California, quanto costa fare la spesa al supermercato dei VIP di Hollywood

La California non ha mai avuto la fama di essere economica, e Los Angeles, tra le città simbolo dello Stato, rappresenta un caso estremo. Negli ultimi tre anni e mezzo l’inflazione negli Stati Uniti ha inciso profondamente sul potere d’acquisto delle famiglie, mentre il dollaro debole, conseguenza anche delle politiche commerciali e tariffarie introdotte da Donald Trump, ha ridotto ulteriormente la capacità di spesa. A settembre 2025, fare la spesa a Los Angeles costa molto di più rispetto al settembre 2021, e persino i supermercati frequentati dalle star non fanno eccezione. Erewhon, catena esclusiva e simbolo di status, è diventato un osservatorio privilegiato per capire come si muove il mercato dei beni di lusso applicato all’alimentazione.

Erewhon: il supermercato delle celebrities a Los Angeles

Erewhon non è un semplice supermercato: per molti rappresenta un biglietto da visita sociale. Influencer, attori e cantanti lo frequentano abitualmente, consapevoli che il brand comunica uno stile di vita basato su benessere e prodotti organici. Gabriela Campbell, content creator che produce video in spagnolo, ha mostrato su Instagram la sua esperienza d’acquisto in questo tempio del consumo elitario. I prezzi che ha documentato hanno lasciato il pubblico sorpreso, sebbene riflettano una tendenza ormai consolidata: la qualità e l’immagine si pagano care.

Prezzi da capogiro: dal latte crudo alle uova organiche

Campbell ha condiviso lo scontrino del suo carrello, che ammontava a 165,50 dollari, ai quali ha aggiunto 20 dollari per il famoso frullato di Hailey Bieber a base di frutti di bosco. Convertendo al cambio di settembre 2025 (1$ = 0,87€), i prezzi assumono contorni ancora più significativi:

  • Un gallone di Raw Milk (latte crudo, dunque a scadenza breve e con maggiori proprietà nutritive): 20,99$ (18,26€)
  • 12 uova organiche “large”: 14,99$ (13,04€)
  • 200 grammi di more organiche: 25$ (21,75€)
  • Una busta di ghiaccio sferico: 29,99$ (26,09€) – “Troppo, non lo compro”, ha commentato l’autrice.
  • 2 litri di acqua Ophora: 21,99$ (19,13€), venduta come prodotto “vitalizzato” e con proprietà mineralizzanti particolari. "Non la compro, anche se è in offerta", spiega Gabriela.
  • Yogurt organico da mucche al pascolo: 8,69$ (7,56€)
  • Carne macinata di bisonte (meno di 300 grammi): 18,99$ (16,52€)
  • Granola in barattolo: 15,99$ (13,91€)
  • 700 grammi di pollo: 19,99$ (17,39€)
  • Salsa “bolognese”: 25,50$ (22,18€)
  • Peperoni misti già tagliati: 8$ (6,96€)
  • 500 grammi di spaghetti Zaccagni: 8,99$ (7,82€)

Il totale, 165.50$, già elevato, non includeva né prodotti di largo consumo né grandi quantità: un chiaro esempio di come Erewhon rappresenti più un’esperienza esclusiva che una semplice spesa settimanale.

Perché certi prodotti costano così tanto

L’acqua Ophora, venduta a 21,99$, è un caso emblematico: l’azienda dichiara di trattarla con processi di ossigenazione e filtraggio avanzati, rendendola unica per chi cerca “il meglio” in termini di idratazione. Lo stesso discorso vale per le uova organiche o la carne di bisonte, che vengono presentate come più sostenibili e nutrienti rispetto ai prodotti standard.

Tu pagheresti un barattolo di bolognese già pronta più di 20€?
Tu pagheresti un barattolo di bolognese già pronta più di 20€?

Tuttavia, quando un barattolo di salsa pronta viene proposto a 25,50$, è evidente che l’elemento aspirazionale giochi un ruolo fondamentale, andando oltre il valore nutrizionale reale.

Un’esperienza di lusso, non una spesa quotidiana

Chi vive a Los Angeles e deve fare i conti con affitti elevati e salari spesso insufficienti, non può permettersi di acquistare regolarmente in un luogo come Erewhon. Per un attore o un presentatore televisivo con entrate milionarie, invece, la differenza tra 10 e 20 dollari per un litro di latte non incide minimamente sul budget. Erewhon diventa così uno spazio esclusivo, quasi una vetrina sociale, dove anche l’atto quotidiano di comprare il pane o la frutta si trasforma in segno distintivo di appartenenza a un’élite.

L’esperienza raccontata da Gabriela Campbell mette in luce non soltanto l’andamento dei prezzi, ma anche il divario sempre più ampio tra le classi sociali americane. Una spesa di 185,50 dollari, frullato compreso, racconta molto di più di un semplice scontrino: descrive un sistema economico dove il cibo, da bisogno primario, diventa status symbol.

 

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