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Nel tempo, l’inflazione ha cambiato radicalmente il modo in cui percepiamo il valore del denaro. Se il passaggio dalle lire agli euro ha già rappresentato un momento di svolta economica, oggi scoprire quanto si pagava in passato per una semplice cena o per un’automobile lascia letteralmente senza parole. Ed è proprio quello che è accaduto a Saray e a sua nonna, entrambe spagnole, protagoniste di un video diventato virale su TikTok.
Una scoperta tra i ricordi di famiglia: lo scontrino del matrimonio
Tutto è iniziato quando Saray, rovistando tra i ricordi dei nonni, ha trovato uno scontrino accuratamente conservato da più di cinquant’anni. La nonna lo mostrava orgogliosa davanti alla telecamera: “Guarda, questi sono gli scontrini d quando ci siamo sposati, 51 anni fa”, raccontava sorridendo. In quell’occasione, la coppia aveva festeggiato con una cena completa: due insalate, due porzioni di pollo, due filetti, due dessert all’arancia e, naturalmente, due caffè.
Il prezzo? Appena 283 pesetas, che al cambio corrispondono a circa 1,70 euro. Una cifra che oggi può sembrare insignificante, ma che allora rappresentava un piccolo lusso. Nel video, la nonna spiegava come, per lei e suo marito, quel pranzo fosse un ricordo prezioso non solo per l’occasione, ma anche perché “ogni spesa si sentiva di più, ogni pasto fuori casa era speciale”. Un altro scontrino di una cena meno abbondante mostra una cifra inferiore a 1€. Parliamo della Spagna degli anni '70, con un'economia meno sviluppata rispetto a quella attuale, che non è la più ricca d'Europa.
Curioso anche il ritrovamento di alcune 'buste' che un tempo contenevano soldi, regalate loro in occasione del compleanno. I bigliettini non sono colorati e con disegni di sposi: pezzetti di carta e bigliettini semplicissimi scritti a mano: "Vi auguriamo il meglio della vita" e messaggi basilari altrettanto semplici. La nonna non ricorda i regali di parenti e amici ma ricorda che il matrimonio costò loro 70.000 pesetas, dunque 462€.

Quando 77.000 pesetas erano una fortuna: il costo di un’auto negli anni ’70
Tra i documenti conservati, Saray ha mostrato anche una fattura dell’epoca per l’acquisto della loro prima automobile: una SEAT 600. L’auto, simbolo di libertà e progresso nella Spagna degli anni ’70, era costata 77.000 pesetas, ovvero poco più di 460 euro attuali. Tuttavia, la nonna sottolineava che, in proporzione al reddito medio, non si trattava affatto di un acquisto economico. “Tuo nonno guadagnava 6.000 pesetas al mese”, ricordava, ovvero appena 36 euro al cambio odierno. Insomma, è come se una persona che oggi guadagna 1.000€ al mese, compri una macchina di 15.000€.
Questo significa che l’auto costava oltre dodici mensilità di stipendio: un sacrificio notevole, ma anche una testimonianza della forza e della determinazione con cui molte famiglie costruivano il proprio futuro. Oggi, con stipendi medi che si sono moltiplicati ma con prezzi ancora più alti, il paragone lascia riflettere.
Dall’inflazione all’euro: come sono cambiati i prezzi
L’inflazione ha trasformato completamente il mercato e il potere d’acquisto. Negli anni ’70, la vita quotidiana richiedeva una gestione attenta delle spese, ma alcuni beni essenziali avevano un costo più contenuto in proporzione. Oggi, con l’aumento dei prezzi e la perdita di valore dell’euro, i giovani rimangono stupiti davanti a cifre che sembrano provenire da un altro mondo.
Nel video pubblicato da Saray, che ha superato le 197.000 visualizzazioni in pochi giorni, molti utenti hanno commentato con stupore. C’è chi sostiene che “una volta la vita fosse più economica” e chi invece ribatte che “i salari erano troppo bassi per parlare di vero risparmio”. In mezzo a queste opinioni, emerge un punto condiviso: il potere dell’inflazione nel modificare la percezione del denaro e della qualità della vita.
La memoria economica nelle famiglie: uno specchio dei tempi
Conservare vecchi scontrini, ricevute e fatture significa custodire frammenti di storia economica e sociale. Ogni documento racconta abitudini, sogni e sacrifici di un’epoca in cui il consumo era più misurato e la spesa quotidiana era un atto di responsabilità. I nonni di Saray, come molte famiglie di allora, hanno vissuto la transizione da una Spagna ancora legata alla peseta fino all’arrivo dell’euro, adattandosi con pazienza e determinazione a un’economia in costante evoluzione.
Guardare oggi quello scontrino da 283 pesetas o la fattura della SEAT 600 non è solo un viaggio nel passato: è un invito a riflettere su quanto sia cambiato il nostro rapporto con il denaro. Le generazioni più giovani, abituate a pagamenti digitali e prezzi in continuo aumento, trovano difficile immaginare un tempo in cui ogni acquisto veniva annotato con cura su carta, e ogni spesa aveva il peso di una scelta.
