Stasera in tv, il film italiano boom d'incassi nel 2011: impossibile non rivederlo

Stasera in tv c'è un film italiano che è tra i più visti nel 2011, un vero e proprio boom d'incassi: da rivedere assolutamente.

Stasera in tv arriva uno dei film italiani più amati degli ultimi anni, una commedia che ha saputo raccontare con leggerezza e sincerità la crisi dei quarantenni e la nostalgia del passato: Immaturi. Diretto da Paolo Genovese e uscito nel 2011, il film ha conquistato il pubblico per il suo tono brillante, il ritmo scorrevole e un cast di volti amatissimi del cinema italiano. È una storia che parla di amicizia, di seconde possibilità e di quella sensazione, così familiare, di non sentirsi mai davvero pronti a diventare adulti.

Stasera in tv, il film italiano che ha fatto volare gli incassi nel 2011: da rivedere

Il film va in onda stasera, 27 ottobre 2025, su Cine34, intorno alle ore 23.15. La storia parte da un’idea semplice ma irresistibile. Un gruppo di ex compagni di liceo, ormai vicini ai quarant’anni, scopre che il proprio diploma di maturità è stato annullato per un vizio burocratico risalente a vent’anni prima. Una notizia che sconvolge le loro vite e li costringe a tornare sui banchi di scuola, a riprendere in mano i libri e a rimettersi alla prova non solo con gli esami, ma anche con se stessi.

È l’occasione per fare i conti con il passato, con i rimpianti e con tutto ciò che nel frattempo la vita ha cambiato. Tra i protagonisti troviamo Giorgio Romanini, neuropsichiatra infantile che dietro la sicurezza professionale nasconde fragilità e insicurezze personali. Ancora, Piero Galeazzi, conduttore radiofonico che vive con leggerezza ma teme il confronto con la maturità. Lorenzo Coppetti, agente immobiliare abituato a vivere di apparenze. Luisa Maimone, manager di successo che ha sacrificato molto per la carriera.

scena raoul bova
Una scena del film in onda stasera in tv con Raoul Bova

Ancora ci sono Francesca Di Modugno, chef dal carattere deciso ma con il cuore pieno di ferite e Virgilio, un avvocato brillante ma emotivamente bloccato. Quando la vita li rimette insieme, riscoprono la complicità di un tempo e la forza dei legami che non si spezzano. Tornare a studiare e affrontare di nuovo la maturità diventa un pretesto per ritrovare se stessi, per ridere, piangere e forse cambiare. Il film alterna momenti corali a scene più intime, disegnando un ritratto generazionale che mescola comicità e malinconia.

Il cast, davvero corale, è uno dei punti forti del film. Raoul Bova, Ricky Memphis, Luca Bizzarri, Paolo Kessisoglu, Ambra Angiolini e Barbora Bobulova danno vita a personaggi autentici e riconoscibili, ognuno con la propria sfumatura di debolezza e ironia. La chimica tra gli attori funziona alla perfezione, regalando momenti di pura leggerezza ma anche riflessioni profonde su cosa significhi crescere.

Un grande successo commerciale

L’accoglienza del pubblico fu calorosa fin dall’uscita nelle sale. Immaturi incassò ottimi risultati al botteghino e divenne uno dei film italiani più visti del 2011. Il successo portò Paolo Genovese a realizzare un seguito, Immaturi – Il viaggio, uscito nel 2012, che riprendeva le avventure dei protagonisti in una nuova cornice, e in seguito anche una serie televisiva nel 2018. La capacità del film di unire commedia e sentimento, nostalgia e ironia, ne ha fatto un piccolo cult per chi è cresciuto negli anni ’80 e ’90.

Il tono del film è sempre lieve, ma non superficiale. I dialoghi scorrono naturali, le situazioni quotidiane diventano spunto per sorridere delle proprie contraddizioni. L’amicizia e il tempo che passa sono al centro di una storia che fa riflettere su quanto sia difficile “diventare grandi” davvero, anche quando la vita lo richiede.

Immaturi è considerato oggi uno dei titoli simbolo delle commedie italiane degli anni Duemila. È il ritratto di una generazione che, tra scelte difficili e risate condivise, scopre che non esiste un’età giusta per cambiare. Guardarlo stasera in tv è come tornare per un paio d’ore ai tempi del liceo, con un sorriso e un pizzico di nostalgia, ricordando che in fondo un po’ immaturi lo siamo tutti.

Lascia un commento