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Kanazawa, la città delle geishe e dei samurai a sole 3 ore da Tokyo. Tra quartieri storici, gelati ricoperti d’oro e musei d’avanguardia, vivrai un viaggio nel Giappone più autentico.
Quando si pensa al Giappone, la prima immagine che viene in mente è quella di Tokyo, con i suoi grattacieli scintillanti, i quartieri futuristici e l’energia che non dorme mai. Ma c’è una città che custodisce l’anima più autentica del Paese, una meta che in sole tre ore di treno ti trasporta in un mondo fatto di tradizioni antiche, stradine silenziose e dettagli preziosi. Si chiama Kanazawa, e una volta scoperta diventa impossibile non innamorarsene.
Un viaggio nel tempo: dalle geishe ai samurai
Arrivare a Kanazawa a bordo dello shinkansen Hokuriku è già un’esperienza: in poco più di due ore e mezza si passa dal frastuono metropolitano alla quiete di una città che sembra sospesa tra passato e presente. Qui ogni angolo racconta una storia. Basta camminare nel quartiere di Higashi Chaya, dove le case da tè in legno custodiscono ancora il fascino discreto delle geishe, per sentirsi protagonisti di un film d’epoca. Entrare alla Shima House, con le sue stanze eleganti e gli arredi originali, è come aprire una finestra sul periodo Edo.
E se Higashi Chaya incanta con la sua grazia, il quartiere Nagamachi emoziona con la sua fierezza. Le stradine di terra battuta, le mura in pietra e le residenze storiche ti riportano all’epoca dei samurai, custodi di disciplina e onore. La Nomura Samurai House, con il suo giardino perfettamente curato, è uno dei luoghi più suggestivi per comprendere l’eleganza nascosta dietro l’austerità guerriera.

Sapori che restano impressi: tutti i piatti da assaggiare in città e non solo
Kanazawa non è solo storia e tradizione: è anche un paradiso gastronomico. Al Mercato Omicho, uno dei più antichi del Giappone, il profumo del pesce fresco ti avvolge appena varchi l’ingresso. Qui un semplice vassoio di sushi riesce a raccontare il mare del Giappone meglio di qualunque guida turistica. Ma non finisce qui: la città custodisce un dolce unico, il daruma-yaki, soffice e profumato, che porta con sé la simbologia del portafortuna giapponese.
E poi c’è la vera chicca: il gelato ricoperto d’oro. A Kanazawa la lavorazione della foglia d’oro è un’arte secolare, e gustare un cono decorato da un velo dorato non è solo una curiosità gastronomica, ma un gesto che celebra l’identità della città.
Se Kanazawa è una custode del passato, non rinuncia a dialogare con il presente. Lo dimostra il 21st Century Museum of Contemporary Art, famoso per la sua installazione della Swimming Pool, che permette di osservare l’acqua da prospettive insolite, giocando con la percezione e la meraviglia. Un museo che da solo varrebbe il viaggio. Accanto a queste esperienze, la città invita a fermarsi in luoghi più intimi come lo Ishiura Shrine, piccolo ma carico di spiritualità, e ad assistere a uno spettacolo di geishe nella Kaikaro Teahouse, dove l’arte dell’intrattenimento si manifesta ancora oggi con la stessa raffinatezza di secoli fa.
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Una porta verso i villaggi da fiaba: da Kanazawa puoi raggiungere Shirakawa-go
Se hai un giorno in più, da Kanazawa puoi raggiungere Shirakawa-go, un villaggio dichiarato Patrimonio UNESCO. Le case dai tetti di paglia, immerse tra montagne e silenzi, sembrano uscite da un libro illustrato. È l’occasione perfetta per chiudere un viaggio che parte dalla frenesia di Tokyo e si conclude nel cuore più autentico e poetico del Giappone.
Kanazawa non è la città che ti aspetti, ma quella che ti resta nel cuore. Tra geishe, samurai, foglia d’oro e musei d’avanguardia, scoprirai un Giappone diverso, fatto di dettagli, silenzi e suggestioni che rimangono impressi come un ricordo prezioso.
