Turista trascorre 24 ore a Venezia e documenta ogni singola spesa: il totale a fine giornata

Il content creator spagnolo Iban Garcia ha trascorso una giornata da turista nella città lagunare documentando ogni spesa. Insieme ad altre due persone, è atterrato all’aeroporto Marco Polo e ha deciso di raccontare su Instagram quanto costa davvero vivere Venezia per 24 ore, tra colazioni nel sestiere di Santa Croce, street food e cene vista canale.

Dal taxi all’espresso: Venezia comincia con 45 euro

Il viaggio parte dall’aeroporto: sul cartello del taxi per il centro è indicato un prezzo di 40 €, ma Iban ne paga 45 €. Forse mancia, forse supplemento, non lo sappiamo: di certo è la prima spesa della giornata. Poco dopo, il trio fa colazione a Santa Croce: tre caffè a 4,50 € ciascuno, tre mini cornetti e altrettanti dolci (non specificata la qualità) a 2,80 € ciascuno. Totale: 30,90 €. “Praticamente 10€ a testa”, commenta.

Più avanti, una focaccia da 1,70 € comprata in un panificio affollato suscita un giudizio poco entusiasta: “Le manca il sapore, le manca l’anima”. Subito dopo, una candela accesa in chiesa a San Marco rappresenta una spesa da 1€, che aggiunge spiritualità alla cronaca del viaggio.

Pasticceria, pasta d’asporto e pause strategiche

Tra una calle e l’altra, Iban entra in una pasticceria di lusso. Prende (da portare via) un dolce con impasto da croissant e chicchi d’uva: 6 €, definito “molto buono”. Poi arriva il momento del pranzo: tre porzioni di pasta d’asporto in un contenitore di cartone — una carbonara, una bolognese e una “con rucola” — per un totale di 31,50 €. Soluzione pratica e più economica rispetto ai ristoranti con coperto obbligatorio.

Iban ha ordinato un cartone di carbonara, pagandolo 10.50€
Iban ha ordinato un cartone di carbonara, pagandolo 10.50€

Nel pomeriggio, il gruppo si rifugia in un bar per ricaricare gli smartphone e, nel frattempo, ordina tre cappuccini da 5 € ciascuno, dunque sono altri 15€ che vanno via. Poco prima, da un distributore, Iban e la sorella avevano acquistato due bottigliette d’acqua a 0,80 € l’una. Dopo ore di cammino arriva anche il momento più dolce: gelato da Suso, una delle gelaterie più note di Venezia, 2,50 € a testa. “Almeno il tramonto è gratis”, ironizza quando il cielo si tinge di rosso e grigio e lo osserva da uno dei tanti ponti veneziani.

Cena tra Spagna e laguna: patatas bravas e pizza “Sant’Erasmo”

La giornata si chiude con una cena dal sapore misto. In tavola arrivano patatas bravas — cubetti di patate fritte con salsa piccante al pomodoro e maionese, piatto tipico spagnlo — seguite da tre crocchette e una pizza “Sant’Erasmo” con pesto e pomodorini. Da bere: una bottiglia d’acqua naturale, un Sanbittèr e un calice di vino bianco. Il conto, coperto incluso, segna 61,50 €. Una cifra coerente con la media dei locali centrali, ma sostenuta da piatti ben presentati e servizio cortese.

Quanto costa davvero un giorno a Venezia?

Contando ogni voce, dalle colazioni ai cappuccini, dalle bottiglie d’acqua al dessert, Iban spende 201 € in tre persone. Senza l’alloggio, che nel suo caso è gratuito, la spesa resta contenuta entro i 70 € a persona. Chi visita Venezia per la prima volta scopre che i costi aumentano con il comfort: sedersi al tavolo, prendere un taxi o scegliere pasticcerie di fascia alta fa salire rapidamente il totale.

La città, però, regala molto anche a costo zero: i tramonti sulla laguna, i riflessi dell’acqua tra i ponti, le calli meno affollate. È questa la parte di Venezia che non si paga, ma che resta nella memoria. La lezione di Iban Garcia è chiara: con attenzione e curiosità, si può vivere una giornata intensa nella Serenissima spendendo meno di quanto si pensi, senza rinunciare al piacere di scoprirla passo dopo passo.

Nota: L’albergo di Iban non è incluso nel totale perché fornito in collaborazione. In un soggiorno normale, il budget giornaliero supererebbe facilmente i 100 € a persona.

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