Il film con Cristiana Capotondi che devi recuperare: ha incantato milioni di italiani

Su RaiPlay è disponibile un film unico con Cristiana Capotondi: devi recuperarlo assolutamente.

“Margherita delle stelle” è un film per la televisione che merita di essere riscoperto. Diretto da Giulio Base e uscito nel 2024, è ispirato alla vita di una delle più grandi menti scientifiche italiane, l’astrofisica Margherita Hack. La pellicola prende spunto dal libro autobiografico Nove vite come i gatti e porta sul piccolo schermo non solo il percorso professionale della scienziata, ma anche la sua dimensione più intima e personale.

Il volto di Hack è affidato a Cristiana Capotondi, che regala un’interpretazione intensa e misurata. Accanto a lei, due attori di grande esperienza come Cesare Bocci e Sandra Ceccarelli interpretano i genitori della protagonista. La scelta del cast risulta particolarmente riuscita perché permette al film di restituire tutta l’umanità e la forza della storia. L'attrice, inoltre, sarà nella nuova fiction Rai, La ricetta della felicità, stasera 25 settembre 2025. su Rai 1.

Il film da recuperare con Cristiana Capotondi: l'incredibile storia di Margherita Hack

La storia si concentra soprattutto sugli anni della formazione e sul carattere anticonformista della giovane Margherita. Cresciuta a Firenze in una famiglia che non si è mai piegata alle convenzioni, la futura astrofisica riceve dai genitori valori come la libertà, la curiosità e la giustizia. La narrazione mostra il contesto del ventennio fascista, sottolineando come Hack abbia sempre rifiutato qualsiasi compromesso con il regime. Questo aspetto diventa centrale per capire la sua personalità e la coerenza che l’ha accompagnata in tutta la vita.

Un altro punto fondamentale del racconto riguarda la relazione con Aldo, il compagno di una vita. Non una storia d’amore tradizionale, ma un legame fuori dagli schemi che si è basato sul rispetto reciproco e sulla complicità quotidiana. La loro unione diventa esempio di un modo diverso di vivere la coppia, lontano dalle regole sociali imposte. Il film non manca di mettere in evidenza anche il successo professionale di Hack. La vediamo emergere in un mondo scientifico dominato dagli uomini, fino a diventare la prima donna a dirigere l’Osservatorio Astronomico di Trieste.

La sua determinazione e il suo talento aprono la strada a nuove generazioni di studiose, rendendola un simbolo di emancipazione e coraggio. Dal punto di vista stilistico, la regia di Giulio Base sceglie una narrazione lineare e di facile accesso. Lo spettatore viene accompagnato senza scosse in un racconto che predilige la chiarezza e la divulgazione, più che la ricerca di soluzioni visive ardite. Questa scelta ha diviso la critica, ma ha avuto il pregio di avvicinare il grande pubblico a una figura importante, senza renderla distante o inaccessibile.

Il debutto in televisione: ha conquistato milioni di telespettatori

Il debutto televisivo, avvenuto in prima serata su Rai 1 il 5 marzo 2024, è stato un successo di pubblico. Con oltre 4 milioni di telespettatori e più del 23% di share, “Margherita delle stelle” ha confermato l’interesse che il pubblico italiano nutre nei confronti delle biografie di grandi personalità. Si tratta, insomma, di un tributo sincero e importante. Racconta Margherita Hack non come un’icona irraggiungibile, ma come una donna che ha saputo restare se stessa in ogni circostanza. La sua passione per le stelle e per la scienza diventa metafora di una vita vissuta con autenticità.

cristiana capotondi scena film
Cristiana Capotondi in una scena del film disponibile su RaiPlay

“Margherita delle stelle” assume un valore che va oltre il semplice racconto biografico. È un film che parla di emancipazione femminile, di lotta per i propri ideali e di rifiuto dei compromessi. In un’epoca in cui spesso la scienza resta confinata a un linguaggio tecnico, la scelta di portare la vita di Hack in prima serata sulla tv pubblica rappresenta un segnale forte. La pellicola ha ottenuto anche una candidatura a un premio nazionale, confermando come il progetto abbia avuto risonanza sia tra il pubblico che nella critica. Il riconoscimento più importante resta quello di aver riportato al centro dell’attenzione una figura che continua a ispirare.

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