Candidato ai David di Donatello: insuperabile Sergio Castellitto su RaiPlay

La stella che non c’è: il film drammatico di Gianni Amelio su RaiPlay, insuperabile Sergio Castellitto in questo ruolo.

“La stella che non c’è” è un film del 2006 diretto da Gianni Amelio e disponibile su RaiPlay. La pellicola, interpretata da Sergio Castellitto, è liberamente ispirata al libro “La dismissione” di Ermanno Rea. La sua forza sta nel raccontare un viaggio che non è solo geografico, ma anche interiore, mettendo in luce le contraddizioni della globalizzazione e la solitudine di chi si trova costretto a inseguire un cambiamento che spesso non ha scelto.

Girato tra l’Italia e la Cina, il film si muove su due piani: da un lato la chiusura delle grandi industrie italiane, dall’altro la crescita frenetica del colosso asiatico, pronto ad assorbire ciò che resta di un mondo che non esiste più. In mezzo, un uomo semplice e ostinato che cerca di dare un senso al suo lavoro e, forse, alla sua stessa vita.

Sergio Castellitto unico su RaiPlay: il film candidato ai David di Donatello ora in streaming

Il protagonista è Vincenzo Buonavolontà, interpretato da Sergio Castellitto. È un tecnico che lavora in un’acciaieria italiana ormai destinata a chiudere. La fabbrica viene venduta a una delegazione cinese che acquista l’altoforno, simbolo di un’industria che si spegne in patria per riaccendersi altrove.

Vincenzo, però, scopre un difetto nascosto nell’impianto. Un particolare tecnico che, se trascurato, potrebbe provocare un grave incidente. La sua coscienza professionale e morale non gli permette di far finta di nulla. Decide allora di occuparsi personalmente della riparazione. Ma i tempi sono stretti: i compratori sono già ripartiti con il macchinario e l’unico modo per rimediare è raggiungerli.

Parte così per Shanghai con il pezzo mancante, dando il via a un’avventura che lo porterà in un Paese lontano e complicato. Lì, però, nulla va come previsto. L’altoforno è stato rivenduto, la società di intermediazione non collabora e il mondo che lo circonda è incomprensibile, sia per la lingua sia per le abitudini.

Il suo percorso incrocia quello di Liu Hua, una giovane traduttrice che diventa la sua guida improvvisata. Insieme intraprendono un lungo viaggio fatto di treni, città industriali e villaggi sperduti. Alla ricerca di un macchinario che sembra sfuggire di continuo, i due finiscono per scoprire molto di più su se stessi e sul valore dei legami umani.

Un film tra lavoro e introspezione

La stella che non c’è” non è solo un film sul lavoro o sulla delocalizzazione. È soprattutto una riflessione sull’identità, sulle radici e sulla difficoltà di accettare che il mondo intorno a noi cambi troppo in fretta. Vincenzo rappresenta l’uomo comune, onesto, legato al senso del dovere e al rispetto per la propria professione. La sua ostinazione a voler consegnare quel pezzo diventa simbolo della sua necessità di sentirsi ancora utile in un contesto che sembra averlo già escluso.

raiplay sergio castellitto
Sergio Castellitto in una scena del film su RaiPlay

La Cina, vista con gli occhi del protagonista, appare lontana e inafferrabile. Non è solo un Paese sconosciuto, ma un mondo che procede con una velocità che lascia indietro chi non riesce ad adattarsi. Attraverso le differenze culturali e linguistiche, il film racconta la difficoltà del dialogo, ma anche la possibilità di trovare punti di contatto universali.

Il cuore pulsante del film è senza dubbio l’interpretazione di Sergio Castellitto. L’attore veste i panni di Vincenzo con misura, evitando eccessi e mantenendo sempre un tono realistico. Ogni gesto, ogni sguardo è calibrato. La sua recitazione minimalista riflette la malinconia e la dignità di un uomo solo, che non rinuncia a portare avanti ciò in cui crede.

Vincenzo non è un eroe classico, ma un uomo comune che si ritrova in una missione più grande di lui. Ed è proprio questo a renderlo un personaggio credibile e vicino al pubblico. Attraverso la sua solitudine e la sua caparbietà, lo spettatore riconosce la fatica quotidiana di chi cerca un senso in un mondo in continua trasformazione.

Perché vederlo su RaiPlay

Oggi che è disponibile su RaiPlay, questo film merita di essere riscoperto. Non solo per l’interpretazione intensa di Castellitto e la regia attenta di Amelio, ma anche per i temi che affronta. Il rapporto tra lavoro e dignità, la globalizzazione, le distanze culturali e la possibilità di creare legami autentici sono argomenti che restano vivi anche dopo quasi vent’anni.

Guardare “La stella che non c’è” significa accompagnare Vincenzo in un viaggio difficile ma necessario, dove il pezzo mancante dell’altoforno diventa il simbolo di ciò che manca nella vita di ognuno: un senso di appartenenza, un dialogo sincero, una possibilità di futuro.

Lascia un commento