Rocco e i suoi fratelli torna virale su RaiPlay: il capolavoro di Visconti conquista ancora.
“Rocco e i suoi fratelli” non è solo un film, ma un pezzo di storia del cinema italiano. Diretto da Luchino Visconti nel 1960, è tornato a far parlare di sé grazie a RaiPlay, dove figura tra i titoli più visti e apprezzati. Un ritorno che conferma la sua potenza narrativa e il suo valore universale, capace di emozionare nuove generazioni di spettatori.
Dopo 65 anni torna in voga su RaiPlay: il capolavoro di Luchino Visconti con Claudia Cardinale
La storia è quella della famiglia Parondi, emigrata dalla Lucania a Milano dopo la morte del padre. Rosaria, la madre, porta con sé i suoi cinque figli, Vincenzo, Simone, Rocco, Ciro e Luca, sperando in un futuro migliore. La città del boom economico, però, non offre un’accoglienza facile. La vita dei Parondi si intreccia con difficoltà, sacrifici e drammi che mettono alla prova il legame familiare. Il personaggio di Simone, interpretato da Renato Salvatori, sogna di emergere nel pugilato. Il suo carattere fragile e violento lo porta a vivere una relazione ossessiva con Nadia, una prostituta dal cuore ribelle.
Quando la gelosia prende il sopravvento, la sua storia diventa una spirale di autodistruzione che segnerà per sempre i destini di tutti. Rocco, invece, impersonato da Alain Delon, prova a salvare la famiglia sacrificando se stesso. Anche lui entra nel mondo della boxe, ma sempre con l’intento di proteggere gli altri, soprattutto il fratello caduto nella disperazione. Il climax arriva con la violenza subita da Nadia, che culmina nel suo tragico assassinio per mano di Simone. La famiglia ne esce distrutta e il giovane Ciro, il più razionale, prende coscienza della necessità di guardare avanti, verso un futuro diverso. Il film mette al centro la lotta di una famiglia del Sud nel tentativo di integrarsi al Nord.

Le difficoltà economiche, le tensioni sociali e le differenze culturali si riflettono nei conflitti tra i fratelli. Visconti racconta non solo una vicenda privata, ma un’intera pagina di storia italiana. La migrazione interna, la ricerca di dignità, i contrasti tra tradizione e modernità diventano protagonisti quanto i personaggi stessi. Il rapporto tra i fratelli rappresenta le diverse strade possibili: chi sceglie la responsabilità, chi si lascia travolgere dalle passioni, chi cerca il riscatto attraverso il lavoro e l’impegno. È una riflessione che resta attuale anche oggi, in un’Italia che continua a interrogarsi su identità, radici e cambiamenti sociali.
Un cast indimenticabile
“Rocco e i suoi fratelli” vanta un cast di altissimo livello. Alain Delon, con il suo sguardo malinconico e la sua interpretazione intensa, conquistò la scena internazionale. Renato Salvatori, con la sua energia drammatica, diede vita a un personaggio complesso e fragile. Annie Girardot fu una Nadia memorabile, capace di unire sensualità e vulnerabilità. Katina Paxinou interpretò la madre Rosaria con forza e drammaticità, simbolo di una generazione di donne che reggeva sulle spalle il peso della famiglia. Accanto a loro anche Claudia Cardinale, che iniziava allora la sua straordinaria carriera.
Un’eredità senza tempo
Il successo su RaiPlay dimostra che “Rocco e i suoi fratelli” non è un film solo da cinefili. È una storia universale che parla di amore, sacrificio, conflitto e speranza. Ogni nuova visione porta con sé emozioni diverse e riflessioni attuali. È la prova che il cinema può superare il tempo e continuare a unire generazioni diverse. Purtroppo, la scomparsa recente di Claudia Cardinale, ricordata anche da un noto attore Rai, ha contribuito alla risalita del film tra i più visti della piattaforma.
Merita di essere visto, nonostante siano passati oltre 60 anni dalla sua uscita. Guardare oggi “Rocco e i suoi fratelli” significa scoprire non solo una grande storia familiare, ma anche uno spaccato d’Italia che ha ancora molto da dire. Un film che resiste ai decenni e che, grazie a piattaforme come RaiPlay, torna a essere protagonista, ricordando a tutti il potere immortale del grande cinema.
