, ma dando voce a emozioni autentiche e profonde.

Su RaiPlay una straordinaria Barbara Ronchi: una storia che commuove

La vicenda si sviluppa a Torino dagli anni Sessanta fino agli anni Novanta. Massimo, a soli nove anni, scopre che la madre è morta. Gli adulti gli dicono che la causa è una malattia, ma in realtà si tratta di un suicidio. La verità viene nascosta per proteggerlo, ma quella menzogna diventa un peso enorme da portare sulle spalle.

Crescendo, Massimo sviluppa un rapporto difficile con gli affetti, incapace di lasciarsi andare completamente. Il dolore mai elaborato e la mancanza di parole sincere lo condizionano per decenni. Il film mostra bene come il lutto non vissuto diventi un macigno che ostacola la capacità di amare e di costruire legami stabili. Se apprezzate la Ronchi, non potete perdere un altro film con lei protagonista su Netflix. Ad interpretare Massimo da adulto, un grandioso Valerio Mastandrea.

Barbara Ronchi: una madre indimenticabile

Al centro della narrazione c’è la figura della madre, interpretata da Barbara Ronchi. Il suo ruolo è breve ma potentissimo, tanto da restare inciso nella memoria dello spettatore. La sua è una presenza calda e protettiva, capace di trasmettere sicurezza e dolcezza. Ma dietro il sorriso, si nasconde un dolore silenzioso che nessuno riesce davvero a comprendere.

barbara ronchi scena raiplay
Barbara Ronchi in una scena del film disponibile su RaiPlay

Ronchi riesce a rendere il personaggio credibile e complesso. Nei momenti familiari la sua interpretazione restituisce la serenità e la quotidianità di una madre degli anni Sessanta. Nei momenti più intimi, invece, emerge una fragilità che preannuncia il dramma. La sua immagine diventa idealizzata nei ricordi di Massimo, trasformandosi in un simbolo irraggiungibile.

Per prepararsi al ruolo, l’attrice ha lavorato fianco a fianco con Marco Bellocchio e ha ascoltato le parole dello stesso Gramellini. Ha raccolto dettagli personali, aneddoti e ricordi che le hanno permesso di incarnare un personaggio che non è solo una madre qualunque, ma la madre raccontata dal figlio attraverso il filtro dell’amore e del dolore.

Il legame madre-figlio al centro del film

“Fai bei sogni” non è solo la storia di un bambino che cresce senza la mamma. È un racconto sulla forza dei legami familiari, su ciò che resta anche quando una persona amata non c’è più. La perdita diventa un vuoto che accompagna Massimo per tutta la vita, un’assenza che prende corpo nei sogni e nei ricordi.

Solo da adulto il protagonista scoprirà la verità sulla morte della madre. Quel momento segna l’inizio di una nuova fase, in cui il dolore non può più essere ignorato. Affrontarlo diventa l’unico modo per liberarsi e andare avanti. Bellocchio mette in scena questo percorso con una delicatezza rara, alternando scene intime a momenti di forte impatto emotivo. Rivedere “Fai bei sogni” oggi significa riscoprire un film che parla di tutti, perché tutti hanno un legame speciale con i propri genitori.

Non si tratta solo della storia di Gramellini, ma di una riflessione più ampia sul lutto, sul bisogno di verità e sull’importanza dei ricordi. La regia di Bellocchio porta sullo schermo una Torino malinconica, sospesa tra passato e presente, che diventa lo specchio del protagonista. La fotografia e le scelte narrative creano un’atmosfera densa, in cui lo spettatore si riconosce e si emoziona.

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