Storica spiega la lite di vicinato più comune nel Medio Evo: tutta 'colpa' delle galline

Com’era la vita quotidiana nel Medioevo? Non esistevano Internet, giornali moderni o social network dove avvengono liti virtuali. A raccontarci i dettagli più vividi della convivenza tra vicini restano atti notarili e documenti giudiziari. A riportarne oggi, in modo curioso e ironico, è la storica italiana conosciuta su TikTok come @madam_stories, che ha spiegato quale fosse il motivo di liti di vicinato più diffuso nel Quattrocento: le galline. Un animale all’apparenza innocuo che, all’epoca, aveva un valore economico e simbolico enorme, tanto da scatenare conflitti accesissimi tra famiglie e vicini di casa.

Le galline come simbolo di ricchezza e fonte di rancori

Nel Medioevo, possedere un pollaio numeroso non significava soltanto avere a disposizione uova e carne, ma equivaleva a mostrare benessere. “Le galline nel Medioevo erano oro col becco. Chi aveva un pollaio pieno era considerato benestante", e talvolta attirava le antipatie dei vicini. Un pollaio florido diventava quindi motivo di invidia, di gelosia e spesso di accuse reciproche. Se da un lato era fonte di orgoglio per il proprietario, dall’altro rappresentava una costante minaccia per chi temeva invasioni nei propri orti o danni alle coltivazioni.

Nel Medio Evo, erano principalmente le persone benestanti a possedere le galline, soprattutto se il pollaio era numeroso.
Nel Medio Evo, erano principalmente le persone benestanti a possedere le galline, soprattutto se il pollaio era numeroso.

Il caso di Elena a Vercelli nel 1434

Tra gli episodi più documentati vi è quello di Elena, una donna di Vercelli nel 1434. La donna possedeva un orto ben curato, frutto di tempo e lavoro quotidiano. Tuttavia, le galline del vicino entravano regolarmente nello spazio, beccavano semi e germogli, lasciavano escrementi e, in pochi minuti, distruggevano mesi di fatica. Esasperata, Elena preparò un pastone di crusca mescolato con veleno. Dodici galline morirono. Portata davanti alla giustizia, la donna si giustificò sostenendo che il veleno si trovava nella sua proprietà e che chiunque vi entrasse lo faceva a proprio rischio. Un ragionamento che anticipava, in un certo senso, il concetto moderno di “responsabilità limitata” all’interno della proprietà privata.

@madam_stories Conflitti medievali, vite comuni e un solo nemico: le galline del vicino #medioevo #veleni #storiamedievale ♬ suono originale - Storia di Gente e Popoli

L’operaio e il vicino aristocratico

Un altro episodio, sempre del XV secolo, mette in luce come queste liti di vicinato medievali non risparmiassero nessuno, neppure chi apparteneva a classi sociali differenti. Un operaio, esasperato dalle continue incursioni delle galline del vicino aristocratico, decise anch’egli di ricorrere al veleno. Gran parte del pollame perse la vita e l’aristocratico, sentendosi offeso e danneggiato, avviò un processo legale. Entrambi finirono per perdere denaro, tempo e reputazione. Questo caso dimostra come una semplice lite di campagna potesse trasformarsi in un lungo contenzioso con conseguenze sociali pesanti, capaci di intaccare i rapporti e l’onore delle famiglie coinvolte.

Il Medioevo tra cronaca giudiziaria e TikTok

Questi episodi non sono invenzioni folkloristiche, ma derivano da fonti documentarie precise, analizzate anche dalla storica Beatrice Del Bo nel suo libro Arsenico e altri veleni. Una storia del Medioevo e del Rinascimento, pubblicato da Il Mulino nel 2022. La divulgazione digitale di @madam_stories porta alla ribalta queste vicende, mostrando come la quotidianità medievale fosse segnata da conflitti molto simili a quelli moderni. Se oggi le discussioni di condominio nascono per parcheggi o rumori molesti, sei secoli fa erano le galline a scatenare rabbia, sospetti e processi. Altrettanto vero che anche nel 2025 non è raro sentire di "polpette avvelenate" preparate da delinquenti per neutralizzare cani o gatti randagi.

Raccontare episodi come quelli di Elena o dell’operaio piemontese significa riportare alla luce un Medioevo lontano dall’immagine stereotipata di un’epoca buia. La vita quotidiana era fatta di orti, pollai, fatiche contadine e rivalità tra vicini, dinamiche che non si sono mai del tutto estinte. Oggi le testimonianze storiche ci ricordano che la convivenza non è mai stata semplice, e che anche il più piccolo dettaglio – come una gallina che becca dove non dovrebbe – poteva cambiare il destino di intere famiglie.

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