"Il cous cous in Marocco si mangia di venerdì", italo-marocchino spiega perché

Il cous cous in Marocco si mangia di venerdì. Non esclusivamente, chiaro, ma principalmente. Una tradizione antica, che affonda le radici nella cultura islamica e nelle abitudini familiari del Paese nordafricano. In Italia, invece, il consumo di cous cous è aumentato soprattutto negli ultimi anni, considerato un’alternativa fresca e leggera alla pasta, perfetta per l’estate e facilmente abbinabile a verdure, dunque pasto perfetto da portare a lavoro. Ma perché in Marocco questo piatto viene servito soprattutto il venerdì? A spiegarlo è stato il content creator italo-marocchino Karim Amzil (@karim.amzil), che proprio durante un soggiorno in Marocco ha raccontato i tre motivi principali che rendono questo appuntamento così speciale.

Cous cous e famiglia: il rito del venerdì

Il primo aspetto che emerge riguarda la convivialità. In Marocco, il venerdì rappresenta un giorno sacro, come la domenica in Italia. È il momento in cui le famiglie si riuniscono e condividono un pasto unico. Il cous cous, in questo contesto, diventa il piatto simbolo dell’unità. La tradizione vuole che si mangi tutti insieme dallo stesso piatto, un gesto che non è soltanto legato al cibo, ma anche al senso di appartenenza e di vicinanza tra i membri della famiglia. Questo rito settimanale rafforzi i legami affettivi e contribuisca a mantenere viva una cultura che da secoli si tramanda di generazione in generazione.

Il cous cous del venerdì: sacralità e abbondanza

Non si tratta di un cous cous qualunque. Quello del venerdì è speciale, ricco di ingredienti e preparato con grande cura. “È un piatto sacro e bello da vedere, quindi lo si mangia al venerdì, che è il giorno sacro”, racconta Karim. Le donne di casa iniziano spesso a cucinare già al mattino, facendo sobbollire carne e verdure in brodi speziati che riempiono l’aria di profumi intensi.

Karim, insieme al cugino, ha dedicato un video alla tradizione marocchina di mangiare il cous cous di venerdì.
Karim, insieme al cugino, ha dedicato un video alla tradizione marocchina di mangiare il cous cous di venerdì.

Il risultato è un piatto scenografico, colorato, capace di portare allegria a tavola e di onorare il giorno dedicato alla preghiera e alla comunità. In un certo senso, il cous cous del venerdì è considerato una vera festa per gli occhi e per il palato.

La semola come simbolo di prosperità

Il terzo motivo che rende il cous cous protagonista del venerdì marocchino è il suo valore simbolico. La semola di grano, da cui il cous cous ha origine, rappresenta prosperità e benessere. Proprio come il pane in Italia, avere quel piatto in tavola significa stare bene e augurarsi fortuna. “Quando c’è cous cous a tavola, vuol dire che si sta bene. E mangiarlo ti fa sentire bene”, spiega Karim con un sorriso. Non è soltanto una questione di nutrimento, ma un gesto che richiama abbondanza, accoglienza e gioia condivisa.

I condimenti tipici del cous cous marocchino

Il cous cous del venerdì si distingue anche per la ricchezza dei suoi condimenti. Gli ingredienti più tradizionali sono tre: carni, verdure e spezie. La carne d’agnello rimane la più tipica, cucinata lentamente con aromi intensi, ma anche il pollo è molto diffuso, soprattutto nelle famiglie. Le verdure non mancano mai: carote, zucchine, cipolle, zucca, rape e pomodori vengono cotte nel brodo aromatico, arricchendo il piatto di colori e consistenze diverse. Infine, le spezie. Qui si trova l’anima del cous cous: ras el hanout, zenzero, curcuma, zafferano, pepe e cannella, completati da erbe fresche come coriandolo e prezzemolo. Non mancano poi varianti vegetariane o regionali con ceci, lenticchie e persino agrumi o frutta secca, che aggiungono nuove sfumature di sapore.

Negli ultimi anni, il cous cous ha trovato un posto sempre più stabile anche nelle cucine italiane. In molte regioni viene scelto come piatto fresco e leggero, ideale durante l’estate. In molte zone della Sicilia meridionale, ad esempio, è diventato un simbolo gastronomico che unisce la tradizione mediterranea a quella nordafricana. Così, mentre in Marocco il cous cous del venerdì resta un rito sacro e familiare, in Italia continua a conquistare nuove tavole come piatto versatile e salutare. Una pietanza che, con semplicità e gusto, racconta storie di popoli, tradizioni e incontri tra culture.

@karim.amzilE voi il venerdì cosa mangiate?

♬ suono originale - Krimo

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