Verza, altro che bollita: la ricetta di Benedetta Parodi la rende irresistibile

Come preparare la verza secondo Benedetta Parodi: basta farla bollita, così è ancora più buona e saporita.

Gli involtini di verza sono uno di quei piatti che profumano di casa, di tradizione e di cucina semplice ma piena di gusto. Non a caso Benedetta Parodi li ha condivisi nelle sue storie su Instagram, mostrando una padella fumante in cui le foglie verdi della verza si intrecciano con il rosso vivo del sugo di pomodoro. Una ricetta che non passa mai di moda, perfetta per i pranzi in famiglia o per una cena che scalda il cuore.

Questa preparazione ha radici antiche: ogni regione italiana custodisce la propria variante, con ripieni diversi a seconda degli ingredienti tipici locali. Ciò che non cambia è l’incontro tra la delicatezza della verza e la ricchezza del condimento. Il risultato è un piatto equilibrato, leggero ma sostanzioso, che porta in tavola tutto il calore della cucina casalinga. Prima di passare ai passaggi, vediamo cosa serve per realizzarli.

Ingredienti:

  • 1 verza (foglie grandi e integre)
  • 300 g di carne macinata (manzo o mista)
  • 1 uovo
  • 3 cucchiai di pangrattato
  • 3 cucchiai di Parmigiano grattugiato
  • 1 spicchio d’aglio
  • 1 rametto di rosmarino fresco
  • 700 ml di passata di pomodoro
  • Olio extravergine d’oliva
  • Sale e pepe

Verza, l'idea geniale di Benedetta Parodi: altro che bollita, così è irresistibile

Il segreto della buona riuscita è partire dalla verza. Le foglie devono essere grandi e integre, così da poter avvolgere il ripieno senza rompersi. Dopo averle staccate con cura, vanno sbollentate per pochi minuti in acqua salata: basta il tempo necessario per ammorbidirle e renderle maneggevoli. Una volta scolate, è importante lasciarle raffreddare, perché dovranno accogliere il ripieno e chiudersi come piccoli pacchetti.

verza
La verza di Benedetta Parodi, fonte: Instagram

Il cuore degli involtini è il composto di carne. Qui si gioca sull’equilibrio degli ingredienti: la carne macinata, che può essere di manzo o mista, viene arricchita con un uovo che lega il tutto, pangrattato per dare consistenza e Parmigiano per donare sapidità e un tocco di cremosità. Sale e pepe completano il ripieno, che va lavorato con le mani fino a ottenere una consistenza uniforme e compatta.

A questo punto inizia la parte più creativa. Si prende una foglia di verza, si adagia al centro un cucchiaio abbondante di impasto e si arrotola richiudendo i lati, proprio come si farebbe con un pacchetto regalo. L’importante è che il ripieno resti ben sigillato all’interno. Non serve aggiungere spago o stuzzicadenti se le foglie sono state sbollentate al punto giusto, perché rimangono abbastanza flessibili da trattenere la farcitura.

La preparazione del sugo

Il sugo, protagonista insieme alla verza, richiede pochi passaggi ma dona al piatto un sapore avvolgente. In una padella capiente si scalda un filo d’olio con uno spicchio d’aglio, che va lasciato rosolare leggermente per insaporire. Poi si aggiunge la passata di pomodoro e un rametto di rosmarino fresco, che sprigiona un profumo irresistibile. Il sugo deve sobbollire dolcemente, insaporendosi poco a poco.

È qui che entrano in scena gli involtini. Vanno adagiati direttamente nel sugo, disposti uno accanto all’altro. Una volta coperta la padella con un coperchio, la cottura procede lenta e paziente, circa mezz’ora a fuoco dolce. Durante questo tempo, il pomodoro si restringe e si lega con le foglie di verza, mentre il ripieno cuoce mantenendosi morbido. Il risultato è una sinfonia di sapori che si armonizzano: l’acidità del pomodoro, l’aroma del rosmarino e la dolcezza naturale della verza.

Portarli in tavola è un piacere per gli occhi prima ancora che per il palato. Gli involtini vanno serviti caldi, nappati con abbondante sugo e decorati, se si vuole, con un ciuffetto di rosmarino fresco. Possono essere gustati come secondo piatto, accompagnati da un purè di patate o da una semplice fetta di pane casereccio per fare la scarpetta. Sono perfetti anche come piatto unico, perché uniscono verdura, carne e sugo in una combinazione completa.

Varianti saporite

Non bisogna dimenticare che questa ricetta si presta a numerose varianti. Chi preferisce una versione più leggera può sostituire la carne con un ripieno vegetariano a base di riso, legumi o patate. Anche il sugo può cambiare veste: al posto del pomodoro si può optare per un fondo bianco con olio, aglio e un po’ di vino bianco. Ogni reinterpretazione mantiene intatto lo spirito del piatto, che resta sempre genuino e accogliente. Se amate la verza, potete anche farla in padella.

Gli involtini di verza al sugo non sono solo una ricetta: rappresentano un rito conviviale, un gesto d’amore da portare in tavola. Benedetta Parodi li ha mostrati con la sua consueta semplicità, ricordando a tutti che non serve complicarsi la vita per cucinare qualcosa di buono. Basta qualche foglia di verza, un po’ di fantasia e la voglia di condividere.

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