Vitello tonnato come quello della nonna: il segreto per una salsa più leggera

Vitello tonnato, la classica ricetta della nonna: il segreto di Benedetta Parodi per fare una salsa non solo più buona, ma anche più leggera.

Il vitello tonnato è uno di quei piatti che sanno di casa, di domeniche in famiglia e di tavole imbandite con amore. Benedetta Parodi lo ha riportato in auge con una versione “old style”, come la faceva sua nonna: ricco di salsa, cremoso e irresistibile. Un piatto che conquista chi ama la cucina genuina, quella fatta di gesti semplici e sapori sinceri. Ecco gli ingredienti da usare per 1,1 kg di magatello.

Per il brodo:

  • 1 carota
  • 1 costa di sedano
  • 1 cipolla
  • 1 pomodoro
  • sale q.b.

Per la salsa tonnata:

  • 300 g di tonno sott’olio
  • 400 g di maionese
  • 15 g di capperi
  • Qualche cucchiaiata di brodo

Benedetta Parodi, il vitello tonnato come lo faceva la nonna: cosa aggiunge alla salsa

La ricetta di Benedetta Parodi parte da un taglio di carne preciso: il magatello, tenero e compatto, perfetto per affettature sottili e regolari. Il primo passo è legare bene la carne con lo spago da cucina, così da mantenerne la forma durante la cottura. Nel frattempo si prepara un brodo leggero con carota, sedano, cipolla e pomodoro: pochi ingredienti ma fondamentali per dare sapore e profumo alla carne. Quando l’acqua inizia a bollire, si immerge il magatello e si aggiunge il sale. Da quel momento, la carne deve cuocere per circa un’ora, sempre a fuoco dolce, coperta con un coperchio.

 

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Durante la cottura, Benedetta suggerisce di dedicarsi alla salsa tonnata, vera protagonista della ricetta. In una ciotola si mettono la maionese, il tonno e i capperi. Poi arriva il tocco segreto: qualche cucchiaio di brodo, quello stesso in cui sta cuocendo la carne. È questo ingrediente a rendere la salsa più morbida, vellutata e ricca di sapore. Tutto va frullato insieme fino a ottenere una crema densa ma liscia, perfetta per avvolgere le fettine di vitello.

parodi vitello tonnato
Benedetta Parodi mentre prepara il vitello tonnato, fonte: Instagram

Quando la carne è pronta, si lascia raffreddare completamente nel suo brodo, un passaggio importante per mantenerla tenera e umida. Solo dopo, si slega e si taglia a fettine sottili. A questo punto si può comporre il piatto: uno strato di carne, uno strato di salsa, e così via, fino a coprire completamente la superficie. Il risultato è un vitello tonnato generoso, stracarico di salsa, come lo vuole Benedetta, senza risparmiare sulla cremosità.

Perché questa versione batte tutte

Questa versione “old style” è un omaggio alla cucina delle nonne, quella in cui la precisione era meno importante dell’amore con cui si cucinava. Oggi molti ristoranti propongono il vitello tonnato in chiave moderna, con salse leggere o rivisitazioni gourmet, ma il fascino del piatto tradizionale resta unico. È un ritorno alle origini, a quella semplicità che sa di casa e di ricordi.

Ogni fetta di questo vitello tonnato racconta una storia: il profumo del brodo che invade la cucina, la salsa assaggiata più volte per trovare l’equilibrio perfetto, la pazienza dell’attesa prima di portarlo in tavola. È un piatto che parla di famiglia, di affetto e di un’Italia che non vuole dimenticare i suoi sapori autentici. Del resto, anche la sua ricetta speciale per la torta alle mele è diversa dal solito e vale la pena provarla.

Alla fine resta la domanda che Benedetta pone, anche solo involontariamente, ai suoi fan: meglio il vitello tonnato casalingo, pieno di salsa e tradizione, o quello elegante e “moderno” del ristorante? La risposta, per chi ama la cucina vera, è racchiusa in un solo assaggio: quello che sa di casa, di infanzia e di domeniche in famiglia.

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