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Non capita tutti i giorni di entrare nel McDonald’s più grande del mondo, e ancor meno di scoprire che dentro è possibile ordinare anche la pizza e la pasta. È successo al content creator italiano @jay.emme, che durante un viaggio negli Stati Uniti ha deciso di provare l’esperienza completa nel celebre fast food di Orlando, in Florida. Un locale che, più che un semplice ristorante, somiglia a un vero parco giochi del cibo.
Un McDonald’s che sembra un parco divertimenti
Appena varcata la soglia, si resta colpiti dalle dimensioni e dall’atmosfera. L’arredamento è spettacolare: scivoli, luci colorate, decorazioni sospese e una gigantesca area giochi. Non manca neppure una sala giochi arcade con schermi e consolle per bambini e adulti. Tutto è pensato per far vivere un’esperienza diversa dal solito McDonald’s, e chi ci è stato racconta che persino il profumo nell’aria è diverso, più intenso e variegato.
Ma la vera sorpresa arriva appena ci si avvicina alla cucina. O meglio, alle due cucine: una dedicata ai classici hamburger, alle patatine, ai chicken nuggets e i 'fast food' in generale, e un’altra – del tutto inaspettata – dove si prepara pasta e pizza. È qui che inizia l’avventura gastronomica di Jay.
Pizza e pasta nel tempio degli hamburger
Il forno a gas, visibile dietro il bancone, sforna centinaia di pizze al giorno. La Pizza Margherita costa 9,79 dollari e include un topping gratuito a scelta. La pasta, invece, parte da 13,29 dollari: si può optare tra spaghetti, ravioli o tortellini e accompagnarli con diverse salse. Tra queste spiccano la Marinara sauce (una salsa di pomodoro con aglio e origano tipica della cucina italo-americana), il ragù alla bolognese, la salsa all’aglio e olio d’oliva, il pesto e la Alfredo sauce (una crema di burro, panna e parmigiano nata negli Stati Uniti come reinterpretazione della “pasta al burro” italiana).

Jay ha deciso di ordinare una porzione di pasta alla bolognese, una pizza margherita, un Philly Cheesesteak – il celebre panino di carne, cipolle e formaggio originario di Philadelphia – una porzione di patatine fritte e la classica Apple Pie. Il tutto accompagnato da una bibita con free refill, cioè ricarica illimitata.
La recensione: tra stupore e curiosità
La curiosità era tanta, e Jay non si è risparmiato nei giudizi. La pizza l’ha definita “né incredibile né pessima”, con un impasto sottile ma leggermente croccante. “Siamo in America – racconta – c’è poco pomodoro e tanta mozzarella americana”. Una combinazione che sorprende, ma che in fondo rispecchia lo spirito americano del fast food.
La pasta, invece, dal colore pallido, ha ricevuto un giudizio più indulgente: “Un po’ scotta, la mestolata di ragù messa sopra e non mischiata ti fa capire che siamo in un fast food. Nel complesso, però, si fa mangiare”. Nonostante le aspettative basse, il sapore non delude del tutto, anche se l’esecuzione resta lontana dagli standard italiani.
Il Philly Cheesesteak è stato l’altro protagonista del pranzo. “Dovevo prenderlo, perché non si trova spesso nei McDonald’s. Non è male, ma si sente che è fatto da una catena: ha un sapore simile agli hamburger”, commenta Jay, sottolineando comunque la curiosità di trovarlo in un menu firmato McDonald’s.
Un’esperienza unica tra fast food e sperimentazione
Visitare il McDonald’s più grande del mondo significa vivere un’esperienza diversa da qualsiasi altro punto vendita del marchio. Non solo per la varietà del cibo, ma anche per la sensazione di trovarsi in un luogo ibrido tra ristorante tematico e parco di intrattenimento. È un esperimento che unisce la logica del fast food all’idea di una cucina “globale”, capace di offrire anche piatti europei e italiani.
Negli ultimi anni, McDonald’s ha provato più volte a inserire varianti locali nei propri menu, ma poche sedi hanno raggiunto il livello di quella di Orlando. Qui, ogni dettaglio è pensato per stupire, dal design alla possibilità di personalizzare ogni piatto. E per chi ama viaggiare alla scoperta delle curiosità gastronomiche del mondo, questo ristorante è una tappa quasi obbligata.
