Stasera in tv c'è un grande classico del cinema mondiale e western, ha ottenuto incassi da capogiro: ecco titolo e dove vederlo.
Tra i grandi classici del cinema western c’è un titolo che continua ad affascinare il pubblico a distanza di cinquant’anni. Si tratta di Lo straniero senza nome, film del 1973 diretto e interpretato da Clint Eastwood. L’opera è una delle prime prove dietro la macchina da presa dell’attore, che dopo il successo con Sergio Leone decise di dare una sua impronta personale al genere che lo aveva reso celebre. Il film non è soltanto un western tradizionale, ma un racconto che unisce atmosfere cupe, riflessioni morali e suggestioni quasi soprannaturali. Non a caso viene ricordato come un punto di svolta del cinema americano degli anni Settanta.
Stasera in tv, un grande classico del cinema western: famoso in tutto il mondo
Il film va in onda stasera, 19 settembre 2025, su Iris (canale 24 del digitale terrestre), intorno alle ore 21.14. La storia è ambientata nella cittadina mineraria di Lago, un piccolo centro situato in un paesaggio desertico della California. L’arrivo di un misterioso pistolero senza nome rompe l’apparente tranquillità del luogo. Appena giunto in città, l’uomo affronta tre banditi che lo avevano minacciato e li uccide senza esitazione.
Gli abitanti rimangono sconvolti dalla sua freddezza, ma vedono in lui l’unica possibilità di difesa contro una minaccia imminente. Tre pericolosi criminali stanno infatti tornando a Lago, e l’intera comunità teme le conseguenze del loro arrivo. Per questo motivo, i cittadini decidono di ingaggiare lo straniero, offrendogli in cambio qualunque cosa chieda. L’uomo accetta e inizia ad addestrare i cittadini. I suoi metodi però sono duri, brutali, e spesso umiliano la popolazione, che fatica ad accettare la sua autorità.

Con il passare del tempo emergono i segreti nascosti di Lago: in un drammatico flashback si scopre che gli abitanti avevano assistito, senza muovere un dito, all’omicidio dello sceriffo locale, picchiato a morte dai banditi. Il ritorno dei criminali porta così a galla non solo la paura, ma anche il senso di colpa collettivo. Lo straniero sembra conoscere la verità e agisce mosso da una missione che resta fino alla fine ambigua. La pellicola si chiude con una scena memorabile: l’uomo scompare all’orizzonte, lasciando irrisolto il mistero sulla sua vera identità.
Cast, riconoscimenti e curiosità
Accanto a Clint Eastwood, il film vanta un cast di ottimi interpreti: Verna Bloom, Marianna Hill, Mitch Ryan e Jack Ging. Le loro interpretazioni contribuiscono a dare corpo a una comunità debole, ipocrita e divisa, in netto contrasto con la figura solitaria e spietata del protagonista. Il film fu un grande successo commerciale. Negli Stati Uniti incassò circa 16 milioni di dollari, una cifra molto alta rispetto al budget contenuto. Grazie a questo risultato Eastwood consolidò la sua reputazione non solo come star internazionale, ma anche come regista capace di innovare un genere che sembrava avviato al declino.
Uno degli aspetti che hanno reso immortale Lo straniero senza nome è il mistero sull’identità del protagonista. Nel doppiaggio italiano si accenna all’ipotesi che sia il fratello dello sceriffo ucciso. Nella versione originale, invece, la questione rimane volutamente irrisolta, rafforzando l’alone leggendario che circonda il personaggio. Questa scelta narrativa ha contribuito a rendere il film oggetto di analisi e discussioni per decenni. Molti registi successivi hanno preso ispirazione da questa figura enigmatica, che si muove tra realtà e mito, lasciando nello spettatore più domande che risposte.
Un western che ha fatto scuola
A distanza di cinquant’anni, Lo straniero senza nome conserva intatta la sua forza visiva e narrativa. È un film che mostra il volto oscuro del West, mettendo in discussione i valori di coraggio e giustizia su cui il genere aveva costruito la sua leggenda. Clint Eastwood, con questo lavoro, ha inaugurato una nuova stagione del western, in cui l’eroe non è più un simbolo positivo, ma una figura ambigua, pronta a rivelare le contraddizioni di una società intera.
Stasera, rivedere questo classico in televisione significa fare un viaggio nel cuore del cinema americano degli anni Settanta. Un’opera che non smette di inquietare, affascinare e sorprendere, ricordandoci che la frontiera, più che un luogo geografico, è un terreno di conflitto morale e umano.
