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Tra le curiosità più note del Regno Unito, la guida a sinistra continua a stupire milioni di viaggiatori ogni anno. È una tradizione che affonda le sue radici nel passato medievale, quando il traffico sulle strade era fatto di cavalli e carrozze, non di automobili e semafori. Oggi, mentre la maggior parte del mondo guida a destra, i britannici – insieme a decine di altri paesi – continuano a preferire la corsia di sinistra ed è improbabile, almeno nel futuro prossimo, che cambino. Ma come è nata questa scelta? E perché, nonostante i secoli trascorsi, non è mai stata abbandonata?
Origini della guida a sinistra nel Regno Unito
Per capire perché nel Regno Unito si guidi a sinistra, bisogna tornare indietro di molti secoli. Già nel Medioevo, la maggior parte delle persone era destrorsa. Tenere la sinistra durante il viaggio permetteva ai cavalieri di sguainare la spada con la destra in caso di pericolo o di incontro ostile. Questa abitudine non era un capriccio, ma una necessità legata alla sicurezza personale e alla praticità. Viaggiare sul lato sinistro significava avere sempre la mano dominante libera per difendersi.
Con l’arrivo delle carrozze, la logica restò la stessa. I cocchieri, che sedevano a destra, preferivano tenere gli altri veicoli sulla sinistra per controllare meglio le distanze e ridurre il rischio di collisioni. Questa consuetudine divenne progressivamente una norma. Nel 1835, il Highway Act rese ufficiale la guida a sinistra in tutto il Regno Unito, sancendo legalmente una pratica già consolidata da secoli di abitudine.
Come la tradizione britannica ha influenzato il mondo
L’Impero britannico, al suo apice, controllava territori in ogni continente. Quando gli inglesi colonizzavano nuove terre, portavano con sé le proprie leggi, le proprie abitudini e, naturalmente, il loro modo di guidare. È così che la guida a sinistra si diffuse in molte parti del mondo, diventando parte integrante della cultura locale. Ancora oggi, l’eredità di quell’influenza è visibile su tre continenti.

Paesi come India, Australia, Nuova Zelanda, Sudafrica e Giamaica continuano a mantenere la guida a sinistra, non solo per tradizione ma anche per coerenza con i sistemi di traffico e i veicoli ereditati dal periodo coloniale. In Asia, il Giappone – che non è mai stato una colonia britannica – adottò comunque la guida a sinistra nel XIX secolo, principalmente per motivi di sicurezza e per seguire modelli di infrastruttura britannici durante la modernizzazione del Paese.
Quanti paesi nel mondo guidano a sinistra
Oggi, circa 76 stati sovrani e territori mantengono la guida a sinistra. Oltre al Regno Unito e all’Irlanda, l’elenco include paesi dell’Asia meridionale come India, Pakistan e Bangladesh, molte nazioni dell’Africa orientale come Kenya, Tanzania e Sudafrica, e diversi arcipelaghi dei Caraibi e del Pacifico. A questi si aggiungono Malta, Cipro e Giappone, esempi emblematici di come la regola britannica abbia superato i confini geografici ed epocali.
La distribuzione geografica della guida a sinistra rivela una mappa culturale più che logistica. Non si tratta solo di una regola stradale, ma di un’eredità storica. In molte ex colonie, cambiare il senso di marcia avrebbe significato modificare milioni di veicoli, segnaletiche e abitudini. Un’operazione complessa e costosa che nessun governo ha mai realmente voluto affrontare.
Guida a sinistra contro guida a destra: due culture del traffico
La guida a sinistra rappresenta una diversa concezione dello spazio e della mobilità. Nei paesi dove si guida a destra – come in Europa continentale, Nord America e Cina – le infrastrutture e le automobili sono state progettate per rispecchiare quella scelta. Tuttavia, la coesistenza dei due sistemi non crea particolari problemi grazie a regolamenti internazionali e a una chiara segnaletica nei punti di confine.
Ci sono stati tentativi, nel corso del Novecento, di uniformare la circolazione globale, ma le differenze culturali e pratiche hanno avuto la meglio. Nel 1967, ad esempio, la Svezia passò dalla guida a sinistra a quella a destra durante il cosiddetto “Dagen H”, un evento storico gestito con precisione militare. Un esperimento riuscito, ma difficilmente replicabile su scala mondiale.
Una tradizione che resiste nel tempo
Guidare a sinistra nel Regno Unito non è soltanto una regola, ma un simbolo di identità nazionale. Gli inglesi ne vanno fieri, e nonostante la globalizzazione e la standardizzazione dei trasporti, non esistono piani per cambiare. Anzi, per molti visitatori la corsia opposta rappresenta un segno distintivo, una curiosità affascinante che racconta secoli di storia, battaglie e abitudini quotidiane.
Così, quando un turista afferra il volante per la prima volta a Londra o a Edimburgo, scopre che dietro a quella semplice scelta c’è molto più di una regola stradale. C’è una tradizione radicata nella storia, nella cultura e nella logica di un Paese che, da sempre, percorre la propria strada… rigorosamente a sinistra.
