Residente a San Marino mostra la busta paga di un parlamentare del suo paese: quanto guadagna

La società italiana ha vissuto profonde trasformazioni negli ultimi decenni, ma una convinzione popolare rimane ben radicata: i parlamentari lavorerebbero poco e guadagnerebbero troppo. Non a caso, il tema degli stipendi della politica torna ciclicamente nel dibattito pubblico, alimentato da polemiche e confronti. Negli anni recenti, persino il taglio del numero dei parlamentari italiani non ha portato il risparmio sperato, confermando quanto il costo complessivo per lo Stato a fine anno sia, in realtà, marginale. Ma cosa accade in uno dei microstati che vivono all’interno dei confini italiani? Un residente di San Marino, il creatore di contenuti Jacopo Semprini, ha mostrato su TikTok la busta paga di un consigliere della Repubblica, rivelando cifre che hanno sorpreso migliaia di utenti.

Il Gran Consiglio Generale e il ruolo dei consiglieri

Per comprendere meglio il tema, occorre chiarire un equivoco diffuso. A San Marino non esiste un Parlamento come in Italia, bensì il Gran Consiglio Generale, un’istituzione che rappresenta il cuore della vita politica della Repubblica. I suoi membri si chiamano consiglieri e non “parlamentari”. Questo organismo ha il compito di esercitare il potere legislativo, approvare il bilancio dello Stato ed eleggere i Capi di Stato, i celebri Capitani Reggenti che rimangono in carica per sei mesi.

Il Consiglio viene convocato circa una volta al mese, ma le sedute non durano poche ore: i lavori proseguono per quattro o cinque giorni consecutivi. A differenza dell’Italia, dove i deputati e i senatori percepiscono stipendi fissi elevati, a San Marino i consiglieri ricevono un compenso che prende il nome di gettone di presenza. Ed è proprio su questo dettaglio che la testimonianza di Jacopo Semprini ha acceso la curiosità.

Quanto guadagna un consigliere sammarinese

Il sistema dei compensi varia in base alla condizione lavorativa dei consiglieri. Un dipendente pubblico o un pensionato riceve 33,57 euro per ogni seduta diurna. Un lavoratore del settore privato, invece, percepisce quasi il triplo: 103,29 euro. La differenza si giustifica con la diversa disponibilità di tempo e con le tutele che ogni categoria già possiede. La particolarità emerge quando le sedute si tengono di sera o di notte: in questi casi, il gettone per i dipendenti pubblici sale anch’esso a 103,29 euro, mentre per i privati resta invariato.

La cifra complessiva mensile, dunque, non si avvicina affatto agli stipendi che in Italia vengono associati alla politica. Un esempio concreto arriva dalla busta paga di un consigliere dipendente pubblico relativa al mese di luglio: il netto da pagare ammontava a 509 euro. Un importo che smentisce clamorosamente l’idea che i rappresentanti sammarinesi vivano di politica.

La busta paga di un parlamentare (meglio dire consigliere) di San Marino: 509€
La busta paga di un parlamentare (meglio dire consigliere) di San Marino: 509€

La trasparenza delle buste paga e la reazione dei cittadini

Tutte le buste paga dei consiglieri possono essere consultate pubblicamente sul sito ufficiale consigliograndeegenerale.sm. Semprini ha semplicemente scaricato il documento e lo ha condiviso, spiegando nel dettaglio le voci di spesa, dal lordo alle ritenute fiscali fino al netto finale.

Sui social non sono mancati i confronti con la realtà italiana. Alcuni utenti hanno sottolineato che la differenza di dimensioni tra i due Paesi rende i paragoni poco significativi: San Marino conta circa 34.000 residenti, mentre l’Italia ne ha quasi 59 milioni. Le responsabilità, i carichi di lavoro e le aspettative nei confronti dei rappresentanti non possono essere identici. Tuttavia, l’esempio della Repubblica del Titano ha aperto una riflessione su come la politica possa funzionare senza trasformarsi in una professione esclusiva.

Politica come servizio e non come mestiere

La testimonianza proveniente da San Marino mette in luce un modello diverso da quello italiano: la politica non è la principale fonte di reddito, ma un’attività che accompagna la vita professionale di ciascun consigliere. Quasi tutti continuano a lavorare nel loro settore, che sia pubblico o privato, e partecipano alle sedute come servizio reso alla comunità. Questo approccio ridimensiona le accuse di privilegi e di distacco dalla realtà quotidiana, alimentando invece l’idea di una rappresentanza più vicina ai cittadini.

Il caso della busta paga resa pubblica ha dunque fatto discutere non solo per le cifre, ma anche per il significato culturale che porta con sé. In un periodo in cui la disaffezione politica cresce e la sfiducia verso i rappresentanti si diffonde, il modello sammarinese può diventare uno spunto di riflessione anche per i cittadini italiani, sempre più critici verso il divario tra i propri stipendi e quelli dei rappresentanti eletti. Di recente, Semprini aveva parlato delle differenze tra la patente sammarinese e quella italiana.

@semprinijacopo Le cifre indicate sono lorde comunque #stipendio #parlamentari #sanmarino ♬ suono originale - Jacopo Semprini

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