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Un video pubblicato dal content creator londinese @food.i.cant.read ha scatenato migliaia di reazioni e condivisioni in poche ore. Per l'esattezza, parliamo di 1.3 milioni di visualizzazioni in 24 ore. Nel filmato l’autore scherza di aver mangiato un “asciugamano”, che in realtà è un prodotto etnico chiamato Aroma Injera. La clip ha subito conquistato la viralità su Instagram e TikTok, generando curiosità su cosa fosse realmente quell’alimento e, soprattutto, sul suo ingrediente principale: il teff.
Aroma Injera: l’alimento che sembra un asciugamano
Tutto è iniziato in un piccolo negozio etnico di West London (curiosa la scelta delle parole: "super mini market"), dove il creator ha trovato una confezione dal packaging essenziale, trasparente, con un semplice sticker adesivo a indicare ingredienti e valori nutrizionali. Una volta a casa, l’ha mostrata in video. Dopo aver letto che il prodotto era composto per il 90% da farina di teff, ha iniziato a ridere e a chiedersi: “Cos’è il teff?”.
Quando ha aperto la confezione, ha riso ancora di più. “Wow, nello stesso pacco c’è sia il cibo che la tovaglia”, ha commentato, paragonando il colore marrone chiaro e la consistenza porosa dell’Injera a un vero e proprio asciugamano. L’aspetto, in effetti, ricorda un tessuto sottile, quasi spugnoso, con piccole bolle e una superficie irregolare. Da qui la battuta diventata virale: “Ho mangiato un asciugamano”.
Il teff: un cereale antico dalle origini africane
Per capire cos’è l’Injera bisogna conoscere il teff. Questo cereale è originario dell’Etiopia e dell’Eritrea e viene coltivato da migliaia di anni sugli altopiani africani. I suoi chicchi sono minuscoli, spesso definiti i più piccoli al mondo, ma racchiudono un patrimonio nutritivo notevole. Contengono fibre, proteine di buona qualità e diversi minerali come ferro, calcio e magnesio. Proprio grazie a queste caratteristiche, il teff è stato rivalutato anche in Occidente come alternativa priva di glutine ad altri cereali.
In Etiopia la farina di teff è l’ingrediente base per preparare l’Injera, un pane piatto fermentato dalla consistenza spugnosa e leggermente acida, che accompagna praticamente ogni pasto. Non è pensato per essere consumato da solo, ma per raccogliere spezzatini di carne, legumi e verdure, diventando così parte integrante della convivialità africana.
Dal “pancake gigante stanco” al pane che accompagna lo stufato
Durante il video, il creator non ha potuto fare a meno di ironizzare: “Sembra un pancake gigante che non ce la fa più”. Dopo aver dato un morso, ha commentato che il sapore non era male, ma la consistenza lo sorprendeva: “Ti asciuga la bocca, ti toglie tutta la saliva ed è difficile da masticare”. La reazione del cameraman, esploso in una risata, ha reso la scena ancora più comica.

Tuttavia, come precisato dallo stesso autore poco dopo, l’Injera, piatto comunissimo soprattutto in Eritrea e Etiopia, non deve essere giudicato se mangiato da solo. È infatti concepito per accompagnare piatti ricchi di salsa. Con un pezzo di questo pane si raccoglie un boccone di stufato di carne o verdure, e il risultato cambia completamente: la spugnosità che da sola sembrava un difetto, diventa perfetta per assorbire sapori e condimenti.
Perché il video è diventato virale
Il successo del filmato deriva da una combinazione di elementi: la comicità spontanea del protagonista, la scoperta di un cibo “sconosciuto” al pubblico occidentale e il contrasto tra l’aspetto insolito del prodotto e la sua storia millenaria. In un’epoca in cui i social premiano curiosità gastronomiche e sapori dal mondo, il racconto di chi prova piatti etnici per la prima volta riesce ad attirare milioni di utenti.
Il caso di @food.i.cant.read dimostra come la cultura gastronomica globale si intrecci con l’intrattenimento digitale. L’Injera, scambiato per un asciugamano, ha avuto l’occasione di raccontare al mondo non solo una risata, ma anche la tradizione di interi popoli africani che lo considerano un alimento quotidiano e identitario.
Il pubblico che ha sorriso guardando il video ha probabilmente imparato qualcosa in più: dietro un “pancake gigante stanco” si nasconde un cereale antico, il teff, e una cucina che unisce famiglia e comunità attorno allo stesso piatto.
