Elisa Isoardi conquista i social con la pasta siciliana al forno: ecco come prepararla a casa.
Elisa Isoardi non smette mai di sorprendere i suoi fan. Questa volta non per un nuovo progetto televisivo, ma per un piatto che racconta il cuore della Sicilia: una pasta al forno dorata, ricca e compatta, che ha subito catturato l’attenzione dei social. Nella sua storia Instagram ha mostrato un trionfo di maccheroncini che si fondono con erbe aromatiche e una crosta croccante, simbolo della tradizione isolana.
Un piatto che non è solo cibo, ma memoria, convivialità e famiglia. In Sicilia la pasta al forno non è mai un pasto qualunque: è la portata delle feste, delle domeniche in famiglia e delle grandi tavolate. Ogni provincia la prepara con varianti diverse, ma l’anima resta la stessa, quella di un timballo generoso, ricco di ingredienti e profumi.
Chi conosce bene la tradizione sa che questo piatto prende spesso il nome di pasta ‘ncasciata o timballo siciliano. Reso celebre anche da “Il Commissario Montalbano”, è uno dei simboli della cucina regionale, capace di conquistare chiunque con il suo equilibrio di sapori. Non sorprende quindi che anche Elisa Isoardi, da sempre attenta al buon cibo e legata alla cultura italiana, abbia deciso di celebrarlo sui social.
Elisa Isoardi innamorata della pasta al forno siciliana: come farla a casa
La particolarità di questa pasta è la sua duplice anima: morbida e avvolgente all’interno, condita da ingredienti sostanziosi, e allo stesso tempo croccante e dorata all’esterno, grazie alla cottura in forno e all’uso del pangrattato o del formaggio. È un piatto che sa di domenica mattina, quando nelle cucine siciliane si inizia a preparare con calma quello che sarà il pranzo più atteso della settimana.
Gli ingredienti possono variare. Alcuni preferiscono arricchirla con melanzane fritte, altri con uova sode, salame o polpettine. Ma la base rimane una pasta corta, spesso i maccheroncini rigati o i sedanini, che raccolgono bene il sugo e i condimenti. Per chi volesse provare a replicare a casa il piatto che ha conquistato Elisa Isoardi, ecco una versione tradizionale, perfetta per portare in tavola un pezzo di Sicilia.
Ingredienti:
- 500 g di maccheroncini o sedanini rigati
- 500 g di passata di pomodoro
- 200 g di carne macinata mista (manzo e maiale)
- 1 cipolla
- 1 spicchio d’aglio
- 1 melanzana grande
- 200 g di provola o caciocavallo
- 100 g di salame a cubetti
- 3 uova sode
- 50 g di pecorino grattugiato
- Pangrattato q.b.
- Olio extravergine d’oliva
- Sale e pepe

Il procedimento passo dopo passo
Il segreto di una buona pasta ‘ncasciata è la cura nei passaggi. Si parte dal sugo: in una padella capiente si fa soffriggere la cipolla tritata con un filo d’olio, si aggiunge l’aglio e poi la carne macinata, lasciandola rosolare per bene. Una volta ben dorata, si unisce la passata di pomodoro, sale, pepe e si lascia cuocere a fuoco lento per circa 40 minuti, così che il sugo diventi corposo e profumato. Nel frattempo si taglia la melanzana a dadini, la si frigge in abbondante olio caldo e si lascia scolare su carta assorbente. Le uova sode vanno affettate, la provola tagliata a cubetti e il salame pronto a insaporire il tutto.
La pasta va cotta al dente, scolata e condita con una parte del sugo. Poi arriva la magia dell’assemblaggio: in una teglia unta con olio si sparge del pangrattato sul fondo, si stende uno strato di pasta e sopra si aggiungono melanzane, salame, provola, uova sode e pecorino. Si copre con altra pasta, altro sugo e ancora formaggio. L’ultimo strato deve essere ricco di condimento e generoso di pecorino e pangrattato, per garantire quella crosticina irresistibile.
La teglia va in forno preriscaldato a 180 gradi per circa 30 minuti, finché in superficie non si forma una doratura croccante e invitante. Una volta pronta, la pasta non va servita subito: è meglio lasciarla riposare qualche minuto, così da compattarsi e mantenere la forma perfetta al taglio. Questa pasta non è pensata per essere gustata da soli. È un piatto conviviale, che nasce per essere portato al centro della tavola e servito a più commensali. Una ricetta che parla di famiglia, di tradizione e di amore per le cose semplici ma ricche di significato.
Non è un caso che Elisa Isoardi abbia scelto di condividere proprio questo piatto. Per lei, da sempre legata alle tradizioni culinarie italiane e attenta al valore della tavola come momento di unione, rappresenta un simbolo. Una scelta che non passa inosservata, perché racconta molto più di un pranzo: racconta l’identità di un’isola intera, la Sicilia, che con la sua cucina continua a conquistare anche chi non ci è nato.
