Il film di Guy Ritchie su Netflix che molti hanno dimenticato, ma che ancora oggi è un capolavoro di ritmo, ironia e crimine.
Ci sono film che, anche a distanza di anni, continuano a sorprendere per freschezza e stile. “Snatch – Lo strappo”, disponibile su Netflix, è uno di questi. Diretto da Guy Ritchie nel 2000, è una crime comedy che ha segnato un’epoca e ha imposto un modo tutto nuovo di raccontare la malavita londinese. Una miscela esplosiva di azione, ironia e caos perfettamente orchestrato che, nonostante il passare del tempo, resta un esempio di cinema energico e moderno.
Il film si apre con una rapina che sembra uscita da un fumetto. Frankie “Quattro Dita” (Benicio Del Toro) ruba un diamante gigantesco da 86 carati in Belgio e vola a Londra per consegnarlo al suo datore di lavoro, “Cugino Avi” (Dennis Farina). Ma, come spesso accade nei film di Ritchie, le cose prendono una piega inaspettata. Il prezioso diamante finisce al centro di una serie di intrighi, truffe e sparatorie che coinvolgono gangster, truffatori e pugili irlandesi.
Il film sottovalutato e dimenticato su Netflix, ma che vale la pena riscoprire: cast da sogno
Nel corso del film Snatch, scopriamo che ci sono ben due impresari di boxe clandestina, Turco (Jason Statham) e il suo amico Tommy (Stephen Graham). I due si ritrovano loro malgrado in mezzo alla rete criminale di Testarossa (Alan Ford), un boss spietato che controlla i combattimenti illegali. Quando entra in scena Mickey O’Neil (Brad Pitt), un pugile zingaro con un accento incomprensibile ma una potenza devastante, il film esplode di energia. Mickey diventa la variabile impazzita di un meccanismo già carico di tensione e humor nero.
Guy Ritchie costruisce il film come un puzzle in continuo movimento. Ogni scena è montata con ritmo serrato, tra flashback, montaggi paralleli e un uso geniale della musica. Ogni personaggio, anche il più marginale, ha un ruolo preciso in questa giostra di avidità e sopravvivenza. Lo stile del regista, già affermato con Lock & Stock, trova qui la sua forma più riconoscibile: dialoghi taglienti, tagli di montaggio rapidissimi, ironia spietata e un tono politicamente scorretto che ancora oggi suona fresco.

Uno degli elementi più riusciti di Snatch è proprio il cast corale. Jason Statham, ancora agli inizi della sua carriera, mostra già il carisma che lo renderà una star internazionale. Brad Pitt regala invece una delle sue interpretazioni più iconiche: il suo Mickey è un pugile inafferrabile, capace di passare dalla comicità alla ferocia in pochi istanti. La sua parlata quasi incomprensibile è diventata un marchio di fabbrica, tanto che Ritchie ha deciso di non sottotitolarla, trasformandola in un elemento comico e misterioso allo stesso tempo.
Benicio Del Toro e Dennis Farina completano il mosaico di un cast perfettamente bilanciato, mentre Alan Ford nei panni di Testarossa regala un villain memorabile, sadico e grottesco. A chiudere il cerchio, Vinnie Jones nel ruolo del killer Tony “Pallottola-al-dente” e Rade Šerbedžija come Boris Lametta, ex agente del KGB con un debole per le armi e i colpi di fortuna.
Perché vale la pena scoprirlo
Oltre all’azione e ai colpi di scena, Snatch colpisce per il suo tono ironico e per la capacità di raccontare il crimine con leggerezza, senza mai scadere nel banale. La Londra che Ritchie mostra è un universo parallelo fatto di accenti, culture e personaggi eccentrici, un microcosmo dove ogni incontro può cambiare il destino di tutti. È proprio questa coralità, insieme al ritmo visivo travolgente, a rendere il film così magnetico.
All’uscita, Snatch fu un successo immediato. Incassò oltre 30 milioni di dollari solo negli Stati Uniti. Consolidò la fama internazionale di Guy Ritchie, diventato da allora un autore riconoscibile anche per chi non ama il genere crime. La critica lo salutò come un film brillante, pieno di energia e umorismo nero, mentre il pubblico lo trasformò rapidamente in un cult. La colonna sonora, che mescola rock, hip hop e musica elettronica, è un altro elemento distintivo.
Ogni brano è scelto con precisione per accompagnare le scene d’azione o sottolineare l’ironia delle situazioni. In Snatch, la musica non è mai un semplice sottofondo: è parte integrante della narrazione, quasi un personaggio invisibile che accompagna la corsa folle dei protagonisti. Con il tempo, Snatch – Lo strappo è diventato uno dei film simbolo degli anni Duemila, capace di influenzare registi e serie tv. Nel 2017 ne è stata tratta anche una versione televisiva, segno che la sua eredità cinematografica non si è mai spenta.
