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Un trasferimento che cambia la vita
Sara aveva deciso di lasciare la Spagna per trovare un lavoro più stabile e meglio retribuito. Come molti giovani, era attratta dai salari svizzeri, che spesso risultano due o tre volte più alti rispetto a quelli di altri Paesi europei. Tuttavia, una volta arrivata a Zurigo, si è presto resa conto che il costo della vita era proporzionalmente più elevato. Affitti altissimi, assicurazioni sanitarie obbligatorie e spese quotidiane significano che una buona parte del salario finisce subito tra bollette e tasse.

Nonostante questo, Sara non si è scoraggiata. Dopo qualche mese di adattamento, ha trovato un impiego come baby sitter a tempo pieno. Il lavoro le ha permesso non solo di mantenersi economicamente, ma anche di entrare da vicino nella cultura svizzera. Vivere in una casa significa scoprire da vicino le abitudini e migliorare il suo tedesco più di quanto non avrebbe fatto in altri posti di alvoro.
Quanto si guadagna come baby sitter in Svizzera
In uno dei suoi video, Sara ha rivelato di guadagnare oltre 30 euro l’ora lavorando come baby sitter per diverse famiglie di Zurigo. “Mentre sto registrando questo TikTok, sto guadagnando più di 30 euro all’ora”, racconta sorridendo. Una cifra che, se paragonata ai salari medi in Spagna, può sembrare incredibile. In Svizzera, però, compensi di questo tipo non sono rari, soprattutto per chi lavora con famiglie benestanti e dispone di buone referenze.
Secondo i dati pubblicati dal portale Comparis.ch, una baby sitter con esperienza può guadagnare tra i 25 e i 40 franchi svizzeri l’ora (circa 26-42 euro), a seconda della città e del numero di bambini da accudire. Nelle grandi città come Zurigo, Ginevra o Basilea, le tariffe tendono ad essere più alte rispetto alle zone rurali.
Un lavoro flessibile e sorprendentemente semplice
Col passare del tempo, Sara ha scelto di non lavorare più come baby sitter a tempo pieno, ma di mantenere un rapporto occasionale con alcune famiglie. “Adesso mi capita di fare la baby sitter solo qualche sera, quando i genitori escono o hanno impegni di lavoro”, spiega. “Il bambino dorme, e io posso leggere un libro o guardare un film… mentre sto comunque guadagnando”.
La giovane sottolinea quanto questo tipo di lavoro le abbia permesso di avere entrate extra senza sacrificare troppo tempo libero. È un impiego che, pur richiedendo responsabilità, consente una certa tranquillità e non impone orari rigidi. In più, non è necessario avere una formazione specifica o parlare perfettamente il tedesco: spesso bastano empatia, affidabilità e un minimo di esperienza con i bambini.
Un’esperienza che vale più di uno stipendio
Sara racconta che, oltre al guadagno economico, il periodo trascorso in Svizzera le ha insegnato molto sul piano personale. “All’inizio non è stato facile, ma ora mi sento più indipendente e sicura di me”, spiega. Le sue parole riassumono bene ciò che molti giovani provano quando decidono di mettersi alla prova all’estero: non solo un lavoro, ma una vera e propria esperienza di crescita.
Essere baby sitter in Svizzera, dunque, non significa solo guadagnare bene, ma anche vivere in un contesto diverso, imparare una lingua nuova e confrontarsi con una cultura che valorizza la puntualità, la fiducia e la professionalità. Una combinazione che continua ad attrarre chi sogna un futuro più stabile, anche partendo da un lavoro apparentemente semplice come quello di accudire bambini.
