Perché nei film e cartoni animati i poliziotti mangiano sempre ciambelle? La risposta è molto interessante

Chiunque abbia guardato I Simpson ricorda il commissario Winchester con la sua cadenza napoletana e l’immancabile ciambella in mano. Lo stesso accade in molti film e cartoni animati statunitensi, dove i poliziotti vengono spesso raffigurati con un vassoio di donuts glassati. Ma perché questa associazione è diventata così radicata nell’immaginario collettivo? Il content creator americano Treehouse Detective ha dedicato un video alla questione, spiegando che la risposta non è affatto banale e affonda le radici nella storia sociale degli Stati Uniti del Novecento.

Dalla cultura pop alla realtà storica

L’idea che i poliziotti americani mangino ciambelle non è nata per caso. Negli anni ’50, i turni di notte erano particolarmente difficili: le città si svuotavano, i negozi di quartiere chiudevano nel primo pomeriggio e non esistevano ancora i famosi convenience store aperti 24 ore su 24 come 7 Eleven. Per gli agenti in servizio, trovare un luogo dove bere un caffè caldo, mangiare qualcosa e compilare moduli era una vera impresa. Questa necessità pratica ha preparato il terreno alla diffusione del legame tra donuts e polizia, che in seguito sarebbe esploso nella cultura popolare.

Il ruolo degli immigrati cambogiani e vietnamiti

La svolta arrivò con l’immigrazione dal Sud-Est asiatico. Negli anni ’60 e ’70, dopo la guerra in Vietnam, migliaia di persone provenienti da Cambogia e Vietnam si stabilirono negli Stati Uniti per fuggire dall'instabilità politica delle loro nazioni. Molti decisero di aprire negozi di ciambelle. Preparare donuts non richiedeva grandi investimenti, i margini erano interessanti e il prodotto era già molto popolare tra gli americani. A differenza dei commercianti locali, questi nuovi imprenditori adottarono orari più lunghi, restando aperti 24 ore su 24, 7 giorni su 7. Per i poliziotti che lavoravano nelle ore più difficili, quei negozi divennero un rifugio perfetto, un punto di ristoro sempre disponibile.

Lo stereotipo secondo cui i poliziotti mangiano ciambelle affonda le sue radici nell'America degli anni '60 e '70, quando gli immigrati cambogiani e vietnamiti aprirono i donut shop, aperti 24 ore su 24, uno dei pochi posti dove i cops potevano mangiare o bere nei turni notturni.
Lo stereotipo secondo cui i poliziotti mangiano ciambelle affonda le sue radici nell'America degli anni '60 e '70, quando gli immigrati cambogiani e vietnamiti aprirono i donut shop, aperti 24 ore su 24, uno dei pochi posti dove i cops potevano mangiare o bere nei turni notturni.

Dagli anni ’80 all’esplosione culturale dei donuts

Negli anni ’80 i donut shop si moltiplicarono, in particolare in California, dove la percentuale di negozi gestiti da immigrati cambogiani crebbe enormemente. La scena del poliziotto che comprava un vassoio di ciambelle e lo mangiava in auto si consolidò non solo nella realtà quotidiana, ma anche nell’immaginario collettivo. Comici, sceneggiatori televisivi e registi iniziarono a sfruttare questa immagine, trasformandola in una sorta di marchio narrativo. Da allora, i donuts sono diventati quasi un accessorio indispensabile per rappresentare i poliziotti in serie tv e cartoni animati.

L’associazione tra poliziotti e ciambelle oggi

Con il passare dei decenni, le abitudini alimentari degli agenti sono cambiate. La diffusione di catene di fast food, bar e negozi aperti 24 ore ha offerto alternative più varie rispetto al classico donut shop. Tuttavia, l’impatto culturale del binomio polizia e ciambelle è rimasto indelebile. Ancora oggi, nonostante la realtà sia diversa, gli spettatori continuano a sorridere quando vedono un poliziotto con una ciambella in mano, perché quell’immagine fa parte del patrimonio narrativo collettivo costruito nel secolo scorso.

Un simbolo che resiste al tempo

La storia dimostra come un’abitudine nata da esigenze pratiche si sia trasformata in un simbolo universale. I negozi gestiti dagli immigrati cambogiani e vietnamiti, aperti anche di notte, hanno permesso agli agenti di polizia di trovare conforto durante i turni più duri. Col tempo, quell’immagine ha superato i confini della vita reale ed è entrata nel linguaggio cinematografico e televisivo, fino a diventare una icona culturale. Anche se i poliziotti moderni non mangiano ciambelle tutti i giorni, il legame rimane vivo nei cartoni animati, nei film e nella memoria collettiva degli spettatori di tutto il mondo.

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