New York, quanto costano i prodotti italiani da Eataly nel 2025: "Gocciole a 8.50$"

New York, la Grande Mela, rimane una delle città più care al mondo e, allo stesso tempo, una delle più multiculturali. Qui vivono milioni di persone con origini diverse e gli italiani hanno sempre avuto un ruolo di primo piano, sia come comunità storica che come nuovi arrivati. La presenza di ristoranti, gastronomie e negozi specializzati in prodotti italiani è cosa risaputa. Ma quanto si paga davvero per acquistare i marchi più amati del supermercato italiano nel cuore di Manhattan? La risposta è arrivata a settembre 2025 grazie a un video di Eleonora Di Giorgio, content creator italiana che ha raccontato la sua esperienza da Eataly New York.

Prezzi shock: biscotti italiani a cifre impensabili

Il viaggio di Eleonora ha mostrato cifre che, viste dall’Italia, lasciano senza parole. Un pacco di Gocciole Pavesi è venduto a 8.50 dollari, pari a circa 7.25 euro considerando il cambio di settembre 2025 (1 dollaro = 0.85 euro). Non meno impressionanti i Batticuori Mulino Bianco, che costano 8 dollari, ossia poco meno di 7 euro. La stessa autrice del video ha definito questi prezzi “folli” e non ci sentiamo di darle torto.

Non si tratta di un caso isolato: gli Osvego Gentilini arrivano a 6.50 dollari (5.50 euro) e una tavoletta di cioccolato al latte standard si trova sugli scaffali a 10 dollari, ovvero 8.50 euro esatti. Un trend che conferma come i prodotti dolciari italiani siano diventati beni di lusso nella metropoli americana. Il fatto che il cacao, per via del cambiamento climatico e della richiesta crescente, sia sempre più caro non aiuta in tal senso.

Caffè, miele e tiramisù: lusso quotidiano a Manhattan

Il caffè è da sempre un pilastro della cultura italiana, ma a New York il prezzo sale vertiginosamente. Un barattolo di Illy per la moka costa 18 dollari, poco più di 15 euro. Ancora più clamoroso il costo del Mieli Thun, una specialità a base di castagno italiano: 27 dollari, pari a circa 23 euro. Un vasetto che in Italia non si trova proprio ovunque, ma che negli Stati Uniti diventa un prodotto quasi d’élite.

Tra le preparazioni fresche spicca un tiramisù alla mandorla (c'è scritto così...) firmato dai pasticceri di Eataly: 20 dollari, cioè 17 euro per una sola vaschetta. Non mancano i sughi pronti: il ragù bolognese da 500 grammi viene venduto a 15 dollari (13 euro), mentre la passata Mutti da mezzo litro si aggira sui 7 dollari, quasi 6 euro.

Pizza e salumi: la vera sorpresa del video

Il momento che ha lasciato più incredula la creator è stato quello della pizza. Una pizza in pala con mozzarella e prosciutto cotto raggiunge il prezzo record di 105 dollari, mentre una semplice fetta con funghi, provolone e mozzarella costa 12 dollari (10 euro). Numeri che spiegano perché vivere a New York significhi riconsiderare il concetto di “costo della vita”.

Pizza in pala ripiena di Prosciutto Cotto, provolone e mozzarella: 105$ una intera
Pizza in pala ripiena di Prosciutto Cotto, provolone e mozzarella: 105$ una intera, 13.90$ una fetta.

Nemmeno i salumi sfuggono a questa logica: un piccolo pezzo di guanciale per la carbonara costa 10 dollari, mentre 300 grammi di mortadella arrivano a 11 dollari. La pasta tipica siciliana, le busiate, è venduta a 8 dollari per mezzo chilo.

Il ruolo del cambio euro-dollaro e le prospettive future

Un aspetto decisivo riguarda l’andamento del cambio. A settembre 2025 il dollaro vale 0.85 euro e giù così i prezzi ci sembrano altissimi. Qualora il cambio dovesse tornare vicino alla parità (1:1), i prodotti italiani a New York diventerebbero ancora più cari per chi arriva dall’Europa. Questo scenario conferma come la combinazione tra il costo della vita nella metropoli americana e il posizionamento di Eataly come brand premium renda i prodotti italiani accessibili solo a una parte della popolazione locale o ai turisti disposti a pagare cifre elevate per un assaggio di autenticità.

Il video di Eleonora Di Giorgio ha acceso un dibattito online tra italiani in patria e all’estero: da un lato c’è chi considera normali questi prezzi, dato il contesto di New York, dall’altro c’è chi li giudica sproporzionati anche per gli standard locali. Resta il fatto che una semplice colazione “all’italiana” a Manhattan, con biscotti, caffè e cioccolato, può trasformarsi in un piccolo lusso quotidiano.

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