Le Azzorre sono un vero paradiso terrestre immerso nella natura e lontano dal turismo di massa da ammirare in Europa.
C’è un luogo in Europa dove il tempo sembra essersi fermato, dove la natura detta ancora le regole e il turismo di massa non è riuscito a mettere radici. Le Azzorre, arcipelago portoghese disperso nel cuore dell’Oceano Atlantico, sono nove isole vulcaniche che custodiscono un’anima primordiale, selvaggia e sincera. A circa 1.500 chilometri da Lisbona, queste terre remote rappresentano una delle ultime destinazioni autentiche del continente, un rifugio per chi desidera ritrovare il contatto con la natura e con sé stesso, lontano dal rumore del mondo.
Le Azzorre affascinano perché sono incontaminate, sostenibili e reali. Qui, i paesaggi sembrano usciti da un sogno: crateri che si riempiono di laghi color smeraldo, scogliere che si tuffano in un oceano profondo, campi verdi punteggiati da mucche e ortensie. Tutto vive in un equilibrio fragile e perfetto, protetto da una politica ambientale rigorosa che ha scelto di privilegiare la qualità del turismo rispetto alla quantità. Il risultato è un arcipelago che non si è piegato alle logiche commerciali, dove non troverai grandi resort né file infinite di visitatori, ma ospitalità familiare, cibo genuino e silenzi che parlano. Il clima mite tutto l’anno rende queste isole perfette in ogni stagione. In primavera e in autunno esplodono di colori, mentre d’estate il mare diventa teatro di incontri emozionanti con balene e delfini qui ne transitano oltre un terzo delle specie esistenti al mondo.

Le tappe più belle di un viaggio alle Azzorre di circa 10 giorni
Visitare le Azzorre non è un viaggio qualunque: è un’esperienza da vivere con calma, seguendo il ritmo del vento e del mare. Ogni isola ha una personalità diversa, come se l’oceano avesse scolpito nove versioni di uno stesso sogno. Terceira conquista con la sua capitale, Angra do Heroísmo, Patrimonio dell’Umanità UNESCO, e con l’imponente cono vulcanico del Monte Brasil che domina la baia. Le grotte dell’Algar do Carvão svelano le viscere della terra, mentre le piscine naturali di Biscoitos invitano a tuffarsi in acque trasparenti e calme.
Su São Miguel, la più grande e varia delle isole, la natura si manifesta in tutta la sua potenza: il doppio lago della Sete Cidades, con le sue sfumature di verde e di blu, è un simbolo di bellezza incontaminata. Nella zona di Furnas, le sorgenti termali ribollono e profumano di zolfo, ricordando che tutto qui nasce dal fuoco. E tra le piantagioni di tè e gli ananas tropicali coltivati in serra, si assapora una cultura agricola rimasta intatta.
Da Pico a Horta: tutte le altre mete del tour perfetto
Poi c’è Pico, dominata dal suo vulcano imponente, la vetta più alta del Portogallo, che si innalza fiero sopra le nuvole. I suoi vigneti, piantati sulla lava nera e protetti da muretti di pietra, sono un capolavoro di ingegno umano riconosciuto dall’UNESCO. Accanto, Faial racconta la forza del mare. Il paesaggio lunare del Capelinhos, nato da un’eruzione del 1957, sembra appartenere a un altro pianeta. Nel porto di Horta, invece, i marinai di tutto il mondo lasciano un segno del loro passaggio, trasformando il molo in una galleria d’arte spontanea.
Ciò che rende le Azzorre uniche è la loro capacità di restare autentiche. L’isolamento geografico, la scarsa densità abitativa e le regole ambientali severe hanno impedito che il turismo ne snaturasse l’anima. Il governo locale limita il numero di strutture ricettive e promuove un turismo lento e consapevole, dimostrando che si può viaggiare rispettando la terra che ci ospita.
