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Il boom delle consegne a domicilio in Italia ha cambiato radicalmente le abitudini di consumo. Secondo i dati di Just Eat, Deliveroo e Uber Eats, dal 2020 a oggi gli ordini sono cresciuti costantemente: durante il lockdown si è registrato un aumento superiore al 70% rispetto al 2019, e già nel 2022 il mercato del food delivery in Italia aveva superato i 1,8 miliardi di euro di valore. Nel 2024 le stime hanno parlato di oltre 300 milioni di ordini complessivi, con una penetrazione sempre più diffusa anche nei centri medio-piccoli. Questa crescita ha portato benefici in termini di comodità, ma anche disagi, come dimostra una storia singolare diventata virale online.
Il vicino ordina con Just Eat ma usa l’indirizzo sbagliato
Una donna, residente in una nuova zona residenziale, ha raccontato in inglese (non è chiaro da quale nazione scriva) su Reddit la sua frustrazione: ogni volta che il suo vicino desidera una cena da asporto, utilizza il suo indirizzo. Il problema nasce dal fatto che la strada del vicino non compare ancora sulle mappe delle app di consegna, e lui risolve indicando l’abitazione accanto come punto di arrivo. A ricevere squilli continui al citofono, spesso a tarda notte, è quindi la donna che ha condiviso la vicenda.
Nella sua testimonianza scrive: “Abito in un complesso di nuove costruzioni e la strada dietro la mia non risulta su Just Eat. Così un vicino ordina a nome mio, specificando nelle note il proprio indirizzo. I fattorini, ovviamente, non leggono e consegnano tutto a casa mia. Sto pensando di vendicarmi e mangiare il suo cibo la prossima volta”. La situazione, che poteva sembrare una semplice svista, si è ripetuta talmente tante volte da diventare fonte di stress quotidiano.
I consigli degli utenti: dal cartello al rifiuto della consegna
Molti utenti di Reddit hanno suggerito soluzioni creative per fermare il comportamento scorretto. Alcuni hanno proposto di appendere un cartello chiaro sulla porta: “Non abbiamo ordinato. Questa consegna è per la strada dietro. Non suonate”. Un altro consiglio popolare è stato quello di rifiutare ogni ordine: “Se il driver non trova nessuno disposto a ritirare, il vicino resterà senza cibo e capirà che deve smettere”.
Qualcuno ha ironizzato: “Accetta e mangia la cena, visto che viene consegnata al tuo indirizzo. Se protestano, dì che non sai nulla”. Altri hanno puntato sul dialogo diretto: andare dal vicino e chiedere esplicitamente di smettere, sottolineando l’inconveniente che provoca. Più pragmatico, infine, chi ha suggerito una soluzione tecnica: “Aggiungi la strada mancante su Google Maps e OpenStreetMap. Ho risolto così in una situazione simile, e dopo poche settimane i corrieri non hanno più sbagliato indirizzo”.
Quando il delivery diventa un incubo domestico
Il fenomeno delle consegne a domicilio è associato al comfort e alla praticità, ma questa vicenda dimostra che può trasformarsi in un incubo se non gestito correttamente. Ricevere squilli notturni per ordini non propri significa perdere tranquillità e sonno. Inoltre, il continuo coinvolgimento di fattorini inconsapevoli rischia di creare incomprensioni e tensioni tra vicini.

Negli ultimi anni le aziende del settore hanno implementato strumenti di tracciamento e feedback più precisi, ma restano problematiche legate alle nuove costruzioni e alle strade non ancora registrate nei database. Proprio in questi casi diventa fondamentale che gli utenti aggiornino le mappe online, evitando scorciatoie che pesano su altri residenti.
Is there a way to stop a neighbour using my address for just eat?
byu/InsolventAttendant22 inAskUK
La donna, esasperata, ha scritto che non intende più farsi carico del problema. Sta valutando di “vendicarsi” lasciando i pacchetti al fattorino o addirittura tenendoli, pur di far capire al vicino l’assurdità della situazione. Una scelta che, seppur estrema, trova il sostegno di chi crede che la tolleranza abbia un limite. La discussione online ha acceso il dibattito su cosa significhi davvero il rispetto del vicinato e sull’importanza di soluzioni tecnologiche adeguate.
