Italiana in Thailandia svela tre cose proibite: l'ultima è davvero inaspettata

Un'italiana in Thailandia spiega quali sono le tre cose assolutamente proibite durante un viaggio in questo paese: tutto quello che c'è da sapere.

Quando si viaggia all’estero non basta conoscere le bellezze del Paese, ma anche le sue regole non scritte e soprattutto quelle che, pur sembrando banali, possono trasformarsi in un vero problema. Un’italiana che vive in Thailandia ha deciso di raccontare tre divieti che sorprendono moltissimi turisti e che rischiano di metterti nei guai se non li rispetti. Alcuni sono intuibili, altri invece davvero inaspettati.

Il rispetto per il Re passa anche dalle banconote

In Thailandia il volto del Re compare su tutte le banconote e trattarle con superficialità è visto come una mancanza di rispetto gravissima. Se ti cade a terra non pensare nemmeno di fermarla con il piede: calpestare il denaro è considerato un insulto al sovrano. Allo stesso modo, non accartocciare le banconote o infilarle distrattamente in tasca con poca cura. Non solo rischieresti di sembrare estremamente maleducato agli occhi dei locali, ma potresti incorrere anche in una multa. In un Paese dove la monarchia è venerata con profondo senso di devozione, ogni gesto legato all’immagine del Re viene preso molto seriamente.

L’ingresso nei templi e il codice di abbigliamento

La Thailandia è famosa per i suoi templi buddhisti, che rappresentano una delle attrazioni principali per i viaggiatori. Tuttavia, non basta avere curiosità e spirito d’avventura: senza un abbigliamento adeguato l’accesso ti verrà negato. Le regole sono semplici ma inderogabili: spalle e ginocchia devono essere sempre coperte. Per questo, le t-shirt leggere, i pantaloni in lino larghi o le gonne lunghe sono la scelta perfetta per visitare i luoghi sacri senza soffrire il caldo. C’è poi un dettaglio che pochi conoscono: in alcuni spazi interni dei templi è obbligatorio togliersi le scarpe. Portare con sé dei calzini può essere un accorgimento utile per non camminare a piedi nudi. Qui non si tratta solo di una norma religiosa, ma di un vero gesto di rispetto verso la cultura locale.

Thailandia
Tutto il fascino della Thailandia.

Il divieto sorprendente che spiazza i turisti

Se i primi due divieti possono essere intuiti pensando alla tradizione e alla religione, il terzo lascia davvero interdetti molti viaggiatori occidentali. In Thailandia, infatti, le sigarette elettroniche e dispositivi come Iqos sono illegali. Non parliamo di semplici restrizioni: se provi a portarle con te in aeroporto, verranno confiscate immediatamente. Nei luoghi pubblici, poi, fumare è proibito in moltissime aree e le sanzioni per chi trasgredisce possono essere molto salate. Per questo, se sei abituato a utilizzare questi dispositivi, la soluzione migliore è lasciarli a casa e rispettare le regole locali. Meglio non rischiare multe o spiacevoli discussioni per una leggerezza che si può evitare.

Questi tre esempi dimostrano quanto sia importante conoscere le leggi e le abitudini di un Paese prima di visitarlo. La Thailandia accoglie milioni di turisti ogni anno e la maggior parte dei problemi nasce proprio dall’ingenuità, più che dalla cattiva intenzione. Sapere in anticipo che non si può calpestare una banconota, che per entrare nei templi serve un abbigliamento consono e che le sigarette elettroniche sono vietate può davvero fare la differenza tra un viaggio sereno e una vacanza complicata.

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