Su Netflix c'è una nuova serie tv che sta letteralmente dominando la piattaforma, anche se è uscita da solo un giorno: ha superato anche l'amatissima Nobody Want This.
È arrivata su Netflix da appena un giorno, ma sta già facendo parlare tutti. “Legenden – L’infiltrata”, il nuovo thriller danese firmato Netflix, è entrata di prepotenza nella Top 10 globale delle serie più viste, superando persino l’acclamata “Nobody Want This”. Al momento si trova al secondo posto, dietro soltanto al fenomeno del momento, “Il Mostro”, che a sua volta ha fatto anche molto discutere. Un risultato sorprendente, che conferma quanto il pubblico ami il genere Nordic Noir, capace di unire tensione, introspezione e una fotografia cupa e magnetica.
La serie tv che sta dominando Netflix: ha superato anche l'amatissima Nobody Want This
La serie, disponibile dal 27 ottobre 2025, è un poliziesco dal ritmo serrato e dal cuore psicologico. La protagonista, Tea, è una giovane cadetta dei servizi segreti danesi, interpretata da Clara Dessau, che si ritrova catapultata in una missione sotto copertura ad altissimo rischio. Il suo compito è infiltrarsi nella rete criminale di un potente trafficante di droga, fingendo una nuova identità. Per riuscirci, dovrà conquistare la fiducia della moglie del boss, Ashley, interpretata da Maria Cordsen, e muoversi in un mondo dominato da paura, sospetto e violenza. “Legenden – L’infiltrata” non è solo una storia di spionaggio. È soprattutto un viaggio interiore. Tea si ritrova costretta a vivere due vite parallele, una reale e una costruita, e a fare i conti con il rischio più grande: perdere se stessa. Il suo dilemma morale cresce episodio dopo episodio, mentre il confine tra verità e menzogna si fa sempre più sottile.
In questo senso, la serie va oltre il semplice intrattenimento e diventa una riflessione profonda sul prezzo della lealtà e sull’identità personale. Dietro la macchina da presa ci sono Samanou Acheche Sahlstrøm e Kasper Barfoed, due nomi già noti per il loro approccio visivo potente e realistico. Le scene sono state girate tra Copenaghen, Aarhus e Odense, e ogni location contribuisce a creare quell’atmosfera tipica dei thriller nordici: fredda, grigia, inquieta, ma incredibilmente affascinante. Il cast funziona perfettamente. Clara Dessau regge la serie sulle spalle con un’interpretazione intensa, fragile e coraggiosa allo stesso tempo.

Accanto a lei, Afshin Firouzi interpreta il boss Miran con un carisma oscuro e imprevedibile, mentre Nicolas Bro, nei panni dell’ispettore capo Folk, è la figura che cerca di mantenere Tea ancorata alla realtà. Il rapporto tra i due è una delle chiavi emotive del racconto: lui la guida, ma anche la mette di fronte a scelte impossibili. Ogni episodio è costruito per tenere alta la tensione. Non ci sono momenti morti né scene superflue. Tutto serve a spingere Tea sempre più in profondità dentro il mondo criminale, fino a un punto di non ritorno. Lo spettatore si ritrova a chiedersi costantemente quanto ancora potrà reggere, se riuscirà a mantenere la sua copertura o se finirà schiacciata dal peso del doppio gioco.
Perché non dovreste assolutamente perderla
La regia alterna momenti d’azione e scene più intime, in cui emerge la solitudine della protagonista. I silenzi, i dialoghi taglienti e i contrasti di luce raccontano tanto quanto le parole. È un linguaggio visivo curato e coerente, che restituisce quella sensazione di gelo emotivo tipica del noir scandinavo. Non sorprende quindi che “Legenden – L’infiltrata” stia scalando la classifica così velocemente. Il pubblico, sempre più affascinato dalle produzioni nordiche, ha trovato in questa serie un equilibrio perfetto tra thriller e dramma psicologico. In più, la durata compatta, solo sei episodi, la rende ideale per un binge-watching intenso, senza pause.
Il successo immediato potrebbe aprire la strada a una seconda stagione, anche se Netflix non ha ancora fatto annunci ufficiali. Eppure, viste le reazioni entusiaste, è difficile immaginare che questa storia si fermi qui. D’altronde, il finale lascia diversi interrogativi aperti, e la parabola di Tea sembra tutt’altro che conclusa. “Legenden – L’infiltrata” è una serie che colpisce per la sua autenticità e per la capacità di mostrare quanto sia sottile il confine tra giustizia e corruzione, verità e finzione. Non cerca effetti speciali o azione esasperata: punta tutto sull’intensità, sull’atmosfera e sui conflitti interiori. Proprio per questo conquista, episodio dopo episodio, chi ama le storie che vanno oltre la superficie.
