Borgo pittoresco in Abruzzo da visitare in autunno: viaggio tra storia e colori

Il borgo di Pescocostanzo in Abruzzo è un piccolo angolo di paradiso da visitare in autunno: ecco tutto quello che c'è da vedere.

Nel cuore dell’Abruzzo, Pescocostanzo appare come un quadro rinascimentale immerso tra i colori intensi dell’autunno. Situato a oltre 1.300 metri di altitudine, questo borgo, inserito tra i più belli d’Italia, si adagia con eleganza ai piedi del Parco Nazionale della Majella, dove l’aria è sottile, il tempo rallenta e ogni angolo racconta una storia. In questa stagione, le sue stradine di pietra si tingono di ocra e ruggine, mentre il profumo di legna e di dolci al miele accompagna i passi dei visitatori.

Passeggiare per Pescocostanzo è come entrare in un piccolo mondo antico, dove il Rinascimento ha lasciato un’impronta profonda e raffinata. Le facciate in pietra scolpita, i portali decorati e i palazzi aristocratici rivelano il passato nobile di una comunità che ha sempre coltivato l’arte e la bellezza. Non è un caso che il borgo sia noto anche per i suoi maestri artigiani, custodi di tradizioni secolari come la lavorazione del tombolo, del ferro battuto e della filigrana d’oro. Ogni bottega è un piccolo scrigno di saperi tramandati di generazione in generazione, dove il tempo sembra essersi fermato.

Pescocostanzo
Il fascino del centro storico e della natura a Pescocostanzo. Fonte: Instagram

L’anima elegante di un borgo d’altri tempi: tutto quello che puoi visitare

Nel cuore del borgo sorge la Basilica di Santa Maria del Colle, una delle chiese più imponenti d’Abruzzo, con le sue cinque navate e i soffitti lignei finemente decorati. Poco distante, la Chiesa di Gesù e Maria, costruita nel 1611, svela la maestria barocca di Cosimo Fanzago, mentre il vicino convento offre silenzio e raccoglimento.

Proseguendo tra le viuzze acciottolate, si incontra Palazzo Fanzago, con la Piazza Municipio e il Museo del Merletto a Tombolo, testimonianza viva dell’identità femminile e laboriosa del borgo. Ogni filo intrecciato parla di dedizione e pazienza, un’arte che ancora oggi affascina i visitatori. La Chiesa della Madonna delle Grazie, con il suo altare ligneo seicentesco, e i Palazzi Sabatini, Ricciardelli e Cocco, completano il quadro di un borgo che è un piccolo museo a cielo aperto.

L’autunno nel Bosco di Sant’Antonio tra natura e colori autunnali

A pochi chilometri dal centro, la natura si esprime nella sua forma più pura nel Bosco di Sant’Antonio, una faggeta secolare che regala scorci da fiaba. In autunno, il bosco diventa un tappeto di foglie dorate e profuma di terra bagnata. È un luogo perfetto per le escursioni fotografiche o semplicemente per lasciarsi avvolgere dal silenzio e dai colori caldi che solo questa stagione sa offrire. Qui, tra alberi monumentali e radure luminose, si percepisce il legame profondo tra l’uomo e la montagna.

Il fascino di Pescocostanzo non è fatto solo di pietra e panorami, ma anche di sapori e profumi. Nelle piccole panetterie si sforna ancora il pane cotto a legna, fragrante e autentico come un tempo. Nei laboratori artigiani si preparano dolci tradizionali come la cicerchiata o il panettone abruzzese, mentre le botteghe locali offrono miele di montagna, formaggi freschi e latticini che raccontano l’anima genuina del territorio.

Visitare Pescocostanzo in autunno significa riscoprire il piacere della lentezza, dell’arte e della natura incontaminata. Il borgo regala una vista mozzafiato sulla Majella, un’atmosfera autentica lontana dal turismo di massa e la sensazione preziosa di ritrovare se stessi tra vicoli silenziosi e panorami infiniti.

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