Stasera in tv c'è un grande classico degli anni '90 che ancora oggi è molto amato: tantissime generazioni hanno sognato guardandolo.
“Beethoven” è una di quelle commedie che hanno saputo entrare nel cuore del pubblico e restarci, diventando un vero cult del cinema per famiglie. Uscito nel 1992, il film diretto da Brian Levant e scritto da John Hughes e Amy Holden Jones racconta una storia semplice ma irresistibile: quella di un gigantesco San Bernardo che sconvolge la tranquilla vita di una famiglia americana, portando con sé caos, risate e tanto affetto.
Stasera in tv, classico anni '90: ha fatto sognare milioni di telespettatori nel mondo
Il film va in onda stasera, 21 ottobre 2025, su TwentySeven (Canale 27 del digitale terrestre), intorno alle ore 21.10. La storia inizia con un cucciolo di San Bernardo che riesce a sfuggire a una banda di ladri di animali. Dopo la fuga, il piccolo trova rifugio nella casa dei Newton, una famiglia che vive in un sobborgo californiano. George Newton, il padre, non è entusiasta all’idea di tenere un cane, temendo disordine e spese inutili. Ma la moglie Alice e i figli si innamorano subito del cucciolo e decidono di adottarlo, dandogli il nome Beethoven, ispirandosi al famoso compositore tedesco. Da quel momento la casa si riempie di rumore, avventure e momenti esilaranti.
Beethoven cresce rapidamente e diventa un cane enorme, tanto goffo quanto adorabile. La sua presenza è un continuo alternarsi di disastri domestici e gesti di tenerezza. Nonostante la sua mole e la sua energia, il San Bernardo riesce a conquistare tutti, anche il burbero George, che lentamente inizia a capire quanto amore e lealtà possa dare un animale. Tuttavia, non tutto è idillio. A minacciare la serenità dei Newton arriva il dottor Varnick, un veterinario apparentemente gentile ma in realtà spietato e privo di scrupoli.

L’uomo ha in mente di usare Beethoven come cavia per esperimenti crudeli e mette in atto un piano per portarlo via alla famiglia. Fingendo che il cane abbia aggredito una persona, riesce a convincere George a consegnarglielo. Quando però il padre scopre la verità, non esita un attimo a ribellarsi, sfidando il veterinario e liberando Beethoven. Il film culmina con una scena di grande impatto emotivo, in cui la famiglia si riunisce e il cane viene accolto nuovamente a casa tra le lacrime e la gioia generale.
Un equilibrio perfetto tra risate ed emozioni
Uno degli elementi che hanno reso “Beethoven” così amato è la sua capacità di far ridere e commuovere allo stesso tempo. La regia di Brian Levant, già noto per altre pellicole familiari, unita alla penna di John Hughes, maestro della commedia americana, ha creato un perfetto equilibrio tra ritmo comico e sentimento. Il pubblico si affeziona subito ai personaggi, in particolare a George Newton, interpretato da Charles Grodin, che incarna il classico padre esasperato ma dal cuore buono. Al suo fianco, Bonnie Hunt dà vita a una madre dolce e comprensiva, mentre Dean Jones offre un’interpretazione memorabile nei panni del perfido veterinario Varnick.
Il film fu prodotto da Ivan Reitman, nome legato a successi come “Ghostbusters”, e girato con un vero San Bernardo addestrato da Karl Miller. Questa scelta contribuì a rendere le scene più autentiche e a far percepire al pubblico tutta la dolcezza e la vitalità del protagonista a quattro zampe. “Beethoven” ottenne un enorme successo al botteghino, incassando oltre 140 milioni di dollari in tutto il mondo. Un risultato che superò ogni aspettativa e diede vita a una lunga serie di sequel: ben sette, anche se solo il secondo, “Beethoven 2”, uscì nelle sale cinematografiche. Negli anni successivi nacque anche una serie animata in cui il cane parlava, confermando la popolarità del personaggio.
Perché vale la pena vederlo
Oltre al suo successo commerciale, “Beethoven” è ricordato per il messaggio positivo che trasmette. È un film che parla di amore, fedeltà e responsabilità. Mostra quanto gli animali possano arricchire la vita di una famiglia, insegnando valori come la pazienza, l’empatia e la protezione dei più deboli. Dietro le risate e le disavventure, c’è una riflessione profonda sul legame tra esseri umani e animali, un tema che ancora oggi risuona con forza.
A più di trent’anni dalla sua uscita, questo film resta un titolo intramontabile, capace di unire generazioni diverse davanti allo schermo. È il classico film che non stanca mai, perfetto da rivedere in famiglia, perché fa ridere, emozionare e ricordare quanto sia semplice, a volte, essere felici grazie alla compagnia di un amico fedele.
