Turista visita il negozio di alimentari più a nord del mondo: i prezzi

Per chi vive in Europa o in Nord America, trovare supermercati riforniti ogni giorno è un’abitudine data quasi per scontata. In generale, basta un ordine online per ricevere oggetti di vario tipo a casa nel giro di 24, massimo 48 ore (pagando di più). Tuttavia, non in tutto il mondo funziona così. Alle Isole Svalbard, arcipelago norvegese situato a pochi passi dal Polo Nord, comprare cibo diventa un’esperienza unica. Qui sorge lo Svalbardbutikken, il supermercato più a nord del mondo, dove il costo della vita elevato e la logistica complessa trasformano ogni prodotto in una curiosità di viaggio. È stato proprio un turista, Christian Grossi, americano di origini italiane e argentine, a raccontare la sua visita in questo luogo estremo.

Il supermercato con il cartello “vietato entrare con armi”

Grossi ha spiegato che già all’ingresso ha trovato qualcosa che difficilmente si vedrebbe in Italia: un cartello che vieta l’ingresso con armi da fuoco. Non è un dettaglio folkloristico, ma una misura concreta visto che alle Svalbard vivono più orsi polari che esseri umani, e molti abitanti portano armi per difendersi durante le escursioni. Una volta entrato, il turista ha iniziato a curiosare tra gli scaffali, notando immediatamente differenze e prezzi sorprendenti rispetto ai supermercati italiani.

I prezzi dei prodotti di base: dal pane al latte

Il primo sguardo è caduto sul pane: un grosso panino costa 4,50 euro, cifra molto superiore rispetto alla media europea. A pochi metri di distanza spunta una macchina affettatrice a disposizione dei clienti, dettaglio raro nei supermercati italiani. I dolci, invece, risultano più economici: prodotti da forno semplici venduti a 1 euro e donuts a 1.50€ e altri più elaborati a meno di 2€. Anche il caffè Starbucks “triple shot” ha un prezzo accettabile, circa 2,90 euro a lattina, mentre un litro di latte norvegese costa 2,50 euro, solo leggermente più caro rispetto al mercato italiano.

I dolcetti sono tra le poche cose 'economiche' vendute in questo negozio delle isole Svalbard.
I dolcetti sono tra le poche cose 'economiche' vendute in questo negozio delle isole Svalbard.

Accanto alle casse, Grossi ha notato le tipiche borse riutilizzabili con il simbolo dell’orso polare, una scelta che unisce sostenibilità e identità locale. Un souvenir utile e coerente con il contesto delle Svalbard.

I prodotti locali e le sorprese per i turisti italiani

Altri turisti italiani avevano visitato lo stesso negozio, segnalando alcuni prodotti tipici difficili da trovare altrove. Tra questi, un salame di cervo venduto a 52 euro. Prezzo altissimo, ma che riflette l’esclusività di questa specialità. Molto colpiva anche la scarsità di frutta e verdura: gli scaffali di banane e mele erano vuoti a causa di una bufera di neve che aveva bloccato i rifornimenti. Restava soltanto qualche insalata, miracolosamente arrivata nonostante il maltempo.

Nel reparto surgelati, le sorprese continuavano: tre piccoli filetti di carne di balena costavano circa 10 euro, mentre l’arrosto di alce veniva venduto a 40 euro al chilo. Prodotti che rientrano nella tradizione alimentare nordica, ma che suscitano curiosità e spesso accesi dibattiti etici tra i visitatori stranieri.

Cibi liofilizzati e specialità italiane sugli scaffali artici

Un altro aspetto tipico del supermercato delle Svalbard è la presenza di numerosi cibi liofilizzati, pensati per chi affronta spedizioni o trekking nel gelo artico. Una confezione da 200 grammi di cous cous o zuppa di pollo costava circa 16 euro, cifra alta ma giustificata dalla praticità in un contesto ostile come quello polare.

Non mancavano neppure i prodotti italiani. Due turisti, Sara e Lorenzo, hanno raccontato di aver trovato tortellini monoporzione da 350 grammi venduti a 4 euro. Una sorpresa che dimostrava come il made in Italy arrivi ovunque. Più insolita invece la versione in scatola degli “spaghetti alla Capri”, venduti a 5 euro. Un piatto pronto che mescolava nostalgia e curiosità, in un contesto dove ogni sapore familiare acquisisce un valore speciale.

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