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Ecco quattro borghi meravigliosi e pittoreschi da vedere in Lombardia per scoprire luoghi unici e ricchi di fascino.
La Lombardia non è solo Milano e grandi città: nascosti tra le colline dell’Oltrepò Pavese ci sono borghi medievali che sembrano rimasti sospesi nel tempo. Qui, tra castelli, tradizioni culinarie e panorami naturali incantevoli, si può vivere un viaggio lento, intimo e sorprendente. Oggi vi porto alla scoperta di quattro borghi tra i più belli d’Italia, perfetti per un itinerario che unisce storia, natura e grandi scoperte.
Golferenzo: il borgo dei gatti e dei vigneti
Piccolissimo, con appena 175 abitanti, Golferenzo è un gioiello silenzioso che conquista per la sua atmosfera raccolta. Le sue viuzze in pietra sono animate da una colonia di gatti che sembra quasi aver eletto il borgo a regno segreto. Passeggiare qui è come entrare in un quadro d’altri tempi, con balconi fioriti e scorci che guardano i vigneti. Da Golferenzo partono numerosi sentieri a piedi, ideali per chi ama il trekking tra le colline vitate, soprattutto in autunno, quando i filari si colorano di sfumature calde.

Fortunago: un paese senza tempo
A soli trenta minuti di distanza, Fortunago appare come un presepe abbarbicato su una collina. Qui il tempo sembra davvero essersi fermato: le vie sono quasi prive di auto, e si respira una calma rara. Salendo fino al parco del municipio, si arriva alla chiesa di San Giorgio, che domina il borgo con la sua sobria eleganza. Da quassù lo sguardo si perde tra colline e vigneti, regalando panorami che emozionano. Ma Fortunago non è solo bellezza: è anche gusto. Qui nascono i celebri malfatti di spinaci e ricotta, gnocchetti rustici e delicati che raccontano tutta la tradizione gastronomica del posto.
Zavattarello: il castello e il suo mistero
Più grande e animato dei borghi precedenti, Zavattarello è noto soprattutto per il Castello Dal Verme, che svetta maestoso su una collina boscosa. Costruito nel Medioevo e per secoli baluardo difensivo, è oggi visitabile e regala un tuffo nella storia. Ma il castello nasconde anche un lato oscuro: la leggenda racconta che lo spirito di Pietro Dal Verme, avvelenato dalla sua seconda moglie, vaghi ancora tra le stanze. Molti giurano di aver udito urla, visto porte aprirsi da sole o percepito presenze inquietanti. Questo alone di mistero ha persino attirato studiosi e ricercatori. Oggi, con una piccola cifra, si può entrare e partecipare a una visita guidata: un’occasione per scoprire non solo i segreti della fortezza, ma anche la sua affascinante architettura.
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Varzi: tra salame e storia medievale
Ultima tappa del viaggio è Varzi, borgo celebre per il suo salame DOP, considerato uno dei più buoni d’Italia. Passeggiando nel suo centro storico, tra case colorate e portici medievali, si respira un’atmosfera vivace e autentica. Qui si trova il castello dei Malaspina, un tempo residenza nobiliare, oggi custode della storia locale. Fermarsi a Varzi significa anche lasciarsi tentare da una merenda alla varzese nei piccoli locali del centro, magari accompagnata proprio dal famoso salume che ha reso il paese noto ben oltre i confini regionali.
Un itinerario tra borghi e segreti lombardi
Questo percorso tra Golferenzo, Fortunago, Zavattarello e Varzi è un invito a rallentare, a scoprire un volto diverso della Lombardia, lontano dai ritmi veloci della metropoli. Tra gatti che passeggiano liberi, leggende di castelli infestati, sapori autentici e paesaggi che sembrano disegnati, questi borghi custodiscono la magia delle cose semplici. È qui che il viaggiatore trova la vera essenza del turismo lento: un incontro con luoghi e storie che restano impressi nella memoria molto più di qualsiasi grande monumento.
