Rider riceve uno stranissimo ordine di cibo a domicilio alle 11 di sera: "Mai successo"

Un giovane rider e content creator, Alejandro Solla, ha raccontato su TikTok un ordine inusuale ricevuto alle 11 di sera: una consegna di palomitas (popcorn) direttamente da un cinema.

Chi lavora nelle consegne a domicilio lo sa: traffico, meteo, tempi stretti e compensi spesso bassi trasformano ogni turno in una maratona. Eppure, tra le mille difficoltà, capitano episodi che spiazzano e fanno sorridere. Questo è uno di quelli.

Alejandro Solla documenta da tempo la sua vita da rider a Barcellona. Con clip brevi e dirette, mostra la realtà della gig economy: clienti imprevedibili, percorsi impossibili, piogge improvvise, ma anche piccoli gesti di gentilezza. Nel suo feed non manca l’ironia, mai disgiunta da un dato di fatto: consegnare cibo non è semplice e richiede resistenza fisica, attenzione e sangue freddo.

“Alle undici di sera… popcorn dal cinema Yelmo”: l’ordine che spiazza

“Vi assicuro che ho ricevuto ordini strani, ma oggi non mi aspettavo di ritirare dei popcorn da un cinema alle 11 di sera”, racconta Solla nel video. L’ordine parte tardi, quando molti pensano già di chiudere la serata. Il percorso lo porta in un Yelmo Luxury, un cinema (di lusso) noto per sale comode e snack ben curati. Al banco, una cameriera lo sorprende: “Capita spesso che i clienti Uber ci chiedano i popcorn”. Per il rider è la conferma che certe richieste, per quanto bizzarre, non sono affatto isolate.

L'ordine di popcorn dal cinema alle 11 di sera ha colto alla sprovvista anche un rider esperto come lui
L'ordine di popcorn dal cinema alle 11 di sera ha colto alla sprovvista anche un rider esperto come lui

Il giovane completa la consegna e la cliente resta soddisfatta. Nel tragitto, però, gli frulla in testa una domanda che poi gira alla community: “Ve le ordinereste mai a domicilio? Paghereste così tanto per dei popcorn?”. L’interrogativo va oltre la curiosità: tocca il tema del valore percepito di un servizio on demand che, a tarda sera, ha costi più alti e margini ridotti per chi pedala.

L’impatto sui social: numeri, commenti e domande che restano

Il video di Solla raccoglie in tre giorni oltre 50.000 visualizzazioni, più di 1.000 like e decine di commenti. C’è chi scherza (“per i popcorn a mezzanotte farei follie”), chi punta il dito sul prezzo, chi difende la libertà di spendere per ciò che ama. La domanda sulle tariffe torna più volte: la comodità ha un costo, ma quanto è giusto pagare quando a consegnare è una persona che sta facendo il quarto piano senza ascensore, magari sotto la pioggia?

Il creator non dà verdetti. Mostra il lavoro, racconta l’episodio, accende il dibattito. È anche per questo che il contenuto funziona: non impone una morale, ma invita a riflettere sul rapporto tra desiderio e logistica, tra capriccio e fatica di chi consegna.

Le richieste di cibo più strane sui social: dai pochi centesimi alle migliaia di euro

Se si scorrono i contenuti virali di rider di mezzo mondo, spuntano storie incredibili: ordini da pochi centesimi (una salsa, una singola bustina di ketchup, una fetta di pane) che costano più in commissioni che in prodotto; ticket da migliaia di euro per cene complete con bottiglie pregiate recapitate durante feste private; richieste insolite come consegnare solo ghiaccio per un cocktail andato male, solo posate dimenticate dal ristorante o solo cannucce a tema per una serata tra amici.

Capita anche di leggere di recapiti “teatrali”: il cliente che chiede al rider di suonare una certa canzone al citofono, o di lasciare il pacco in punti improbabili del condominio per “mettere alla prova” amici e coinquilini. Qualcuno, a tarda notte, ha perfino chiesto un menu intero "personalizzato" con istruzioni su cottura e impiattamento per replicare un piatto visto su un reel. Sono episodi agli antipodi — minimi o esagerati — che però raccontano lo stesso fenomeno: l’on demand ha riscritto i confini di ciò che riteniamo “ordinabile”.

Il caso dei popcorn dal cinema Yelmo, arrivati a casa alle 23 tramite Uber, resta una cartolina perfetta di questa trasformazione. Da un lato il gusto di una sala buia portato nel salotto, dall’altro il percorso, la cura e la professionalità di chi quella richiesta la rende possibile, anche quando appare bizzarra. E alla fine la domanda del rider resta sospesa, utile per tutti: quanto siamo disposti a pagare per la comodità e quale valore attribuiamo al lavoro di chi consegna?

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