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"Bevi il latte, che c'è il calcio e fortifica le ossa". Un consiglio che le famiglie italiane hanno ripetuto per decenni. Eppure oggi, grazie alla divulgazione scientifica online e al contributo di professionisti della nutrizione sui social, conosciamo alternative vegetali che offrono quantità di calcio persino superiori a quelle del latte vaccino. La content creator italiana @frieda_universe, esperta di cucina vegetale, ha recentemente spiegato come diversi alimenti vegetali possano garantire un apporto di calcio più elevato, aprendo nuove possibilità per chi segue diete vegetariane o vegane.
Latte vaccino: punto di partenza con 125 mg
Il latte continua a essere considerato un simbolo del calcio nella dieta mediterranea. Ogni 100 grammi fornisce circa 125 mg di questo minerale essenziale, utile per la salute delle ossa, per la contrazione muscolare e per numerosi processi enzimatici. Tuttavia, il latte non rappresenta più il vertice assoluto delle fonti alimentari di calcio. La classifica proposta da @frieda_universe mostra infatti come alcuni prodotti vegetali lo superino nettamente.
Mandorle: più del doppio rispetto al latte
Al quinto posto troviamo le mandorle. Questi frutti secchi, consumati interi, sotto forma di latte vegetale o come farina, contengono 264 mg di calcio per 100 grammi. Più del doppio rispetto al latte. Non soltanto: le mandorle offrono anche acidi grassi insaturi, vitamina E e fibre, elementi che contribuiscono a un migliore equilibrio nutrizionale. La loro versatilità in cucina le rende ideali sia negli spuntini che in ricette dolci e salate.
Tofu: 354 mg per 100 grammi
Al quarto posto emerge il tofu, derivato della soia spesso utilizzato come alternativa vegetale alla carne. In 100 grammi di prodotto sono presenti 354 mg di calcio, cioè circa 90 mg in più rispetto alle mandorle. La densità di nutrienti del tofu lo rende prezioso nelle diete vegane, non soltanto per il calcio ma anche per l’apporto proteico di alta qualità. In molte tradizioni culinarie asiatiche, il tofu è stato impiegato da secoli, e oggi in Europa sta guadagnando sempre più spazio.
Semi di chia: un concentrato da 631 mg
Il podio si apre con i semi di chia, che raggiungono ben 631 mg di calcio per 100 grammi. Si tratta di un quantitativo quasi doppio rispetto al tofu. Oltre al calcio, i semi di chia sono celebri per l’elevata presenza di acidi grassi omega-3 di origine vegetale, che sostengono la salute cardiovascolare. Aggiunti allo yogurt, alle insalate o ai frullati, permettono di arricchire la dieta quotidiana in maniera semplice e gustosa.
Semi di sesamo: quasi 1 grammo di calcio
Ancora più sorprendenti sono i semi di sesamo, che offrono 975 mg di calcio per 100 grammi. In passato, nelle culture mediterranee e mediorientali, il sesamo era già riconosciuto come un alimento prezioso. Oggi sappiamo che, oltre al calcio, i semi contengono lignani e fitosteroli che contribuiscono al benessere del sistema immunitario e al controllo del colesterolo. Una manciata di sesamo tostato o la crema tahina diventano dunque alleati naturali per un apporto minerale consistente.
Semi di papavero: il record con 1500 mg
Il primato spetta ai semi di papavero, che raggiungono livelli impressionanti: 1500 mg di calcio per 100 grammi. Significa 1,5 grammi di calcio, un valore dodici volte superiore a quello del latte vaccino. Questa caratteristica rende i semi di papavero un’opzione straordinaria per chi cerca fonti vegetali di calcio. Utilizzati tradizionalmente nella panificazione e in alcune preparazioni dolci, possono essere inseriti anche in insalate o condimenti, regalando croccantezza e un notevole vantaggio nutrizionale.

Il ruolo del calcio nella dieta vegetale
Chi segue un’alimentazione vegetale non deve temere carenze di calcio, purché sappia diversificare le fonti. Mandorle, tofu, semi di chia, sesamo e papavero dimostrano che la natura mette a disposizione alternative valide e persino superiori al latte vaccino. Ogni alimento porta con sé non soltanto calcio, ma anche un profilo unico di nutrienti. L’inserimento equilibrato di questi cibi nella routine quotidiana ha già aiutato molte persone a mantenere ossa forti e a rispettare le linee guida nutrizionali, senza dipendere esclusivamente dai latticini.
In definitiva, conoscere il contenuto di calcio degli alimenti e saper variare la dieta significa compiere una scelta consapevole e sostenibile. La divulgazione scientifica, unita alle esperienze pratiche di nutrizionisti come @frieda_universe, consente oggi a tutti di scoprire che le fonti vegetali non hanno nulla da invidiare a quelle animali.
@frieda_universe Oggi parliamo di calcio… ⚽️ #alimentazione ♬ suono originale - frieda_universe
