"Latte macchiato e caffelatte non sono la stessa cosa", barista italiano spiega le differenze

Capita spesso di entrare in un bar e ordinare un latte macchiato o un caffellatte come se fossero la stessa bevanda. Eppure, secondo un barista di Marino, in provincia di Roma, questa è una delle confusioni più comuni tra i clienti. Il gestore del “Caffè Manhattan” ha voluto spiegare, in un video diventato virale, perché questi due classici della colazione italiana siano “due fratelli separati alla nascita”, ma con personalità completamente diverse.

La confusione tra latte macchiato e caffellatte

Nel suo video, il barista racconta che spesso i clienti ordinano un caffellatte convinti di ricevere un bicchiere di latte montato con un po’ di caffè, oppure un latte macchiato aspettandosi un espresso con una spruzzata di schiuma. «Il problema - spiega - è che molti pensano che basti mischiare latte e caffè in qualunque modo, ma dietro c’è una preparazione precisa, una tradizione, e anche un modo di gustarli diverso».

Le due bevande possono sembrare simili, ma la differenza non sta soltanto nel sapore: riguarda il modo di preparazione, la densità della crema e persino il momento in cui vengono servite. Uguali, però, rimangono i tempi di realizzazione e il bicchiere in cui vengono presentate: entrambi vengono serviti in un bicchiere di vetro stretto e lungo, come da tradizione italiana.

Caffellatte: il classico della colazione italiana

Il caffellatte nasce come bevanda del mattino, semplice e nutriente, perfetta da accompagnare con una fetta di pane o una brioche. Si prepara con una singola porzione di espresso e latte caldo non montato. Il barista del “Caffè Manhattan” sottolinea che il vero caffellatte «non è cremoso, non deve fare schiuma».

Nel bicchiere, il caffè espresso viene versato per primo, seguito dal latte scaldato fino a circa 65-70 gradi. Questa temperatura permette di mantenere il gusto pieno del latte senza alterarne le proprietà. «Non ditemi che non è cremoso - scherza il barista - perché il caffellatte non deve esserlo». È una bevanda che richiama la semplicità delle colazioni casalinghe e il profumo delle mattine italiane.

Latte macchiato: la variante più moderna e cremosa

Il latte macchiato, invece, ha un’anima diversa. È più moderno, più cremoso e spesso preferito da chi ama una consistenza vellutata. In questo caso, il latte viene montato con la lancia a vapore fino a ottenere una schiuma morbida e lucida. Solo dopo, si aggiunge il caffè, una singola porzione di espresso, ma secondo l'autore del video non direttamente: «Il caffè va servito a parte, in modo che il cliente possa decidere quanto metterne. Così il gusto si adatta al palato di ciascuno. E stai attento che lo facciano al momento e che non ti diano quella roba stantia che sta lì da 5 ore prima!», dichiara l'esperto.

Il risultato è una bevanda più delicata, esteticamente piacevole, con una texture quasi da cappuccino ma più leggera. Il latte macchiato si gusta spesso a metà mattina, come pausa o come alternativa al cappuccino, ma senza il sapore intenso del caffè in primo piano.

Due bevande, due identità diverse

Il barista romano conclude il suo video con una frase che sintetizza perfettamente la questione: «Il latte macchiato e il caffellatte sono due fratelli separati alla nascita». Entrambi nascono dall’unione di caffè e latte, ma la loro identità si definisce attraverso il modo in cui vengono uniti e il tipo di esperienza sensoriale che offrono.

A sinistra un caffelatte, a destra un latte macchiato
A sinistra un caffelatte, a destra un latte macchiato

Il caffellatte è un abbraccio caldo e semplice, una tradizione che sa di casa. Il latte macchiato, invece, è il risultato di una lavorazione più attenta, ideale per chi cerca una bevanda cremosa ma equilibrata. Chi ama il gusto deciso del caffè preferisce il primo; chi invece cerca dolcezza e leggerezza opta per il secondo.

Il ruolo della cultura del caffè in Italia

Questa distinzione non è soltanto una curiosità da barista, ma riflette la profonda cultura del caffè in Italia. Ogni bevanda racconta una storia e un modo diverso di vivere il momento della colazione o della pausa. In un Paese dove il caffè è quasi un rito, anche un piccolo dettaglio nella preparazione fa la differenza tra un semplice gesto e un’esperienza.

Da Nord a Sud, ogni città italiana ha le proprie abitudini: chi preferisce il cappuccino schiumato, chi il marocchino servito nel bicchierino di vetro, e chi ancora il latte macchiato nel pomeriggio. Ma una cosa è certa: il caffè, nelle sue mille varianti, resta un linguaggio comune che unisce le persone, anche quando si tratta di spiegare che latte macchiato e caffellatte non sono affatto la stessa cosa.

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