Stasera in tv c'è un thriller che ti lascia senza respiro: tratto da un famosissimo bestseller.
C’è un film che questa sera promette di tenere gli spettatori incollati allo schermo. È L’uomo di neve, un thriller gelido e inquietante diretto da Tomas Alfredson, lo stesso regista di La talpa. Uscito nel 2017, è l’adattamento cinematografico dell’omonimo romanzo di Jo Nesbø, autore amatissimo di gialli nordici. Al centro della storia c’è Harry Hole, uno dei personaggi più celebri della narrativa scandinava, qui interpretato da Michael Fassbender.
L’ambientazione è la Norvegia, terra di silenzi e neve, dove la luce rarefatta e il freddo costante si mescolano al buio della mente umana. È in questo scenario che prende forma una serie di delitti efferati, apparentemente scollegati tra loro ma uniti da un sinistro dettaglio: ogni volta che il killer colpisce, lascia un pupazzo di neve accanto alla scena del crimine.
Stasera in tv, il thriller che lascia senza respiro: tratto da un famoso romanzo bestseller
Il film va in onda stasera, 18 ottobre 2025, su Iris, intorno alle 21.10. La storia si apre con un flashback che mette subito in chiaro il tono cupo della storia. Un bambino assiste impotente al suicidio della madre, dopo una violenta visita del padre. Quel trauma diventa la chiave di un dolore che si trascina per anni e che, più avanti, troverà una terribile spiegazione. Anni dopo, Harry Hole è un detective della polizia di Oslo. È intelligente ma tormentato, con un passato di dipendenze e un presente costellato di dubbi. Quando scompare Birte Becker, una donna qualunque apparentemente senza nemici, Harry si ritrova di nuovo al centro di un’indagine che lo consuma.
Il suo cellulare viene rinvenuto dentro un pupazzo di neve, davanti a casa sua. Accanto, la sciarpa della vittima. È l’inizio di un incubo. Man mano che la neve copre ogni traccia, il detective scopre che quello non è un caso isolato. Misteriosi messaggi lo provocano, e vecchi fascicoli riaperti rivelano un filo rosso che unisce diversi omicidi mai risolti. Harry capisce che dietro c’è un solo assassino, un serial killer che colpisce sempre alla prima nevicata.

Ad affiancarlo nelle indagini c’è Katrine Bratt, interpretata da Rebecca Ferguson. Giovane, brillante e determinata, sembra avere un interesse personale nel caso. Tra i due nasce un rapporto complesso, fatto di collaborazione ma anche di tensione, mentre la verità comincia a emergere a fatica tra le nevi norvegesi. Il film alterna ritmo investigativo e momenti di pura inquietudine. I paesaggi glaciali diventano parte della narrazione, amplificando la sensazione di isolamento e di pericolo. Le case immerse nel bianco, le strade deserte e i pupazzi di neve dal sorriso inquietante costruiscono un’atmosfera di sospensione continua.
Una scoperta che lascia a bocca aperta
Nel corso dell’indagine, Harry scopre che le vittime avevano tutte un legame con una clinica medica locale. La pista porta a scoprire un intreccio di segreti, vendette e traumi familiari. Niente è come sembra, e il detective si ritrova coinvolto più di quanto potesse immaginare. Anche Rakel, la sua ex compagna, e il figlio di lei, Oleg, finiscono trascinati in questa spirale di paura.
Nel cast figurano anche Charlotte Gainsbourg, che presta il volto a Rakel, J.K. Simmons e Val Kilmer in ruoli minori ma incisivi. La sceneggiatura, firmata da Hossein Amini, Peter Straughan e Søren Sveistrup, autore di The Killing, costruisce un noir dal ritmo gelido e incalzante, con momenti di tensione che sfiorano l’horror psicologico.
Perché vale la pena vederlo
Pur avendo diviso la critica, L’uomo di neve resta un film che non lascia indifferenti. La sua forza sta nell’atmosfera e nella capacità di far percepire il freddo fisico e mentale dei personaggi. Ogni dettaglio, dal respiro che si condensa nell’aria alle tracce di scarpe che scompaiono nella neve, contribuisce a creare una tensione costante.
Chi ama i thriller nordici troverà in questo film tutti gli elementi tipici del genere: un detective complesso, una natura che riflette il tormento interiore e un assassino che agisce con freddezza glaciale. L’indagine diventa una corsa contro il tempo e contro se stessi, mentre la neve continua a cadere, silenziosa e spietata. Stasera in tv, L’uomo di neve promette un viaggio nelle ombre più oscure dell’animo umano. Un film da guardare con le luci accese, perché dietro un pupazzo di neve potrebbe nascondersi qualcosa di molto più terribile.
