Indice dei contenuti
Nerea Bartolomé, conosciuta su TikTok come @nereabartolome_, è una content creator spagnola che ha deciso di trasferirsi in Finlandia per lavoro. Nei suoi video racconta spesso la vita nel Nord Europa, le difficoltà del clima e le curiosità della società finlandese. In uno dei suoi ultimi contenuti, ha svelato un aspetto che ha incuriosito moltissimi utenti: in Finlandia si celebra “il giorno più grigio dell’anno”.
In Finlandia si festeggia “il giorno più grigio dell’anno”
“Se vieni in Finlandia e guardi il cielo, mi dirai: ma è grigio tutti i giorni”, ha raccontato Nerea nel suo video. In effetti, tra settembre e novembre, prima dell'inizio della stagione delle nevi, il cielo finlandese assume spesso un tono perennemente uniforme, privo di luce. Ma ciò che sorprende è che i finlandesi abbiano deciso di dare un significato collettivo a questa condizione meteorologica: ogni anno celebrano il cosiddetto Harmauden Päivä, letteralmente “giorno della grigiazza”.
La data varia di anno in anno, ma nel 2025 cade l’8 novembre. Il termine harmaus si lega anche al concetto di “harmaa”, cioè grigio, e la festività, racconta Nerea, ha un doppio tono: ironico e malinconico. Alcuni lo associano scherzosamente alla parola lonkero, che in finlandese significa sia “tentacolo” sia una bevanda alcolica a base di gin e pompelmo, molto diffusa durante l’inverno. È proprio con questa bevanda che molti finlandesi “onorano” la giornata più spenta dell’anno.
Una cultura che mescola ironia e malinconia
In Finlandia il rapporto con il clima è profondo. Come ha spiegato Nerea, un suo collega le avrebbe detto: “In estate beviamo per festeggiare il sole. In inverno beviamo per dimenticare che è sparito”. La frase, a metà tra sarcasmo e realismo, riflette una parte della cultura finlandese in cui la socialità si costruisce anche intorno ai momenti di malinconia. L’alcol, in questo contesto, non rappresenta solo un vizio, ma un modo per condividere un’emozione collettiva legata al buio e alla solitudine tipica delle stagioni fredde.
“È un po’ triste, ma la società finlandese è così”, aggiunge la creator. Le sue parole hanno colpito molti utenti che non si aspettavano che un Paese spesso descritto come il più felice al mondo potesse avere una relazione così complessa con la tristezza e con la luce.
Le piccole cose che migliorano una giornata grigia
Durante quella giornata, anche Nerea non era di ottimo umore. Ha raccontato di aver trovato conforto da un’amica spagnola, esperta di nail art, che le ha sistemato un’unghia spezzata. “L’ho conosciuta in una squadra di calcio femminile dove eravamo quasi tutte dell’Europa del Sud. Da allora siamo diventate amiche. È stato bello parlare in spagnolo, ascoltare musica latina per un’ora. Mi ha migliorato la giornata”, ha detto nel video.
Nel tardo pomeriggio, quando il sole ha fatto finalmente capolino tra le nuvole, Nerea ha condiviso un momento di serenità: “Ho visto il tramonto, le nuvole erano sparite e per un attimo mi sono sentita meglio. Sono le piccole cose che fanno la differenza”. Quella frase ha colpito molti spettatori, diventando il simbolo di come si possa trovare luce anche nei luoghi più grigi del mondo.
La Finlandia è davvero il Paese più felice del mondo?
Nei commenti al video, diversi utenti hanno chiesto a Nerea come sia possibile che la Finlandia venga ogni anno classificata come “il Paese più felice del mondo” secondo il World Happiness Report. Una classifica redatta dall’ONU che si basa su indicatori come reddito, welfare, libertà e fiducia nelle istituzioni. Tuttavia, per chi ci vive, la realtà appare più sfumata.
“Lo so, ho chiesto ai colleghi finlandesi e nessuno sa rispondere”, ha spiegato la tiktoker con un sorriso amaro. “Evidentemente non sono così felici come dicono le statistiche”. Le sue parole hanno generato un dibattito acceso: c’è chi ha difeso il modello sociale nordico e chi, invece, ha riconosciuto nelle sue osservazioni una verità spesso taciuta — quella di una felicità più istituzionale che emotiva, fatta di stabilità più che di entusiasmo.
Un racconto autentico che svela la complessità del Nord
Il video di Nerea Bartolomé è diventato virale non solo perché descrive un’usanza curiosa, ma perché offre uno sguardo sincero sulla vita quotidiana in Finlandia. Racconta la solitudine, la ricerca di calore umano, il peso della luce che manca e la forza di chi sceglie di restare. In un’epoca in cui la felicità viene spesso misurata in statistiche, la testimonianza di Nerea restituisce un volto umano a un Paese che, dietro i dati, continua a interrogarsi sul senso del proprio benessere.
Forse il segreto dei finlandesi è proprio questo: accettare il grigio, celebrarlo, riderci sopra e poi trovare, in un piccolo gesto o in un raggio di sole, la propria personale definizione di felicità.
