Elogiato dall'UNICEF: stasera in tv il film che ti farà credere ancora nella gentilezza

Il film elogiato dall'UNICEF: stasera in tv una storia che commuove e che fa credere ancora nella gentilezza e nel rispetto del prossimo.

Il diritto alla felicità” è uno di quei film che lasciano un segno profondo. Diretto e sceneggiato da Claudio Rossi Massimi, è un dramma delicato e pieno di umanità, capace di toccare corde emotive autentiche. Uscito nel 2021, è stato accolto con entusiasmo da istituzioni come l’UNICEF e ha ricevuto premi in diversi festival. Un riconoscimento meritato, perché questa storia tutta italiana parla di valori universali: la conoscenza, la solidarietà, l’incontro tra culture e generazioni.

Stasera in tv il film che fa credere nella gentilezza e umanità: approvato anche dall'UNICEF

Il film va in onda stasera, 13 ottobre 2025, su Rai Premium, intorno alle 21.10. La storia è ambientata in una tranquilla cittadina italiana, dove Libero, un anziano venditore di libri usati interpretato con grande sensibilità da Remo Girone, gestisce una piccola libreria. Ma la sua non è una semplice attività commerciale. Libero non “vende” libri, li affida. Li sceglie per le persone che incontra, come se fossero medicine per l’anima, strumenti per trovare risposte o aprire nuove strade. Nella sua bottega non si compra solo carta e inchiostro: si riceve ascolto, comprensione, e un pizzico di speranza.

Tra i clienti che frequentano la libreria c’è Essien, un giovane immigrato interpretato da Didier Lorenz Tchumbu. Vive in Italia da sei anni e ha conosciuto la durezza di un mondo che spesso non accoglie, ma diffida. Attraverso i libri di Libero, però, Essien scopre un altro lato dell’Occidente: quello delle idee, della cultura, della fantasia. Dai fumetti ai romanzi classici, ogni lettura diventa per lui un passo verso la conoscenza e la consapevolezza. Libero, vedendo in lui curiosità e sensibilità, decide di regalargli un libro speciale: la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani.

film gentilezza
Una scena del film in onda stasera in tv

Quell’atto semplice ma profondo segna una svolta nella vita di Essien. Nelle parole del documento ritrova la dignità di cui ogni essere umano dovrebbe godere, il diritto di sognare, di esprimersi, di sentirsi parte del mondo. Il loro legame cresce giorno dopo giorno, in un dialogo fatto di storie, silenzi e gesti gentili. È un rapporto che supera le differenze di età, origine e cultura, e che racconta con poesia l’importanza dell’incontro tra le persone. Attorno a Libero ed Essien ruotano altri personaggi che rendono viva la libreria: Bojan, Nicola, il professor Saputo e il collezionista Medusa. Ognuno di loro porta con sé un pezzo di umanità, un frammento di vita che si intreccia con quello degli altri.

Sono figure che rappresentano un microcosmo dell’Italia di oggi, dove convivono tradizione e cambiamento, chi cerca certezze e chi ha bisogno di ripartire da zero. Quando Libero muore, Essien riceve il suo ultimo dono: un gesto che racchiude tutto il senso del film. Non è solo l’eredità di un amico, ma un passaggio di testimone, la trasmissione di un sapere e di una fiducia nel futuro. La libreria, simbolo di conoscenza e libertà interiore, resta come luogo dell’anima, dove ogni libro può cambiare una vita.

Il cast e i riconoscimenti: un film di grande valore

Nel cast spiccano, oltre a Remo Girone e Didier Lorenz Tchumbu, anche Corrado Fortuna, Federico Perrotta, Moni Ovadia, Pino Calabrese, Annamaria Fittipaldi e Valentina Olla. Tutti contribuiscono a dare calore e autenticità a un racconto che parla con dolcezza, ma anche con fermezza, della necessità di comprendere l’altro e di riconoscere in lui la stessa sete di felicità. Il film  è stato accolto con grande apprezzamento dall’UNICEF Italia, che ne ha riconosciuto il valore umano e sociale. L’organizzazione ha sostenuto l’opera non solo per le sue tematiche, ma anche come importante mezzo di sensibilizzazione sui diritti e sul benessere dei più piccoli

La regia di Claudio Rossi Massimi è sobria e rispettosa. La macchina da presa si muove con discrezione, lasciando spazio alle emozioni e ai silenzi. I dialoghi alternano momenti di ironia a riflessioni profonde, e il tono resta sempre intimo, mai retorico. L’atmosfera che si respira è quella di un cinema che sa ancora emozionare con semplicità, senza bisogno di effetti speciali.

Il diritto alla felicità” non è solo il titolo di un film, ma una dichiarazione d’intenti. Racconta il bisogno di rallentare, di riscoprire il valore delle parole, dell’ascolto, della cultura come ponte tra le persone. È un invito a credere che la felicità non sia un privilegio, ma un diritto da coltivare ogni giorno, anche nei gesti più piccoli.

Chi lo guarda stasera in tv troverà una storia che parla a tutti, un racconto capace di far riflettere e di scaldare il cuore. È il film ideale per chi ama le storie che uniscono generazioni e culture diverse, per chi crede ancora nel potere dei libri e nella forza della gentilezza. Una pellicola che, con la sua delicatezza, ricorda che la felicità non è un traguardo, ma un cammino da percorrere insieme.

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