Italiani visitano un supermercato della Mongolia: pieno di prodotti strambi

Quando una coppia italiana entra in un supermercato della Mongolia, il risultato è un mix di stupore e divertimento. Stefania Ferrero, che insieme al marito gestisce il profilo Instagram born2travel.it, ha documentato la sua esperienza in un video che ha rapidamente catturato l’attenzione. Un format che funziona sempre sui social: visitare i supermercati di paesi lontani, osservare cosa offrono gli scaffali e raccontarlo con un occhio ironico. In un contesto così distante dall’Italia, sia per geografia che per cultura, le sorprese non mancano, e molte di queste strappano inevitabilmente un sorriso.

Carrelli doppi e buste “a sentimento”

La prima cosa che colpisce Stefania è la praticità dei carrelli. A differenza di quelli italiani, qui possono ospitare due bambini contemporaneamente, un dettaglio che racconta un approccio diverso alla spesa in famiglia. Subito dopo lo sguardo cade su scaffali pieni di buste regalo composte “a sentimento”. All’interno si trovano prodotti eterogenei: succhi di frutta, barrette al cioccolato, patate in busta, bevande zuccherate e perfino matite colorate. L’impressione è quella di pacchetti pensati per bambini, con una combinazione di cibo e piccoli oggetti che vanno dritti ai loro interessi. Più controversa, invece, la presenza di yogurt lasciati da giorni e giorni a temperatura ambiente, lasciando dubbi sulla conservazione.

Bevande insolite e gelati fuori dagli schemi

Passando al reparto bevande, l’attenzione si concentra su una bottiglia da mezzo litro contenente succo di uvetta secca. Stefania lo definisce “disgustoso” senza esitazioni, e la curiosità di assaggiare un qualcosa che in Italia è introvabile non basta a convincerla. Nei freezer, invece, regna il caos creativo: decine di gelati diversi sono stipati senza alcun ordine apparente. Tra loro spicca un’inaspettata Viennetta a stecco, una vera rarità che fa sorridere e sorprende i follower.

Dalle praline “frutti di mare” al succo di carote con dispenser

Tra i prodotti più strambi compare un enorme contenitore in plastica di succo di carote con tanto di fontanina integrata, come se fosse una bibita da party. Sul fronte dolci, non manca l’imitazione italiana: i cioccolatini simili ai Ferrero Rocher si chiamano Fortunna (sic). Ma a divertire ancora di più sono le praline al cioccolato chiamate “frutti di mare”. L’accostamento tra il nome e il gusto dolce lascia interdetti e fa inevitabilmente sorridere chiunque guardi il video.

Il succo di uvetta secca e quello di carota con dispenser sono due delle più grandi stranezze trovate nel supermercato della Mongolia.
Il succo di uvetta secca e quello di carota con dispenser sono due delle più grandi stranezze trovate nel supermercato della Mongolia.

Snack curiosi, vodka e Nutella a peso d’oro

Non mancano gli snack curiosi: striscioline di formaggio confezionate come se fossero chips e salsicce intere da consumare anche a colazione. La frutta sciroppata domina interi scaffali, con barattoli che raccolgono i frutti più diffusi in Asia. Non sorprende la presenza della vodka russa, onnipresente in molte aree dell’Eurasia, mentre più singolare è il barattolo di Nutella da 500 grammi venduto al prezzo di circa 9 euro. Esistono però alternative locali più economiche, spesso miscelate con crema bianca, che offrono una versione più accessibile del famoso brand.

Dettagli che fanno sorridere i viaggiatori

L’elenco delle stranezze si chiude con una busta di plastica contenente due soli limoni, confezioni di pasta da 400 grammi invece delle classiche da 500 e dei dolcetti a forma di piccoli funghi, tanto buffi da sembrare usciti da una fiaba. Sono dettagli che fanno parte del quotidiano in Mongolia, ma che agli occhi di chi arriva dall’Italia diventano motivo di sorpresa e di racconto.

 

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Un post condiviso da Stefania Ferrero (@born2travel.it)

L’esperienza di Stefania Ferrero e del profilo born2travel.it mostra quanto i supermercati siano veri specchi delle culture. In Mongolia, tra packaging insoliti, sapori discutibili e prezzi sorprendenti, anche fare la spesa diventa un viaggio. E forse è proprio questo contrasto, tra abitudini familiari e scoperte bizzarre, che rende il video irresistibile per chi lo guarda dall’Italia. Gli stessi content creator avevano visitato un supermercato canadese, altrettanto ricco di stranezze.

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