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La ricerca di un addome piatto e definito è uno degli obiettivi più diffusi tra chi frequenta la palestra, pratica attività fisica regolare e in generale vuole essere oggetto di attenzioni. Tuttavia, il personal trainer e divulgatore fitness spagolo Sergio Peinado ha voluto chiarire un equivoco molto comune: fare addominali non significa eliminare direttamente la pancia. Questo mito, secondo lui, continua a ingannare milioni di persone che, nonostante la costanza, non vedono i risultati sperati.
Il mito degli addominali e la realtà della perdita di grasso
In un video diventato virale su TikTok, Peinado ha spiegato con estrema chiarezza che tutti possediamo muscoli addominali, ma che questi restano spesso coperti da uno strato di grasso. «Quando fai crunch o sit-up non utilizzi la riserva di grasso che si trova sopra l’addome per bruciarla», ha sottolineato. La ragione è semplice: la muscolatura non è collegata in maniera diretta al tessuto adiposo della pancia.

La verità è che il corpo non elimina il grasso in modo selettivo. Il processo è globale: l’organismo attinge progressivamente alle riserve di energia distribuite in varie aree, e quasi sempre l’addome è una delle ultime zone a mostrare risultati visibili. Questa constatazione, supportata da studi di fisiologia dell’esercizio, smonta definitivamente l’idea degli “addominali magici”.
Come si riduce davvero la pancia: l’approccio globale
Il personal trainer ha ricordato che l’unica via efficace è unire allenamento completo e alimentazione mirata. Correre, pedalare, praticare HIIT o allenamenti con i pesi stimola il consumo energetico complessivo. Tuttavia, senza un deficit calorico ottenuto attraverso una dieta equilibrata, i risultati tardano ad arrivare.
Secondo Peinado, il metodo più efficace prevede la combinazione di tre elementi:
- Esercizio cardiovascolare: corsa, bicicletta, allenamenti ad alta intensità;
- Allenamento di forza: con pesi o a corpo libero, indispensabile per preservare la massa muscolare;
- Alimentazione equilibrata: basata su deficit calorico controllato e qualità nutrizionale.
Non basta dunque fare addominali tutti i giorni: occorre una strategia completa che consideri il corpo nella sua interezza. Solo in questo modo la grassa addominale si riduce gradualmente.
Perché la dieta conta più degli addominali
La dieta personalizzata ha un ruolo cruciale. Peinado ha spiegato che, senza un piano alimentare corretto, neppure il miglior programma di allenamento porterà a eliminare il grasso addominale. Una nutrizione bilanciata migliora anche la salute della microbiota intestinale, elemento che negli ultimi anni la ricerca ha collegato a una migliore gestione del peso e del metabolismo.
In pratica, allenarsi intensamente ma continuare a introdurre più calorie del necessario significa mantenere intatta la pancia. Al contrario, mangiare in modo bilanciato, con un controllo sulle porzioni e privilegiando alimenti freschi e ricchi di fibre, aumenta le probabilità di vedere risultati.
Costanza, pazienza e zero illusioni
Uno degli errori più comuni è aspettarsi risultati rapidi. Peinado ha avvertito che la riduzione della pancia è il processo più lento, perché il corpo tende a preservare il grasso in quella zona per ragioni di riserva energetica. La chiave, quindi, è mantenere la disciplina nel tempo. I cambiamenti arrivano, ma richiedono settimane o mesi, non pochi giorni.
Il messaggio finale del trainer è diretto: evitare false promesse e metodi miracolosi. La strada per eliminare il grasso addominale passa da una combinazione equilibrata di movimento, alimentazione e costanza. Solo così si potrà vedere quel tanto desiderato addome scolpito che non dipende da quante serie di crunch si eseguono, ma dalla capacità di mantenere uno stile di vita sostenibile.
